Cenge dei Partigiani e Pizzo delle Saette (per il Canale Centrale)

PIZZO DELLE SAETTE 1720 M. 

PizzoSaette2Itinerario altamente spettacolare ed impegnativo in ambiente severo e selvaggio. Punto di partenza è la localita di Piglionico (1127 m.), raggiungibile in auto dalla Garfagnana o da Gallicano (ultimi 2 km di strada sterrata con pedaggio, 3 eur\gg). Si comincia a camminare seguendo inizialmente il segnavia 7 diretto al Rifugio Rossi; in corrispondenza di un tornante verso sx, nel bosco, all'altezza di un cartello informativo relativo all'altopiano carsico della Vetricia, abbandoniamo i segnavia cai per seguire una serie di ometti che ci guideranno verso il sudetto altipiano che traverseremo. Questa variante puo' essere evitata proseguendo sul 7 fino al rifugio Rossi e successivamente continuando sino alla Focetta del Puntone. Continuando invece con la nostra deviazione, la traccia omettata ci porta sotto una breve pietraia da risalire ed ad un successivo ripido strappo superato il quale si comincia ad entrare nel cuore dello spettacolare ambiente dell'altopiano della Vetricia. Proprio ai piedi di questo strappo è consigliabile fare una deviazione verso dx, seguendo brevemente gli ometti in orizzontale, per giungere sull'orlo dell'Abisso Revel, un'incredibile voragine verticale profonda 316 m. !! Tornati sui nostri passi, continuiamo a traversare in ambiente roccioso, districandoci tra le molte spaccature, al meglio seguendo i numerosi ometti. Non c'è una vera e propria via definita, ma è suficiente puntare ad incrociare, nella parte alta, la Borra di Canala (attenzione in caso di nebbia!). Caliamo nella Borra di Canala pochi metri sotto il bivio per la normale al Pizzo delle Saette (scritta su un masso e chiara traccia, circa a 1560 m.). A qui si giunge, come gia' detto, anche calando dalla Focetta del Puntone, seguendo per un breve tratto, il segnavia 139. La traccia, ora indicata da segnavia blu traversa la selvaggia pietraia della Pianiza, sotto il versante Ovest del Pizzo delle Saette. Quando la traccia svolta decisamente a sx (normale per la vetta), noi proseguiamo la traversata orizzontale, su buona, ma meno marcata, traccia con qualche ometto. Giungiamo cosi' su un panoramico ripiano erboso che interrompe la cresta NE del Pizzo....assolutamente imperioso da questa prospettiva! Qui iniziamo a seguire le cosi' dette Cenge dei Partigiani ; adesso l'itinerario diventa impegnativo ; dal ripiano è gia visibile la Croce di Petronio che dovremo raggiungere. La traccia si fa incerta, traversando su terreno sporco, tra ghiaie roccette e paleo, su ripidissimi pendii del versante Nord. Giunti alla Croce (1560 m.) siamo nel bel mezzo della cresta N-NW, in posizione spettacolare! Adesso affrontiamo il tratto piu' delicato del giro: per un breve tratto dobbiamo seguire tale cresta rocciosa, superando un primo dentino esposto (specialmente sul lato dx, I) e portandoci sotto un secondo salto piu' erto. Puo' essere affrontato direttamente (II) oppure è possibile calare per pochi metri sulla sx (ripido paleo) sino all'imbocco di un canalino detritico che occorre risalire completamente o seguendone il fondo oppure risalendo le docili balze rocciose sulla dx per riacciuffare la esposta cresta rocciosa. Giunti comunque allo sbocco del canale, è chiara la continuazione della cengia che traversa sul ripido versante ovest del Pizzo, le Mura del Turco. La cengia, pur essendo sempre camminabile, è alquanto stretta ed esposta, ed il terreno continua ad essere piuttosto sporco. Si intercetta, superandola, anche la Cresta del Serpente, sino a raggiungere un ultima costola oltre la quale è ben visibile l'ampio Canale Centrale del Pizzo. Le Cengie dei Partigiani proseguirebbero al di la del canale (qui saremmo circa ai 2\3 ) ma noi le abbandoniamo. Calando ripidi in direzione del fondo del canale sudetto, non lo raggiungiamo scartando prima a sx, al di sopra di un evidente saltino roccioso che sarebbe difficile risalire dal fondo. Adesso continuiamo a vista lungo il canale, inizialmente superando una spettacolare fuga di placche appoggiate, e poi su terreno molto ripido ma facile. Quando il canale si biforca manteniamo la dx e in breve, ma con fatica, conquistiamo la sella, sotto la cuspide sommitale del Pizzo, sulla cresta di congiunzione con la Pania della Croce. Adesso seguendo i segnavia blu sulla sx si giunge (siamo sulla normale) la vetta ( 1720 m., scritta su un masso, nessuna croce). Tornati alla sella si prosegue per un breve tratto lungo la cresta ed abbiamo 2 alternative: seguire i segnavia blu, affrontando una breve controsalita del crinale per poi calare (sempre segni blu) in direzione della Pianiza (itinerario di salita gia' descritto qui), oppure, proprio all'attacco della sudetta controsalita, scartare a sx su (inizialmente) evidente traccia (scorciatoia) che traversa diagonalmente in discesa, su rocce alquanto esposte, raccordandosi sul sentiero lungo la Pianiza, nella parte bassa (via piu diretta ma piu' delicata). Adesso, senza piu' difficolta', si punta alla Focetta del Puntone (1607 m.), e quindi, seguendo il 7, superando il Rifugio Rossi (1608 m.), si torna al punto di partenza. L'itinerario non presenta punti chiave particolarmente tecnici ma si svolge per gran parte su terreno molto delicato ed esposto. Giro comunque tra i piu' spettacolari in zona e che ha come assoluto protagonista il maestoso Pizzo delle Saette!

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