Via Ferrata Oskar Schuster

SASSOPIATTO 2964 M.

Prova1Il cosidetto Sentiero Oskar Schuster consente di conquistare la vetta del Sassopiatto seguendo l'itinerario dei primi salitori (O. Schuster e H. Lorenz nel 1895). La definizione di "sentiero", giustificata fino a qualche anno fa per la scarsita' di tratti attrezzati, oggi non è piu' corretta: infatti quest'anno (2013) sono tornato a fare questa splendida salita e le variazioni sono molte. Diciamo che adesso puo' essere chiamata a pieno titolo Via Ferrata e non perchè la difficolta' sia aumentata, ma bensi' perchè nella parte centrale il percorso, oltre che differente, è completamente attrezzato. Partenza dal rifugio Demetz (2681 m.) incastonato nella Forcella del Sassolungo e comodamente raggiungibile grazie alla cabinovia che parte nei pressi del rifgugio Passo Sella. Dalla Forcella (luogo notoriamente freddo!!) si scende lungo il 525, in ripide serpentine, attraverso la selvaggia Conca del Sassolungo, circondati dalle maestose bastionate di Cima Sassolungo e Punta D'Antersass. Giunti al rifugio Vicenza (2253 m.) troviamo le indicazioni per la via ferrata e cominciamo una faticosa risalita, in un ambiente spettacolare (la Conca del Sassopiatto), che ci portera' all'attacco della via. L'attacco è rimasto identico rispetto al tracciato originale, presenta un primo tratto su roccette divertenti ma che richiedono attenzione in quanto non attrezzate. Adesso pero' non si traversa piu' fino alla bella forcella panoramica, ma le corde guidano piu' dirette (ma sempre con difficolta' contenuta) sino ad incrociare il vecchio percorso proprio in corrispondenza della paretina di 20 m. (tratto un poco piu' impegnativo comune al vecchio tracciato). Poco prima si deve superare un tratto ripido attrezzato con gradini metallici e scaletta. Usciti dall'ultima corda prosegue il tracciato originale con una serie di roccette che sbucano poco sotto la croce di vetta (2964 m.), risalendo un lungo canalone. Confesso che tutte queste corde hanno un po tolto del fascino dell'itinerario originale; resta comunque altamente panoramico e di grande soddisfazione. Dalla vetta, si segue il sentiero della normale che con ampie serpentine scende lungo il versante "piatto", e che porta al rifugio Sassopiatto (2301 m.), dove fanno lo Strudel piu' buono delle Dolomiti (anche se i gestori parlano italiano come io parlo l'aramaico!!!). Da questo rifugio si imbocca il sentiero panoramico Alta Via F. August (segnavia 4) che con vari saliscendi, mai eccessivamente faticosi, porta al rifugio Pertini prima, e al passo Sella (2213 m.) poi, chiudendo cosi' l'anello. Il tutto richiede circa 6h30-7h; è' un giro abbastanza faticoso, specialmente la salita iniziale per giungere all'attacco. La ferrata, non presenta difficolta' particolari, ma i facili tratti privi di attrezzature richiedono comunque passo fermo. Adesso quindi posso mettere un po di foto, dato che le vecchie diapositive erano ormai sparite nel buco nero della cantina!!!

Gallery O. Schuster