Pania Secca per Cresta N (dei "Denti")

PANIA SECCA 1711 M.

Itinerario breve ma impegnativo con il quale risaliamo la cresta N della Pania Secca, detta anche cresta dei Denti (tre caratteristici tozzi torrioni rocciosi). Punto di partenza è la localita' di Piglionico (1142 m. - LU), che raggiungiamo da Lucca seguendo la SS12 fino a Borgo a Mozzano per poi continuare sulla SS20 diretti a Gallicano, dove seguiamo le indicazioni per Molazzana prima e per Piglionico poi; parcheggiamo l'auto al termine dell'asfalto, poco prima della Cappella Votiva dei Caduti Partigiani (parcheggio a pagamento). Lasciata l'auto ci incamminiamo per un breve tratto a ritroso, fino a poco oltre un tavolo con panca di legno sulla sx (nei pressi dell'inizio dello sterrato): sulla dx una traccia (nessuna indicazione) inizia a risalire nel bosco ripida a zig-zag. Usciamo presto dagli alberi e proseguiamo con percorso evidente sul filo di cresta, in questo tratto prevalentemente erboso e facile. Giungiamo alla base di un risalto roccioso, al di sopra di un vecchio saggio di cava, che aggiriamo sulla sx per poi risalire per roccette ripide (I-I+) fino a tornare sul filo. Successivamente continuiamo senza difficolta' fino ad un seconda fascia rocciosa che affrontiamo sulla sx, poco sotto il filo, per poi tornare su di esso e raggiungere la quota 1509 m. del I° Dente. Scendiamo alla sottostante forcella disarrampicando con cautela e ci troviamo di fronte al II° Dente: è' possibile aggirarlo su vaga traccia sulla dx (paleo infido) mentre noi lo abbiamo risalito direttamente (II - esposto). Segue un tratto di cresta facile ma esposto con il quale si giunge sulla cima del III° Dente (1525 m.): qui troviamo la sosta per la prima calata fino alla sottostante forcella. Proseguiamo sempre su terreno ripido ed esposto, tra paleo e roccette, aggirando uno spuntone sulla dx e poi risalendo fino a riprendere il filo. Poco oltre dobbiamo scendere una placchetta rocciosa inclinata, breve ma delicata, superata la quale giungiamo ad un'altra forcella (1522 m.); adesso dobbiamo risalire l'erto pendio di paleo che ci condurra' sull'antecima della Pania Secca: una vaga traccia ci guida. Nella parte alta la traccia si infila all'interno di un ripido canalino di paleo dal quale usciamo sulla sx proseguendo su facili roccette al termine delle quali traversiamo brevemente a dx e ci ritroviamo su una crestina rocciosa, facile ma un poco esposta, che ci conduce nel punto piu' alto dell'antecima (1688 m.). Qui troviamo la sosta per la seconda calata con la quale arriviamo ad un caratteristico stretto intaglio, allo sbocco del Canal Trimpello (sulla sx), che ci separa dalla cima principale. Per raggiungerla dobbiamo affrontare un utimo impegnativo tratto, affrontando alcuni metri iniziali di II+ (esposti) e successivamente paleo misto a roccia su terreno molto ripido, fino ad uscire definitivamente dalle difficolta'. Percorriamo l'ultimo tratto di facile crinale fino ad arrivare sulla cima principale (grande ometto). Iniziamo a scendere lungo la via normale, non segnata ma evidente, fino a giungere ad incrociare il CAI 7, ai piedi del pendio finale per la salita al vicino rifugio Rossi. Proseguiamo in discesa sul CAI 7 sulla dx, entrando nel bosco e sbucando infine nei pressi della Cappella Votiva di Piglionico al termine della strada sterrata: da qui rapidamente alle auto.

NOTE:  Eravamo un gruppo piuttosto numeroso e quindi i tempi di percorrenza (specialmente a causa dei tratti con calate) si sono dilatati parecchio. Il tempo indicato è una stima al netto delle molte pause (abbiamo superato le 9h!)

      8/10
 Impegno Fisico  5/10
 Panorami  7/10
 Disl. Salita  700 m.
 Disl. Discesa  700 m.
 Sviluppo  5.3 Km
 Durata  6h15
 Aggiornata a  2022

 

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