Pania Verde - Cresta SE

PANIA VERDE 1501 M.

PaniaVerde Giro corto a dai panorami unici, in un angolo di Apuane poco conosciuto. Dalla localita' di Molazzana, proseguiamo in auto sulla strada delle Rocchette; poco prima di giungere all'ultimo tratto sterrato (dove in genere si parcheggia per poi incamminarci verso il Rifugio Rossi), si incontra sulla sx nella faggeta una zona con panche e tavolini di legno e l'inizio di uno stradello sterrato (1075 m. , sbiadito cerchio rosso con un punto al centro sul tronco di un albero). Lasciata l'auto seguiamo lo stradello, che dopo 3 tornanti termina incrociando la cresta NE della Pania Verde (si incontrano varie altre sterrate, occorre rimanere sull'unica riportata sulle carte, orientandoci comunque con la cresta da raggiungere). Dalla fine della strada (1225 m.), sulla dx, notiamo un ometto e una vaga traccia che seguiamo risalendo per pochi metri la cresta NE. In corrispondenza di una evidente freccia rossa sul tronco di un albero, scartiamo a sx in direzione del versante di Fornovolasco, seguendo ancora una traccia incerta. Dobbiamo traversare in direzione di una evidente sella (1241 m.) ai piedi della cresta SE della Pania Verde. Procediamo in lieve discesa sino ad entrare nella faggeta sotto la sella che raggiungiamo a vista. Da qui cominciamo la risalita della cresta, in parte rocciosa ma mai particolarmente esposta. Sulla sx si apre la visuale sul Canal Trimpello e la Cresta della Gialunga della Pania Secca. Nella parte alta occorre superare due balze rocciose, non particolarmente esposte, ma che richiedono l'uso delle mani (max I+, da affrontare sul lato dx). Superate queste ultime difficolta' in breve siamo sulla vetta (due ometti, 1499 m.) ; colpo d'occhio mozzafiato sulla Pania Secca, assolutamente dominante da questa prospettiva! Scendiamo seguendo la cresta Ovest, in direzione della Pania Secca; giungendo ad una sella dove troviamo un ometto che indica dove imbucare, sulla dx, la faggeta. Conviene proseguire ancora sulla cresta per un breve tratto, raggiungendo una quota leggermente piu' elevata della Pania Verde; questo tratto (opzionale) è sensibilmente esposto. Alla nostra dx, in basso, vediamo l'anfiteatro roccioso che dovremo attraversare al ritorno. Tornati alla sella, caliamo senza traccia nella faggeta, piegando verso sx, in direzione dell'anfiteatro, passando nei pressi di un caratteristico antro roccioso. Giunti alle prime ghiaie che caratterizzano l'anfiteatro, ritroviamo per un breve tratto una buona traccia. Traversiamo quasi per intero l'anfiteatro per poi calare nella faggeta, seguendo la linea di max pendenza. Con l'aiuto del Gps cominciamo ad incontrare ometti e sbiaditi segni rossi (sempre cerchio con punto al centro) sino ad incontrare una bella lizza. Da qui le difficolta' di orientamento terminano; seguiamo la lizza passando nei pressi del bivacco Pina Boschi (chiuso a chiave) ed in breve siamo nuovamente sulla strada delle Rocchette. Nonostante questo giro si svolga quasi completamente su vaghe tracce, l'orientamento (se si è un minimo studiato la zona) risulta semplice.

NOTA: Pania Verde: così è chiamato localmente quel notevole satellite della Pania Secca situato ai piedi della sua cresta Est sullo spartiacque tra Gallicano e Castelnuovo, che nelle carte e nelle guide non ha nome ed è identificato solo dalla quota: 1501mt. nella carta IGM e nella guida CAI-TCI, e 1498,6mt. nella Carta Tecnica Regionale.

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