Via Ferrata Heini Holzer

PICCO IVIGNA 2581 M.

Ivigna Nuova via ferrata (2016) dedicata alla memoria dello scalatore Heini Holzer, originario di Scena, localita' che sorge proprio ai piedi del Picco Ivigna. Punto di partenza è la stazione a monte della funivia di Merano 2000; in alternativa si puo anche optare per la cabinovia di Avelengo. Scesi dall'impianto (siamo sui 1900 m.) si segue per un breve tratto lo stradello sterrato (presenti molte indicazioni per la ferrata) fino ad incrociare un bivio con un sentiero che cala dentro il bosco (cartello descrittivo con lo schema della ferrata, segnavia 18). Si prosegue ignorando altri due bivi ed incontrando un breve tratto assicurato, per poi salire ai piedi della parete dove appare evidente il terrazzino in legno posto all'attacco della via. La ferrata conta 16 settori attrezzati, ognuno "introdotto" da apposita targa metallica che ne riporta il nome. Alcuni tratti hanno nome alquanto evocativi: dalla "Cresta degli Spiriti" allo "Spigolo dell'Angelo". I vari settori sono intervallati da tratti di sentiero spesso su zolle erbose. Si attacca con una breve paretina, dove l'unica difficolta' è la roccia un po sporca di terra e quindi sdrucciolevole, che si esaurisce su un pendio erboso dove tramite normale sentiero ci portiamo sotto la sezione denominata "Erta". Questo è forse il tratto piu' impegnativo: si sale in verticale lungo su roccia granitica molto liscia, anche se la presenza di staffe nel punto giusto agevola il passaggio, è comunque richiesta una certa trazione sulle braccia. Anche all'uscita del settore, ci sono alcuni metri di traverso verso sx su roccia liscia e sporca che richiedono una certa trazione. Si prosegue incontrando via via gli altri settori, tra i quali la "Via delle Guide" e la coreografica crestina detta appunto "degli Spiriti". In uscita dal "Pascolo delle Capre" si trova una panoramica panchina  con targa celebrativa di Holzer, affacciata sul canalone disceso sci ai piedi dall'alpinista nel '74. Si prosegue fino in vetta senza incontrare particolari difficolta', anche se la salita si fa in alcuni punti faticosa per i tratti di trasferimento su ripidi pendii erbosi. La via termina su uno spallone erboso a quota 2480 m. Da qui si prosegue per un breve tratto di cresta sino ad incrociare un bivio: a sx parte la salita (normale sentiero, 5 min.) alla vetta della Piccola Ivigna e la cengia attrezzata che segna l'attacco del tratto che porta in vetta al Grande Picco Ivigna (20 min), mentre a dx il sentiero cala in direzione della malga-rifugio Kuhleiten (Kuhleitenhütte). Il tratto attrezzato per giungere in vetta non presenta nessuna difficolta'; possono presentarsi code, nei periodi piu affollati, in quanto la via di discesa coincide con la salita. Tornati al bivio si cala, seguendo il segnavia 19, verso il Kuhleitenhütte (2362 m.); è possibile accorciare il rientro scartando su una traccia evidente verso dx che si stacca poco prima di giungere al rifugio, e tagliando per prati, si innesta sul sottostante stradello sterrato che taglia le piste da sci (segnavia 19A) sino a tornare alla stazione a monte della funivia. Ferrata di difficolta media, senza particolari passaggi impegnativi, se non alcuni brevi tratti verticali.. L'esposizione del tracciato a sud-ovest ne consente la salita anche in autunno inoltrato.

 

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