Via Ferrata Tordini - Galligani

FOCE SIGGIOLI 1390 M.

TordiniLa ferrata Tordini-Galligani percorre una lunga cresta rocciosa all'ombra (si fa per dire...visto che è tutta al sole eh eh) dell'imponente parete nord del Pizzo d' Uccello (1718 m.). Punto di partenza di questo spettacolare itinerario è l'abitato di Ugliancaldo (720 m.) raggiungibile da Aulla seguendo le indicazioni per la Garfagnana. Giunti al piccolo borghetto si parcheggia in prossimita' della strada sterrata che porta alle Cave di Cantonaccio (ci sarebbe anche il divieto di accesso....ma se ve ne fregate potete continuare in auto fino alla sbarra, risparmiando 3 km a piedi). Inizialmente si segue la carrabile che si inoltra nella zona delle cave, fino a trovare un evidente indicazione "Ferrata" (che in realta' non è molto chiara, non si capisce se indichi il sentiero Zaccagna o la Tordini-Galligani). Si prosegue superando dopo qualche tornante, la Casa dei Vecchi Macchinari (868 m.) incontrando finalmente l'indicazione "Ferrata Tordini-Galligani"; ci si inoltra nel bosco continuando a salire, si supera una zona di facili fasce rocciose levigate (attenzione se bagnate) e si giunge all'attacco della via (1000 m. circa 1.30 da Ugliancaldo). Si comincia superando il primo risalto di placche appoggiate di ottima roccia, con qualche breve e facile passo in aderenza, sino a giungere, dopo una serie di brevi risalti arrampicabili senza toccare il cavo (come gran parte della via), in un ampio piano inclinato ricco di alberelli e cespugli. Qui la via si porta sul filo della cresta rocciosa seguendola fedelmente tranne qualche breve digressione per superare piccoli strapiombetti. La pendenza è costante anche se mai troppo verticale; la roccia continua ad essere buona e appigliata, garantendo un'arrampicata divertente e senza troppi patemi. Tratto chiave (sempre comunque di modesta difficolta') è il cosidetto "Naso", dove si deve aggirare un roccione sporgente, risalendo prima un tratto di 3 m. verticale ma con ottimi appoggi (scavati). Si prosegue con un altro tratto verticale che ci immette sul "Belvedere" dal quale inizia il tratto di cresta piu affilato (ma con minor pendenza) che ci porta all'uscita della ferrata, alla Foce Siggioli (1390 m. 2h15 dall'attacco). Splendido il panorama sulla nord del Pizzo d'Uccello e sulla Val Serenaia e le sue principali vette. Il ritorno avviene seguendo le indicazioni per il Poggio Baldozzana, lungo l'affilata e aerea Cresta di Capradossa (1468 m. non attrezzata); non ci sono difficolta' tecniche ma sicuramente puo' mettere in ansia i non esperti (vero Cialda?...eh eh). Dopo circa 1h si giunge al Poggio Baldozzana (1338 m.); si continua a scendere su ripidi prati (attenzione a non perdere la traccia) sino ad incontrare l'indicazione per il segnavia 192 che gira decisamente a sinistra e inoltrandosi nel bosco, riporta alla sbarra, sulla marmifera iniziale delle Cave di Cantonaccio (1h30 circa dalla Foce Siggioli). In alternativa, per chi come noi ha lasciato la macchina ad Ugliancaldo, si prosegue sul sentiero 181 giungendo in paese in circa 2h15 dall'uscita della ferrata. Ferrata tutto sommato facile che garantisce, lungo tutto la salita, un panorama splendido sulla famosa Nord del Pizzo d'Uccello. Maggior attenzione richiede forse, il tratto sull'esposta cresta della Costiera di Capradossa che potrebbe intimorire qualcuno. Volendo è possibile, giunti a Foce Siggioli proseguire in direzione di Foce di Giovo e salire in vetta al Pizzo d'Uccello lungo la normale. Ulteriore alternativa è rappresentata dai sentieri Piotti e Zaccagna, che consentono di combinare tre percorsi attrezzati effettuando il periplo del Pizzo d'Uccello.

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