Itinerario piuttosto impegnativo (anche fisicamente) lungo l'aerea cresta sud del Monte Spallone. Punto di partenza è il paese di Colonnata (534 m. - MS) che raggiungiamo in auto percorrendo l'A12 fino all'uscita di Massa e di qui, seguendo le indicazioni, superiamo vari paesi (via Foce e Strada Comunale per Colonnata) fino a giungere a destinazione. Parcheggiamo poco sotto la piazza principale (Piazza Palestro) che raggiungiamo salendo le scale per poi proseguire sulla dx tra le abitazioni, lungo via del Giardino (CAI 38). Usciti dal paese la traccia continua, in modesta pendenza, entrando nel bosco fino ad un ponticello con il quale superiamo il Canale delle Freddane. Adesso il CAI 38, con maggiore pendenza, risale con vari tornanti fino a giungere il localita' Case Vergheto (859 m.), dove confluisce anche il CAI 195. Proseguiamo sulla sx, diretti verso Foce Luccica (1033 m.); incontriamo un primo bivio al quale andiamo a dx (sempre CAI 38) ed un secondo piu' avanti dove, con breve rampetta sulla dx, raggiungiamo la panoramica foce. Adesso dobbiamo abbandonare il CAI 38, che prosegue diretto alla Foce di Vinca ed iniziare a risalire, su vaga traccia, il crinale alla nostra sx, direttamente sopra all'edicola con raffigurata la Madonna. Questo primo tratto non presenta difficolta' particolari e termina nei pressi di un rudere di un edificio poco sotto un taglio di cava. Da qui il percorso si fa piu' delicato; dobbiamo infatti superare un tratto di cresta rocciosa, resa abbastanza affilata proprio dal taglio di cava (I). A monte del taglio proseguiamo, tra roccette non troppo stabili, fino a toccare il crinale principale. Insistiamo a dx sull'aereo e spettacolare crinale che scende da Cima delle Serre (che raggiungeremo) affrontando un primo tratto orizzontale abbastanza esposto e poi un successivo, roccioso e ripido (I/I+) , ma su terreno piu' stabile. Tocchiamo la vetta di Cima delle Serre (1320 m.) e caliamo senza difficolta' ad una piccola selletta. Da qui la cresta si impenna nuovamente sino a raggiungere una cima senza nome (1462 m.) dove terminano le difficolta'. Al di la della selletta affrontiamo alcuni metri piu' verticali (II) e abbastanza esposti; superato questo tratto sempre su roccette (I/I+) esposte arriviamo in vetta alla cima senza nome e caliamo poi per traccia fino ad una ampia sella con rudere (1461 m.): sulla dx sbocca il ripido canale che sale dalle Cave dei Pisani (percorso qui), mentre sulla sx, traversando sul paleo (vaga traccia) è possibile raggiungere brevemente il CAI 172. Noi continuiamo puntando alla vetta dello Spallone, risalendo un ultimo faticoso pendio di ripido paleo. Adesso, nonostante la nebbia, decidiamo di proseguire in cresta raggiungendo anche la vetta del Sagro. Il crinale da qui in poi è facile e si sviluppa inizialmente orizzontale calando poi ad una selletta per poi aggirare (traccia) un risalto sulla sx risalendo poi su ripido paleo fino a riprendere il filo a monte dello stesso: da qui, senza piu' deviazioni, arriviamo alla croce di vetta. Iniziamo la lunga discesa percorrendo la via normale di salita al Sagro, che si sviluppa prima seguendo la cresta N per poi traversare lungamente verso sx fino a giungere alla Foce della Faggiola (1466 m.). Dalla foce imbocchiamo sulla sx il CAI 172 che ci riportera' verso Colonnata; nella parte bassa la traccia attraversa zona di cava e ravaneti (Cava Buco del Fagiano e Cava Seccagna). Nel punto in cui il sentiero CAI intercetta il crinale di Cima Uomo, lo abbandoniamo in favore della lizza sulla dx (Lizza del Padre Nostro) oltre la quale, per traccia segnata (CAI 195), tocchiamo la poco evidente vetta di Cima Uomo (960 m.) per poi calare definitivamente verso Colonnata. Giungiamo in paese poco sopra la chiesa, proseguiamo fino alla piazza centrale e di li all'auto.

NOTE:

• La cresta sud dello Spallone, benchè mai difficile tecnicamente, risulta piuttosto esposta; la ritengo tra le creste piu' divertenti e di soddisfazione che abbia percorso in Apuane.