Itinerario attrezzato faticoso ma dalle modeste difficolta' tecniche, caratterizzato da panorami grandiosi; da non sottovalutare il fatto che gran parte del giro si sviluppa intorno ai 3000 m. Punto di partenza è il rifugio Son Forca (vedi note in fondo):  dalla nostra base in Val di Fassa percorriamo la SR48 attraverso i passi Pordoi prima e Falzarego poi scendendo nella conca di Cortina, dove proseguiamo per il Passo Tre Croci fino a giungere nei pressi del Bar - Risotrante Rio Gere (1700 m.), da dove parte la seggiovia che ci condurra' al rifugio Son Forca (ampio parcheggio gratuito)..Dalla stazione di arrivo della seggiovia Rio Gere ci incamminiamo verso il vicino rifugio Son Forca (2235 m.) scendendo su stradello verso sx e incontrando subito il bivio con il CAI 223 (dal quale torneremo) diretto alla forcella Stounies. Poco sotto il rifugio troviamo un secondo bivio: abbandoniamo lo stradello diretto sul fondo della Val Padeon e scartiamo a dx, superando il solco di un piccolo canale secco ed entrando tra i mughi (indicazioni "Ferrata Dibona"). Proseguiamo alternando tratti in discesa ad altri pianeggianti; superiamo il Cason de Padeon (ex teleferica) e piu' avanti iniziamo ad uscire dai mughi. Avanziamo su ghiaie fino ad un bivio: noi teniamo la sx  (entrambe le tracce si ricongiungono piu' in alto), La traccia  adesso inizia a salire piu' decisa toccando il punto piu alto del Monte de Padeon (2045 m.) per poi traversare verso sx fino ad un crinalino, il Coston de Padeon, che risaliamo fino a ricongiungerci con la traccia ignorata al bivio precedente. In ripida salita, tra ghiaie e detriti aggiriamo a sx uno spuntone roccioso e con fatica arriviamo alla base di un canalino dove incontriamo le prime attrezzature. Risaliamo il canalino per poi traversare diagonalmente sulla sx e proseguire su facili roccette attrezzate alternate a tratti di sentiero. I segnavia ci guidano lungo una crestina rocciosa che corre sul lato sx del canalone di ghiaie che culmina sulla cresta nei pressi la Forcella del Vecio. Messo piede nel canale i bolli rossi invitano ad attraversarlo per risalire sull'altro lato, alzandoci poi su facili gradoni attrezzati e proseguire la salita, adesso prevalentemente su sentiero, confluendo sull'itinerario principale della Ferrata Dibona, fino ad arrivare alla Forcella del Vecio (2687 m.). Continuiamo sulla dx, salendo in diagonale su ghiaie e arrivando ad un primo tratto su cengia rocciosa esposta ma facile lungo le pendici del Vecio del Forame e successivamente, superando due rientranze, fino ad i ruderi di una baracca militare. Torniamo a toccare il filo del crinale per poi abbandonarlo nuovamente e traversare diagonalmente verso dx transitando sotto Cima Padeon, Valicato un ultimo costone la traccia perde dislivello fino a portarci alla Forcella Padeon (2763 m.) dove sorge, incassato nella roccia, il bivacco Buffa di Perrero (da poco ristrutturato, davvero bello!). Superata la forcella il Dibona conduce nuovamente in salita lungo una bella cengia rocciosa, aggira uno spigolo e traversa su caratteristiche passerelle di legno in esposizione ma senza difficolta'. Adesso per ripido sentiero su terreno scosceso, messo in sicurezza da tronchi di contenimento, raggiungiamo nuovamente il filo di cresta e lo risaliamo fino a toccare il pendio sommitale della Cresta Bianca (2932 m.). Caliamo lungo il versante meridionale della Cresta Bianca, tra cenge detritiche, passerelle di legno e ruderi militari fino a giungere alla Forcella Granda (2870 m.), dove incrociamo il CAI 233 (a sx indicazioni per "Forcella Verde, Ferrata de Pol, Val Pra de Vecia"). Noi proseguiamo sul Dibona, inerpicandoci lungo la cresta NO del Cristallino d'Ampezzo (staffe metalliche e una scaletta), affrontando qualche breve tratto leggermente piu' impegnativo di quelli incontrati fino a qui. Incontriamo un bivio: sulla dx una indicazione invita ad una breve digressione (consigliabile) alla vetta del Cristallino. Traversiamo su cengetta ghiaiosa per poi risalire un costone roccioso e calare infine ad una forcellina; qui abbiamo due possibilita' per la salita del breve risalto sommitale: proseguire sulla cengetta a dx per poi affrontare un breve tratto verticale (staffe - consigliato in salita) oppure salire direttamente dal forcellino (piu facile) . Tornati sui nostri passi al bivio, proseguiamo lungo la cresta, arrivando ad un bel tratto orizzontale, aereo e panoramico che termina con una esposta calata su due scalette metalliche consecutive che depositano sul famoso ponticello sospeso ("Ponte Cristallo" lungo 27 m. e abbastanza dondolante). Si prosegue scendendo su facili rocce attrezzate, gradoni e due cengette artefatte messe in sicurezza da tronchi, fino ad arrivare alla breve Galleria del Cecchino; all'uscita caliamo su roccette esposte fino ad una lunga scala a pioli (senza corda). Alla base della scaletta volgiamo a dx e su scalinata metalicca e passerelle incastonate nella roccia arriviamo al termine del percorso attrezzato (targa): siamo alla Forcella Stounies (2932 m.), nei pressi dell'arrivo della vecchia cabinovia dismessa da anni; sopra di noi a breve distanza, il rifugio Lorenzi (chiuso). Da qui dobbiamo calare lungo il ripido vallone detritico del Gran Stounies, incontrando i resti del vecchio impianto. La discesa è ripida fino all'altezza di quello che era l'arrivo della stazione intermedia della cabinovia; da qui in poi con piu' facilita' si prosegue fino a tornare al rifugio Son Forca e quindi alla partenza della seggiovia che riportera' al parcheggio in localita' Rio Gere. 

NOTE:

• L'itinerario descritto è la versione breve del Sentiero Attrezzato Dibona, che ne percorre la parte alta (la piu' interessante). Il giro completo, da quando l'impianto alla forcella Stounies è stato dismesso, sarebbe molto piu' lungo. 
• Il raccordo che dal rifugio Son Forca sale alla Forcella del Vecio, che su alcune vecchie relazioni viene descritto come pericoloso e malmesso, è invece adesso in ottime condizioni (attrezzature decisamente nuove) e non presenta nessuna particolare difficolta'.
• Sul Ponte Cristallo è stata girata una famosa sequenza di quel "capolavoro" di film che è stato "Cliffangher -L'ultima Sfida" (1993) con l' "ottimo" Sylvester Stallone.