Via Ferrata Sandro Pertini

RIFUGIO STEVIA 2312 M.

Prova1Nuovo e spettacolare itinerario tracciato (tra mille polemiche) sullo spigolo dello Stevia. Oltre alla bellezza del tracciato, l'accesso particolarmente rapido e indolore portera' sicuramente questa via ad essere una delle piu frequentate della zona (primato purtroppo non molto invidiabile). Giunti a Selva di Val Gardena occorre seguire le indicazioni per la Vallunga e proseguire sino alla fine della strada (parcheggio a pagamento). Da qui si prende il sentiero principale (segnavia 12-14) che si inoltra nella Vallunga sino ad incontrare una deviazione che si inerpica a sinistra nel bosco verso la base dello spigolo dello Stevia (20 min. dal parcheggio). L'inizio della via sale verticalmente le rocce nere caratteristiche della parte bassa della parete (detta "il muro"). La salita è molto esposta e verticale ma gli appigli non mancano. Dopo una prima scaletta di circa 5 metri, si giunge ad una larga cengia erbosa, molto panoramica, dove è possibile tirare un po il fiato. Si prosegue, inizialmente su facili passaggi sino a che la verticalita' aumenta e in continua esposizione si risale uno sperone roccioso al culmine del quale troviamo la famosa scaletta-ponte che ci consente di attaccare l'ultima parte della via. Si incontrano due ripidi passaggi verticali per poi giungere sotto un ripidissimo diedro, che si supera in spaccata (passaggio atletico). In molte relazioni questo diedro è considerato come il "passaggio chiave"; è sicuramente un tratto impegnativo, sopratutto perchè ci si arriva un po stanchi..ma secondo me è la verticalita' generale della via che la rende impegnativa...e la sua continuita' interrotta soltanto dalla suddetta cengia erbosa che si incontra dopo la prima parte. Un ultima scaletta ci porta su una esposta cengia, dove troviamo una Madonnina e il libro di vetta. Da qui, altri 40 m. circa di facili rocce e si giunge al termine della via. Seguendo il sentiero si risalgono i declivi prativi e in 25 minuti si giunge al rifugio Stevia. L'altopiano dove sorge il rifugio è in una posizione molto panoramica e nelle belle giornate invita a lunghe e piacevoli soste, magari accompagnate dalle ottime omelette del rifugio! La discesa avviene seguendo il sentiero normale (segnavia 17-17A) che sale (faticosamente) dalla Vallunga; in 2h30 circa. si torna al parcheggio. In totale sono richieste circa 5 h; si tratta di un giro breve, ma non bisogna sottovalutare le 2h30 di ferrata che alla fine si fanno sentire, specialmente se non supportati da un'adeguata tecnica di salita; per capirsi, se puntate solo sui vostri bicipiti, la salita rischia di diventare molto faticosa. Si tratta quindi di una via da classificarsi sicuramente come difficile, sia per la verticalita' del tracciato che per la notevole e continua esposizione, benchè la roccia risulti ben appigliata, la sconsiglio ad inesperti in quanto il tracciato è molto adrenalinico. Memorabile la colorita esclamazione del Gobbo alla vista del temibile diedro finale....(non la riporto per evitare la censura..eh eh). Altrettanto memorabili le imprecazioni di molti escursionisti spazientiti dalle soste infinite del Gobbo che preso dall'estro artistico, scattava foto in continuazione eh eh!!!

AGGIORNAMENTO 2014: la via ferrata è stata definitivamente chiusa e rimossa!

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