Cresta dell'Orbaco

RIFUGIO N. CONTI 1434 M.

Itinerario selvaggio che presenta qulache tratto delicato, ma privo di particolari difficolta' tecniche, con il quale risaliremo un crinale secondario, molto panoramico e scarsamente visitato. Partiamo dal piccolo borgo di Resceto (482 m. - MS), che raggiungiamo in auto percorrendo l'A12 fino a Massa e seguendo le indicazioni per Canevare - Forno - Resceto, percorrendo fino a destinazione via Bassa Tambura. Parcheggiamo nella piccola piazzetta alla fine del paese (o lungo la strada dove possibile) e ci incamminiamo lungo il viottolo Ridotti che scende nel canale dei Vernacchi da dove parte il CAI 165. Ignoriamo i segnavia bianco rossi e deviamo a sx su una traccia che si addentra nel Canale di Resceto; dopo pochi metri traversiamo il greto roccioso e continuiamo ad avanzare sul lato dx incontrando una prima traccia ripida ed inerbita (vecchia lizza) che risale le balze alla nostra dx e poco dopo un'altra, piu' marcata e di minore pendenza che consente ugualmente di uscire dal solco. Noi abbiamo seguito questa seconda traccia ma sarebbe stato piu' opportuno seguire la prima. Transitiamo sotto i resti di una piccola cava (la prima traccia vi giunge direttamente) e superato un primo ghiaione risaliamo a vista il pendio alla nostra dx fino a ritrovare la chiara traccia che sale dalla cava. Adesso assecondiamo la nuova traccia sulla sx e traversiamo alti un secondo ghiaione per poi salire ripidi fino alla Grotta del Baccile (670 m. - targhetta rossa). Qui la traccia termina e proseguiamo liberamente raggiungendo il crinale poco sopra un caratteristico grosso masso detto Cappello del Baccile. Continuiamo sul crinalino diretti ai piedi della bella parete del Poggio delle Freddane per poi scartare a dx e traversare al meglio fino ad immetterci nel valloncello del Baccile. Iniziamo la faticosa risalita del valloncello tenendoci sul lato sx; nella parte finale il valloncello si divide in due canali: quello di dx conduce alla Foce del Baccile mentre noi seguiamo quello di sx (non è detto sia stata la scelta migliore). Il terreno adesso è piuttosto ripido ed instabile e nel possibile scegliamo le rocce sulla dx (qualche passo di I); la parte finale invece è caratterizzata da arbusti e rami spezzati che ostacolano talvolta la progressione. Raggiungiamo cosi' il crinale nei pressi di una selletta rocciosa: alla nostra sx è possibile risalire brevemente (ma in esposizione) i pochi metri che ci separano dalla vetta del Poggio delle Freddane (795 m.). Proseguendo dobbiamo invece seguire la crestina rocciosa sulla dx, facile ma esposta, fino a raggiungere la Foce del Baccile (790 m.) dalla quale una evidente traccia si stacca sulla sx ed entra nel bosco. Arriviamo ad un bivio con ometto e scartiamo su una traccia a dx che sale sul crinale in prossimita' della Foce dell'Orbaco dalla quale, senza difficolta', raggiungiamo il Poggio dell'Orbaco (873 m.). Torniamo indietro fino al bivio con ometto: poco oltre la traccia sparisce e quindi risaliamo al meglio fino a riprendere il filo oltre lo spuntone roccioso sopra la Foce dell'Orbaco (che probabilmente posteva essere salito). Adesso continueremo sempre sul filo roccioso e divertente (esposto solo sul lato dx) senza passaggi obbligati; incontriamo sulla dx un terrazzino roccioso che era sede di un traliccio di teleferica oltre il quale affrontiamo l'ultimo tratto fino a scorgere il muro di sostegno della via Vandelli che raggiungiamo in localita' i Focetti (1190 m.). Seguiamo la via Vandelli (CAI 35) per un brevissimo tratto: poco oltre il successivo tornante scartiamo sulla dx risalendo su traccia vaga la rampa erbosa ripida diretti ai due tralicci della teleferica visibili anche dal basso. Scavalliamo un colletto e la traccia (probabilmente di capre) traversa nel bosco, alta sopra la Vandelli (attenzione a non buttare giu' sassi) fino ad un secondo colletto: qui saliamo a vista sulla dx fino al soprastante crinale che si affaccia sul Canale dei Paleri, a monte della quota 1404 m., ben evidente nell'ultimo tratto di salita della Cresta dell'Orbaco. Continuiamo sul crinale, facile ma un po' esposto, con qualche sali-scendi, fino a calare nei pressi di un rudere, allo sbocco superiore del Canale dei Paleri, poco sotto la quota 1474 m. che si erge sopra la Finestra Vandelli: oltre il rudere una traccia aggira sulla sx tale quota (breve tratto attrezzato) e si raccorda alla Via Vandelli. Saliamo alla Finestra Vandelli e proseguiamo fino al bel Rifugio N. Conti (1442 m.) per una meritata pausa. Il ritorno è privo di difficolta' in quanto abbiamo seguito integralmente la Via Vandelli (CAI 35) fino al paese di Resceto, sbucando nei pressi del piccolo parcheggio.   

NOTA: un approfondimento sulla Via Vandelli qui (tratto da www.escursioniapuane.com)

      6/10
 Impegno Fisico  5/10
 Panorami  7/10
 Disl. Salita  1013 m.
 Disl. Discesa  1013 m.
 Sviluppo  8 Km
 Durata  7h
 Aggiornata a  2022

 

OrbacoMap

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