Cavallo di Azzano - Periplo e Cresta NO (Anello da Basati)

CAVALLO DI AZZANO 1020 M.

CavalloAzzanoCrestaNTorniamo su questa vetta minore facendone il periplo completo e percorrendo la breve cresta NO (qui l'itinerario per la cresta S). Itinerario facile ma piacevole, da evitare nei mesi caldi. Partiamo dal paese di Basati (417 M. - LU) che raggiungiamo in auto percorrendo l'A12 fino all'uscita Versilia; di qui seguendo la SP9 e superando Seravezza e Ruosina, dove svoltiamo a sx, lasciando la SP9, e dopo vari tornanti giungiamo a destinazione. Parcheggiamo l'auto a bordo strada, all'uscita del paese in direzione di Minazzana, nei pressi dell'incrocio con Via Stradone (ci sono altri due piccoli parcheggi in paese ma spesso occupati). Proseguiamo a piedi lungo Via Stradone arrivando ad un parcheggio e rinvenendo sulla sx la segnaletica bianco-rossa (sentiero S.A.V.) per il Monte Calvario - Minazzana. Entriamo cosi' nel bosco su larga traccia che segue le stazioni della via crucis sino a giungere sul Monte Calvario (565 m. - grande monumento marmoreo), una propaggine del crinale sud del Cavallo di Azzano. Proseguiamo lasciando il monumento sulla dx e seguendo sempre i segnavia S.A.V, iniziamo a scendere su larga mulattiera nel bosco, fino ad uscire in vista delle prime case di Minazzana (516 m.). Ci dirigiamo verso il paese su sentiero pianeggiante fino ad incrociare uno stretto stradello asfaltato che sale verso dx: lo seguiamo per un breve tratto per poi abbandonarlo sulla sx all'altezza del primo tornantino sulla dx e rientrare nel bosco. Il sentiero scende, supera una presa d'acqua e prosegue, aggirando alto il centro del paese, fino a sbucare su uno stradello gradinato pedonale tra le ultime case di Minazzana. Andiamo sulla dx e superata la prima casa rinveniamo i segnavia CAI che invitano a lasciare lo stradello e svoltare a dx su ampia mulattiera che inizia a risalire nel bosco, adesso piu' decisa. Piu' avanti il percorso torna pianeggiante, con qualche salis-scendi; ignoriamo il bivio sulla sx con la traccia segnata che scende a Fabbiano e traversiamo alcuni rami secondari del Canale Riomagno. La traccia adesso si dirige verso O, sempre pianeggiando, aggirando un promontorio boscoso; incontriamo un altro bivio con una traccia sulla sx che scende in direzione di Azzano, che ignoriamo (variante del S.A.V). Valichiamo su  breve ponte di legno il Fosso di San Michele e poco oltre affrontiamo un tratto di sentiero scavato nella roccia e scalinato, panoramico e caratteristico. Alla fine di questo tratto transitiamo ai piedi di uno spuntone di roccia scura che è gia' parte della cresta NO e che aggireremo sulla sx. Terminato il tratto scalinato rientriamo nel bosco e lasciamo i segnavia S.A.V. piu' o meno liberamente (non ho trovato ometti e nessuna traccia) iniziando a risalire nel bosco, avendo sulla dx le nere rocce dello spuntone di cresta ai piedi del quale siamo passati in precedenza. Ci spostiamo leggermente sulla sx per poi riprendere a risalire ripidamente trovando la via migliore tra la bassa e fitta vegetazione fino ad uscire nella parte bassa del ripido invaso (Frontanera) che nella parte alta è attraversato dalla normale (e caratterizzato da un esteso felceto). Scartiamo subito sulla dx e puntiamo a raggiungere la cresta NO, ormai a monte del tratto che volevamo aggirare. Giunti sul filo, caratterizzato da rocce scistose, lo percorriamo senza particolari difficolta', arrivando a confluire sulla normale, nel tratto finale, poco prima della selletta che precede la crestina esposta. Seguiamo la traccia (ci sono anche tracce che aggirano il filo sulla sx ma le sconsiglio), risaliamo una anticima, usando in brevi e facili tratti le mani, e successivamente arriviamo in vetta. Iniziamo la discesa tornando sui nostri passi fino alla selletta gia' menzionata; la traccia (siamo sulla normale - non sempre evidente) ci guida ai margini di un pendio caratterizzato da folte felci (che a seconda del periodo possono rendere difficile l'orientamento). La traccia prosegue e con vari tornanti si dirige ai margini dell bosco  dove iniziano gli ometti che guidano sino ad incontrare nuovamente il S.A.V (Sentiero Alta Versilia); lo seguiamo sulla dx incontrando presto il bivio (752 m.), nei pressi di una antica fornace, con il CAI 31 che sale da Azzano. Continuiamo su bella mulattiera (CAI 31 - S.A.V.) in direzione delle Cervaiole; piu' avanti la traccia, con ripidi tornantini transita poco sotto la Foce del Giardino (anche se sulle carte la foce viene posta piu' avanti). Abbandoniamo il CAI 31 in favore di una traccia a dx (scritta scolorita su un masso "Giardino") ed in breve siamo alla foce che si affaccia sull'omonimo canale (952 m.). Scendiamo lungo un tracciato di cavatori, arrivando ai primi edifici di cava ed al margine superiore di un grande ravaneto (Cave Zampognone)). La traccia di cavatori prosegue tenendosi sul lato dx del ravaneto, tra muretti a secco e tratti scalinati degradati, su terreno sporco e umido ma non difficile. Un brevissimo saltino bagnato e scivoloso è assistito da una provvisoria corda. Nella parte bassa gli ometti ci guidano fino a l'evidente strada di cava. La percorriamo, superando anche un tratto completamente degradato (ometti), per poi riprenderla piu' avanti sino ad incrociare uno stradello asfaltato che corre parallelo al corso d'acqua. Svoltiamo sulla dx sino a trovare un bel ponte in pietra e le indicazioni del S.A.V. per Basati. Superato il ponte proseguiamo su antiche e belle mulattiere che con vari sali-scendi e passerelle di legno per guadare ruscelli, ci riporteranno a Basati; qui giunti percorriamo un breve tratto asfaltato in direzione di Minazzana e torniamo all'auto.

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