Balzo della Colonnetta, Balzo Rosso e La Piastra (Anello da Case Vallone)

BALZO DELLA COLONNETTA 939 M. - BALZO ROSSO 1056 M. - LA PIASTRA 1407 M.

BalzoColonnettaItinerario non difficile ma con qualche difficolta' di orientamento nella prima parte. Punto di partenza è la localita' Case Vallone, piu' precisamente presso l'omonimo podere (Podere Il Vallone 962 m.). Lo raggiungiamo in auto da Lucca, seguendo la SS12 diretta al Passo dell'Abetone; superato il paese di Popiglio (PT), proseguiamo ancora oltre (2 Km) sino a trovare il bivio, sulla sx, per la SP20 e le indicazioni Torri di Popiglio. Abbandoniamo quindi la SS12 e cominciamo a risalire, con vari tornanti fino ad un ulteriore bivio: lasciamo la strada asfaltata prendendo a sx su fondo sterrato (indicazione "Vallone"). Lo stradello è stretto ma il fondo è mediamente buono; lo percorriamo per circa 3 Km, fino a giungere al Podere Il Vallone. Parcheggiamo a bordo strada, tra le cataste di legno e ci incamminiamo seguendo ancora lo sterrato che curva a sx nei pressi del casolare sino ad un bivio, nei pressi di un marcato tornante a dx: abbandoniamo la strada principale in favore di uno stradello, dritto davanti a noi (nessuna ondicazione), che prosegue costeggiando le pendici boscose di Cima dei Cavoni. Continuiamo nel bosco senza apprezzabili variazioni di dislivello, fino ad incontrare un trivio (circa 985 m.): dobbiamo proseguire restando al centro, sullo stradello in discesa. Giungiamo in breve in localita' Tanabetti (890 m.): qui prendiamo una evidente traccia a dx (nessuna indicazione), superendo alcuni ruderi ed un primo guado (Fosso Tanabetti). La traccia prosegue ben marcata ed in falsopiano superando altri due corsi d'acqua. In corrispondenza dell'ultimo guado (Rio Certobuono) la traccia gira decisamente a sx; incontriamo in seguito un tratto piuttosto infrascato che ci costringe a scartare sulla dx e proseguire comunque paralleli alla traccia principale, per poi ricongiurgerci poco piu' avanti. Risaliamo senza fatica ad una sella senza nome (865 m.) proprio sotto il pendio finale che ci condurra' sulle due vette del Balzo della Colonnetta. Seguiamo una chiara traccia dritto davanti a noi (nessuna ondicazione) che risale diagonalmente a sx nel bosco fino ad una sella posta tra le due cime: andiamo prima su quella a sx, uscendo sulla bella e panoramica crestina. Tornati alla sella stavolta andiamo a dx, superiamo una vecchia bassa croce metallica e superando alcune facile roccette arriviamo sulla seconda vetta (la maggiore, 939 m.). Scendiamo alla sella senza nome e proseguiamo su una traccia a sx, in direzione del Balzo Rosso. Il tracciato è ancora ben marcato ma sempre senza indicazioni (sporadici bolli blu scoloriti). Incontriamo un quarto guado (Rio Fondo della Caccia) oltre il quale la traccia vira decisamente a sx ma dopo un breve tratto, in corrispondenza di un grande masso con disegnata una phi arancione, nei pressi del Fosso Forrone, sparisce. Saliamo liberamente paralleli al corso d'acqua sino a quando, dopo pochi metri, scorgiamo sull'altra sponda un bollo rosso. Guadiamo al meglio il fosso e saliamo al bollo, oltre il quale la traccia diventa piu' evidente, accompagnata da altri bolli e una scritta rossa su un sasso con freccia P.F. (Piano al Forno). Avanziamo per un breve tratto per poi scartare a sx su un'altra traccia (poco prima di un' altra phi nera disegnata su un masso). La nuova traccia si dirige in direzione del crinale SE del Balzo Rosso, boscoso da un lato e dirupato dall'altro. Arrivati sul "filo" la traccia scompare quasi totalmente; risaliamo ripidamente, ma senza difficolta', a vista, sino a rinvenire i bolli rossi dell'itinerario che sale da Valico a Seri, in corrispondenza di un faggio isolato. Avanziamo sul ripido pendio finale e giungiamo in vetta. Adesso ci dirigiamo verso Piano al Forno (991 m.), seguendo i bolli rossi e la buona traccia; l'itinerario prevede ora di risalire sino ad intercettare il CAI 100 sul crinale di Campolino. Puntiamo dritti di fronte a noi, rimanendo sul poco definito filo, senza traccia ne indicazioni; nel primo tratto la salita si svolge su pendio terroso aperto, per poi entrare nel bosco. Adesso la traccia, seppur labile è presente, insieme a qualche sporadico bollo blu. Si avanza aggirando alcune rocce, a volte sul ripido ma sempre senza difficolta'. Nella parte finale la pendenza diminuisce, la traccia diviene marcata ed i bolli blu piu' frequenti. Raggiungiamo il CAI 100 e lo seguiamo per un brevissimo tratto a sx fino a trovare un bivio: scartiamo decisamente a dx (segnavia bianco-rossi) puntando alla vetta de La Piastra. Dal punto piu' alto la visuale si apre sul crinale appenninico, dal Cimone al Corno alle Scale, desolatamente senza neve (febbraio 2020). Lasciamo la vetta e proseguiamo sul crinale, direzione SE; adesso la traccia è vaga ed i segnavia assenti. Non ci sono difficolta' ma la discesa è scomoda. Arriviamo ad incrociare nuovamente il CAI 100, poco prima di una sella sotto i pendii del Montorli. Senza piu' difficolta' seguiamo il CAI 100 in discesa a sx attraverso le faggete di Pian dei Rasoi. Con vari tornanti scendiamo fino ad immetterci su un ampia strada forestale. La seguiamo a dx, transitando nei pressi del Colle Alto e successivamente giungendo al Podere Il Vallone, chiudendo cosi' l'anello.

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