Itinerario poco faticoso e privo di difficolta' che ci consente di visitare una zona poco frequentata ai piedi della Nord del Sagro conosciuta come il Catino del Sagro. Punto di partenza il piccolo borgo di Vinca (MS, 808 m.), nel comune di Fivizzano che raggiungiamo da Livorno percorrendo l'A12 fino a Sarzana per poi prendere l'A15 ed uscire ad Aulla (MS); da qui lungo la SS63, superiamo i paesi di Pallerone e Rometta, oltre i quali svoltiamo sulla SR45 e dopo Gragnola, imboccando la SP10, giungiamo a destinazione. Con l'auto non entriamo in paese ma proseguiamo sulla strada ancora un poco fino ad una curva con alla sx una Maesta' dedicata alla Madonna del Cavatore: poco oltre, sulla dx, parcheggiamo in uno spiazzo erboso dove rinveniamo i segnavia CAI e l'inizio di uno stradello. Ci incamminiamo sul CAI 39 che in moderata discesa ci conduce velocemente al (apparentemente poco stabile) ponte sul fiume Lucido; lo attraversiamo ed iniziamo a salire incontrando poco sopra un bivio non segnato (poco dopo il cartello che indica la presenza di una foto-trappola per animali): lasciamo il CAI 39 prendendo a sx il tracciato dell'Ex CAI 39. Questo percorso, sempre abbastanza evidente e con qualche raro e scolorito bollo rosso, passa piu' alto del nuovo sentiero, restando ad esso all'incirca parallelo. Le uniche difficolta' sono rappresentate da alberi caduti che richiedono brevi aggiramenti. Dopo una prima parte di decisa salita, la traccia inizia a traversare sotto le pareti di Punta Varino, taglia su un ghiaione superato il quale incontriamo un bel tratto su cengia artificiale panoramica. Confluiamo nel CAI 39 poco prima di un ripido tratto scalinato e attrezzato, oltre il quale il sentiero raggiunge la marmifera che proviene da Pianza. Continuiamo sulla marmifera, inizialmente in leggera discesa e poi in piano, costeggiando a sx i pendii erbosi che scendono dal crinale di Punta dei 3 Uomini, fino a quando rinveniamo una traccia sulla sx (ometto alla partenza) diretta al suddetto crinale (ma si puo' tranquillamente salire a vista senza difficolta'). Giunti sul crinale, caratterizzato dalla presenza di una serie di 3 grandi ometti di pietra (piu' un quarto piu' piccolo) lo iniziamo a percorrere puntando in direzione della Foce del Fanaletto. Il crinale nella parte centrale diventa piu' roccioso e stretto ma rimane sempre elementare e privo di difficolta'. Giunti alla Foce del Fanaletto (1427 m.) prendiamo a sx il CAI 173 diretto alla Foce del Pollaro; la traccia costeggia inizialmente la base della parete Nord del Sagro e dopo un breve tratto roccioso attrezzato traversa in ambiente aperto un ghiaione per poi rientrare nel bosco. Prima di raggiungere la Foce del Pollaro, in prossimita' di una piccola radura nel bosco, si individuano due ometti che segnalano il punto in cui lasciare il CAI 173 per raggiungere il Catino del Sagro. Una traccia vera e propria non c'è ma la serie continua di grandi ometti rende la percorrenza elementare. Arriviamo al Catino, una bella conca erbosa ai piedi della Nord del Sagro e la percorriamo nella sua lunghezza uscendone dal lato opposto dove rinveniamo una buona traccia e una nuova serie di ometti. Rientriamo nel bosco dove incontriamo alcuni ruderi e antichi muretti di pietra e iniziamo a perdere moderatamente quota traversando ai piedi del crinale di Punta dei 3 Uomini percorso precedentemente. La traccia rimane sempre abbastanza chiara e segnalata ancora da numerosi ometti nonche' qualche raro bollo rosso (piu' facili da individuare nel senso inverso). Transitiamo anche nella parte alta del ghiaione gia' attraversato percorrendo l'Ex CAI 39 (possibile tagliare per traccia da qui e raggiungerlo). Nell'ultima parte, quando ormai siamo nei pressi del punto in cui il CAI 39 incontra la marmifera proveniente da Pianza, la traccia si fa un po piu' confusa (o almeno noi l'abbiamo persa) ma non ci sono problemi di orientamento: continuando brevemente a traversare sbuchiamo nella parte bassa dei pendii prativi che salgono al crinale di Punta dei 3 Uomini a poca distanza dalla marmifera stessa. Messo piede sulla marmifera torniamo a Vinca seguendo stavolta il nuovo CAI 39.