Via Ferrata Giovanni Lipella

TOFANA DI ROZES 3225 M.

Prova1La ferrata Lipella è un grande classico che non puo mancare nel curriculum di ogni appassionato! Il che significa che ci si puo' scordare un itinerario solitario, specialmente se, come abbiamo fatto noi, la percorrete in agosto! Direi che questa è l'unica pecca di un itinerario strepitoso! Si parte dal Rifugio Dibona (2053 m.) comodamente raggiungibile in auto, superato il Passo Falzarego (direzione Cortina). Una stradina dissestata porta all'ampio e affollato parcheggio del rifugio. Si sale inizialmente tra mughi sino ad incrociare il sentiero che porta al rifugio Giussani. Dopo pochi tornanti troviamo il bivio per il segnavia 442 che costeggia l'imponente paretona della Tofana. In 1h30 arriviamo ad un secondo bivio, per la galleria di mina del Castelletto (2480 m.). Qui si indossa l'imbrago e si salgono alcune scalette metalliche che conducono al suggestivo ingresso della galleria. Lunga circa 500 m., la galleria va percorsa con la frontale accesa, perchè è veramente buio. Scale metalliche e cavo guidano la salita e portano all'uscita a quota 2630 m. Si esce su una cengia rocciosa, per poi scendere un breve balzo di roccia ed incrociare il sentiero normale, nei pressi della Forcella di Rozes. Si segue le indicazioni traversando un ghiaione in leggera discesa, giungendo in breve al vero attacco della ferrata. La via alterna tratti di salita verticale a lunghe traversate su cenge, spesso in leggera discesa. I tratti verticali sono piacevoli e mai troppo difficili, con roccia ottima e molti appigli che permettono di non tirare con il cavo. I tratti di cengia invece consentono di riprendere fiato e di ammirare il panorama! Un solo passaggio, poco dopo l'attacco risulta leggermente piu' difficile, con una staffa posizionata un po troppo in alto per chi è di bassa statura. Si raggiunge la sella delle Tre Dita (1h45), quota 2700 m. ; qui si puo' scegliere di abbandonare la ferrata e scendere in 30 min. al vicino rifugio Giussani. Continuando invece la salita alla vetta, si segue verso destra la cengia ghiaiosa sino ad incontrare le corde che guidano su in verticale. Questa seconda parte, sebbene piu' breve, è di difficolta' maggiore. Almeno 3 salti verticali richiedono impegno (crescente!) e anche l'esposizione aumenta. L'ultima paretina che immette sulla sella dell'anticima (3030 m.), presenta almeno un paio di metri su roccia levigata e percorsa da un rigagnolo d'acqua che non facilita l'aderenza! Dalla fine delle attrezzature, in circa 30 min. di sentiero si conquista la croce di vetta. La discesa avviene dal versante del rifugio Giussani, lungo la normale, decisamente un sentiero da percorrere con cautela (tratti di I e terreno franoso - ometti e segni blu). In 1h30 si giunge al rifugio a 2561 metri, situato nella Forcella Fontananegra, incastonato tra la Tofana di Mezzo e quella di Rozes. Da qui in circa 1h si torna al Dibona, chiudendo cosi l'anello

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