Pisanino dalla Bagola bianca

PISANINO 1946 M.

Saliamo sulla principale vetta delle Apuane percorrendo uno degli itinerari piu' famosi ed impegnativi risalendo la costola Ovest della Bagola Bianca. Partiamo dalla Val Serenaia (1050 m.) che raggiungiamo in autostrada fino ad Aulla (MS) per poi seguire prima la SS63 in direzione Fivizzano (MS) e poi la SR445 fino a Casola in Lunigiana (MS) dove svoltiamo sulla dx seguendo le indicazioni per Minucciano (LU): superato il paese, appena usciti dalla galleria, svoltiamo a dx (indicazioni per il rifugio Val Serenaia) e percorriamo lo stradello lasciando l'auto nel parcheggio poco oltre il rifugio (1066 m.), nei pressi del piccolo campeggio. Ci incamminiamo in direzione del rifugio fino a individuare una traccia sulla dx che dal piazzale antistante si dirige nel greto secco del rio Serenaia (nessuna indicazione). La traccia prosegue evidente ed inizia a risalire il ripido pendio di paleo, obliquando verso sx fino a condurci sulla costola ovest che scende dalla Bagola Bianca. Nella parte bassa si nota che tale costola si biforca: noi dobbiamo raggiungere quella piu' a sx. Una volta sul filo si continua la salita (traccia) sempre piu' ripida fino ad incontrare le prime rocce ed arrivare nei pressi di un risalto roccioso detto il Naso: aggiriamo l'ostacolo sulla dx seguendo una breve cengetta che taglia orizzontalmente le placche alla base ed aggira uno spigolo oltre il quale la traccia prosegue ad inerpicarsi molto ripida tra paleo e roccette (qualche tratto di I) fino a giungere a monte del risalto. Caliamo ad una selletta sottostante per poi riprendere a salire l'ultimo tratto che ci separa dalla cima della Bagola Bianca, caratterizzato da un pendio estremamente ripido ed esposto, prevalentemente di zolle di paleo. Dalla cima della Bagola Bianca (1807 m. - notevole panorama) dobbiamo raggiungere la vetta del Pisanino affrontando il tratto terminale della cresta NO; tracce di passaggio guidano prima su crinale comodo, che va assottigliandosi sempre piu', con grande esposizione su entrampi i lati. Affrontiamo qualche facile passo di I (ma molto aereo) fino ad arrivare ai piedi di un ripido risalto roccioso: seguendo una evidente traccia sulla dx lo aggiriamo salendo in diagonale su ripidissime zolle di paleo sospese sul versante Val Serenaia. Guadagnato nuovamente il filo prroseguiamo senza piu' difficolta' fino alla meritata vetta. Per la discesa seguiamo la via normale (segni blu): traversiamo inizialmente un tratto esposto di cresta SE fino a portarci all'imbocco del Canale delle Rose. Caliamo lungo il ripido canale fino a giungere alla Foce Altare (1730 m.) e poco oltre una seconda foce (1704 m.): qui la traccia piega a sx, versante  di Gorfigliano, traversando, con qualche tratto esposto, ai piedi del Pizzo Maggiore, di Mezzo ed infine il Pizzo Altare (Zucchi di Cardeto), superato il quale riprende a salire ripida tra roccette e paleo fino a toccare la Foce di Cardeto (1642 m.) confluendo sul finire nel CAI 178-179. Dalla foce proseguiamo la discesa seguendo i segnavia bianco-rossi incontrando subito un bivio: il CAI 179 prosegue a sx diretto al rifugio Orto di Donna mentre noi teniamo il CAI 178 sulla dx. Superiamo una conca verde caratterizzata da grandi massi, alla base del Pizzo Altare, per poi infilarci nella faggeta uscendone infine nei pressi del piccolo campeggio e quindi del parcheggio. 

 

NOTE: 

  • Salita che non presenta mai passi tecnicamente difficili ma la delicatezza del terreno e la forte esposizione rendono sicuramente giustizia alla sua fama di itinerario tra i piu' impegnativi delle Apuane.

 

      7/10
 Impegno Fisico  6/10
 Panorami  7/10
 Disl. Salita  1015 m.
 Disl. Discesa  1015 m.
 Sviluppo  8 Km
 Durata  6h30
 Aggiornata a  2023

 

BagolaMappa

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Gallery Pisanino dalla Bagola Bianca