Grandiosa traversata che consente di salire due 3000 con tanta fatica ma altrettanta soddisfazione. Premetto che noi abbiamo utilizzato due auto ma è anche possibile, aggiungendo ancora piu' dislivello, fare con una sola. Punto di partenza è la localita' di Rudeferia (BZ), poco sopra San Cassiano (BZ); lasciamo la prima auto al parcheggio del Rifugio Capanna Alpina (1720 m. - 5 eur/giorno) che abbiamo raggiungiunto, proveniendo da Corvara (BZ) e seguendo le indicazioni per La Villa lungo la ss244; da La Villa svoltiamo in direzione del Passo della Valparola, sulla sp37 e poco dopo la frazione di Armentarola troviamo sulla sx le indicazioni per Capanna Alpina. Con la seconda auto abbiamo nuovamente percorso la sp37 tornando indietro in direzione di La Villa e abbandonandola poco dopo San Cassiano, alla rotatoria in localita' Ciampidel; da qui, dopo qualche tornante, giungiamo a Rudeferia (1665 m.) e parcheggiamo in uno slargo a bordo strada all'altezza dell'ultimo tornante (da Capanna Alpina 10-15 min. in auto). Ci incamminiamo seguendo l'ultimo tratto di strada fino a rinvenire, nei pressi di alcune abitazioni i segnavia del CAI 15 ; proseguiamo quindi sulla sx su un largo stradello che presto entra nel bosco sino ad incontrare un secondo bivio: lasciamo il CAI 15 in favore del CAI 12 diretto a Forcella Medesc. La traccia sale con moderazione uscendo dal bosco e puntando alla base del canale di ghiaie tra il Piz de Medesc ed il Piz de Lavarela, testata della Val Medesc. Ignoriamo il bivio con CAI 12A e proseguiamo adesso su pendenza piu' sostenuta anche se i numerosi zig zag aiutano a gudagnare quota senza strappi eccessivi. Il sentiero adesso sale sul lato sx, poco sotto le rocce del Piz de Medesc e ci porta con fatica alla panoramica forcella (2533 m.) dove individuamo una evidente traccia, inizialmente senza nessuna indicazione ne segnavia, proprio dietro alla segnaletica CAI, che risale un pendio di ghiaie per poi girare decisamente a dx. Adesso i segnavia bianco rossi sono numerosi ed evidenti; proseguiamo puntando all'evidente cengione che caratterizza il versante NW del Piz de Lavarela. La traccia, aggira sulla dx una bastionata rocciosa per poi risalire all'interno di un canalino di ghiaie; adesso i segnavia guidano verso dx, su ghiaie e placche inclinate; con un breve tratto di roccette leggermente esposte mettiamo infine piede sul cengione. Lo percorriamo per un lungo tratto con attenzione benche' risulti in realta' molto piu' agevole di quanto possa sembrare a prima vista. Abbandoniamo la cengia nei pressi di un colatoio-camino che dobbiamo risalire con divertente arrampicata (I+) in leggera esposizione, uscendo ad una piccola forcella sulla cresta sommitale; la percorriamo verso sx ed in breve siamo alla croce della vetta principale (3055 m.). Percorriamo a ritroso la cresta, superando la precedente forcella e seguendo i segnavia giungiamo ad una seconda forcella (3000 m.) posta tra la cima principale e una secondaria (3034 m.): noi scendiamo a sx un breve canalino roccioso, guidati da grandi ometti e qualche bollo rosso, lungo quella che è la normale da sud. Con una breve traversata su cengetta esposta e una rapida discesa su ghiaie arriviamo ad una sella (2885 m.) dove incrociamo il sentiero che sale dal Ju da l'Ega e che continua in direzione del Piz dles Conturines (Sentiero Tru Dolomieu - CAI 12B). Proseguiamo quindi puntando al secondo 3000 di giornata; la traccia risale la sommita' ghiaiosa del Piz dles Does Forceles (2929 m.) per poi calare ad una seconda sella proprio sotto il Piz dles Conturines. Puntiamo alla vetta percorrendo il facile sentiero  sentiero attrezzato Tru Dolomieu. Tornati alla sella seguiamo una traccia senza indicazioni (consigliabile in discesa, meno in salita) ma piuttosto evidente che per ghiaie conduce in maniera piu' diretta al lago Cunturines (2400 m.) dove incrociamo i segnavia del sentiero Tru Dolomieu che seguiremo fino al Ju de l'Ega (2157 m). Qui prendiamo a dx il trafficato CAI 11 che con modesta variazione di dislivello, dopo aver traversato la bella piana erbosa del Pian de l'Ega, conduce al Col de La Locia (2069 m.) per poi scendere con piu' decisione fino al rifugio Capanna Alpina (1740 m.), dove ritroviamo la prima auto lasciata alla partenza.

Itinerario spettacolare ma piuttosto impegnativo sopratutto fisicamente; per onesta' va detto che venivo da due giri consecutivi con dislivelli importanti ed è anche possibile che abbia particolarmente accusato la fatica.