CIMA DODICI 2446 M.

Per anni avevo completamente ignorato il fatto che che anche Cima Dodici avesse la sua via normale, che tra le altre cose, partiva quasi dalla porta di casa "mia", a Pozza di Fassa! Grazie all'ottimo Stefano per avermela fatta riscoprire. La salita parte proprio dalla base della seggiovia dell'Aloch, localita'Meida, sulla strada che da Pozza di Fassa porta in Val San Nicolo' (altro possibile accesso è direttamente dall'abitato di San Giovanni). Inizialmente occorre salire lungo la pista da sci, sino ad incontrare, sulla dx, l'ampia forestale che traversa sopra l'abitato di San Giovanni, in direzione della localita' Pociace (1710 m.), dove sorge un bivacco. Qui giunti la traccia (635) si inerpica nel bosco, da subito piuttosto ripida. A circa meta' ravanata si trova un bivio: a sx il 635 peripla Cima Dodici per poi andare ad incrociare il 615 che dalla Soldanella sale al Bivacco Zeni; proseguendo invece sulla dx sul 630, risalendo un ripido balzo erboso per roccette, e puntando, con ripidi zig-zag sotto le pareti del Sass de le Undesc de Vich sino ad un nuovo bivio: seguiamo i segnavia del 630 che conducono per ravanosa traccia in direzione della sella che separa Cima Dodici dal Sass Aut. L'ultimo tratto, prima della sella, percorre un cengia inclinata su terreno piuttosto franoso e leggermente esposto, con qualche tratto attrezzato con cavo metallico. Dalla sella basta seguire l'evidente traccia che, percorrendo un breve tratto di cresta, porta alla croce di vetta di Cima Dodici. Specifico che noi abbiamo percorso questo itinerario come discesa dopo essere saliti per la Ferrata Gadotti, utilizzandola quindi come via di fuga per accorciare il giro classico. Resta comunque un accesso alternativo, solitario ed interessante a Cima Dodici, con varie possibilita' di combinare anche un parziale anello, scegliendo al ritorno di raggiungere Bivacco Zeni con il 635 e tornare alla stazione a monte della Seggiovia Aloch con il 636. Tempi indicati sono relativi alla sola salita e sono fonte del Grande FFista Stefano....quindi voi umani, raddoppiateli! Eh eh.

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