Monte Casarola per Cresta N e Alpe di Succiso (invernale)

MONTE CASAROLA 1979 M. - ALPE DI SUCCISO 2017 M. 

CasarolaINVLungo itinerario privo di particolari difficolta' e quasi interamente su sentieri CAI con il quale saliremo una delle vette principali dell' Appennino Tosco-Emiliano. Punto di partenza è il Passo del Cerreto (RE, 1263 m.), importante valico che collega la provincia di Massa a quella di Reggio Emilia. Lo raggiungiamo lungo l'autostrada A12 che percorriamo fino ad Aulla (MS) dove imbocchiamo la SS63; superiamo i paesi di Fivizzano (MS) e Sassalbo (MS) e raggiungiamo il passo. Continuiamo sulla SS63 scendendo per un breve tratto in direzione di Cerreto dell'Alpi  e parcheggiando presso uno slargo all'altezza del primo tornante verso dx. Ci incamminiamo lungo lo stradello (CAI 675A) in discesa che si stacca all'imbocco del tornante (segnavia bianco-rosso); in questo tratto iniziale i segnavia sono assenti (o li abbiamo persi noi) quindi decidiamo di tagliare diagonalmente verso dx calando a vista fino ad intercettare piu' in basso il CAI 675. Lo seguiamo adesso verso sx, stavolta su traccia ben marcata e segnalata, superando un breve guado (Fosso Forapiano) e successivamente traversando una radura con mezzi meccanici per il taglio della legna.  Proseguiamo sull'ampio stradello, paralleli al Fosso del Forapiano fino a quando i segnavia invitano a scartare sulla dx ed iniziare a risalire nel bosco. Piu' in alto la traccia si fa meno marcata ma i segnavia sugli alberi ci guidano senza difficolta' fino ad incrociare l'ampio stradello forestale coincidente con il CAI 677 in localita' Strada per Capiola. Continuiamo sulla dx su percorso pianeggiante fino ad incrociare e guadare il fiume Secchia; insistiamo sul comodo CAI 677 fino a raggiungere un bivio in localita' La Riva (1275 m.) intercettando il crinale SE del Monte Casarola detto Costa della Brancia. Manteniamo il CAI 677 diretto al Rif. Pratizzano salendo adesso in ambiente aperto, fino a giungere ad un ulteriore bivio in localita' Capiola (1333 m.), poco prima di alcune capanne pastorali in legno: lasciamo il CAI 677 e scartiamo sulla sx sul CAI 651 diretto alla vetta del Casarola. Ne percorriamo un breve tratto fino a quando i segnavia invitano a deviare sulla sx per raggiungere il crinale della Costa della Brancia; lasciamo quindi il sentiero segnato ed iniziamo a risalire a vista puntando a raggiungere la cresta N del Casarola. Ci teniamo sulla sx del Fosso delle Polle che attraversiamo dopo la seconda fascia boscosa; avanziamo adesso in ambiente aperto su erbe ripide ma facili e raggiungiamo, con fatica, il crinale dove transita il CAI 667, poco oltre lo sbocco della Costa del Mainasco. Avanziamo lungo il crinale, qui ancora ampio, fino ai piedi dell'antecima, che raggiungiamo dopo aver superato un facile tratto caratterizzato da rocce scistose e arrivando in breve alla vetta principale (croce spezzata). Adesso ci dirigiamo verso la cima dell'Alpe di Succiso, seguendo sempre il CAI 667 che calando lungo un breve crinalino ci conduce alla Sella del Casarola (1945 m.) dove incrociamo il CAI 675 che a sx scende diretto alle sorgenti del Secchia. Teniamo il CAI 677 che, percorrendo un breve e panoramico tratto di cresta, ci conduce in vetta all'Alpe di Succiso caratterizzata da una statuetta della Madonna all'interno di un globo metallico. Iniziamo il ritorno tornando sui nostri passi sino alla Sella del Casarola dalla quale imbocchiamo il CAI 675 che taglia diagonalmente i versanti sud dell'Alpe di Succiso per poi calare ripido, traversare un profondo invaso e proseguendo sul suo margine dx fino a giungere in una zona prativa pianeggiante ai margini del bosco; adesso i segnavia CAI ci guidano tra gli alberi, prima con vari tornanti e poi traversando, con qualche sali scendi, fino all'ampia radura delle Sorgenti del Secchia. Qui proseguiamo sulla sx, percorrendo la radura (CAI 671) fino ai margini del bosco, dove incontriamo un bivio: il CAI 675 va sx ed il CAI 671 prosegue dritto (entrambi diretti al Passo dell'Ospedalaccio). Noi teniamo ancora il CAI 671 (piu' diretto) e con modesta controsalita valichiamo un costone oltre il quale caliamo sino a superare una fonte. Adesso la traccia si sviluppa in ambiente aperto e panoramico; incontriamo il bivio con il CAI 00 che sale ripidamente in direzione del Mont'Alto mentre il CAI 671 scende sulla sx rientrando nel bosco poco prima del Passo dell'Ospedalaccio (1271 m.). Traversiamo adesso un'ampia radura pianeggiante per poi rientrare una ultima volta nel bosco e proseguire diretti al Passo del Cerreto, aggirando i pendii del Monte Ospedalaccio sulla sx. Giunti al passo, nei pressi dell' Albergo-Ristorante ''Passo del Cerreto'' scendiamo a bordo strada lungo la SS63 fino al tornante dove avevamo lasciata l'auto.

NOTE: a dispetto di quanto ci aspettavamo i ramponi sono rimasti nello zaino; ovviamente in condizioni "veramente" invernali la difficolta' dell'itinerario sarebbe stata maggiore. 

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