Castello di Moschesin (Via Normale)

CASTELLO DI MOSCHESIN 2499 M.

Moschesin Salita divertente e di grande soddisfazione al Castello di Moschesin lungo la sua via normale abbastanza faticosa e con tratti delicati. Punto di partenza dell'itinerario è l'ultimo tornante della SP347 prima della Malga Caleda Vecchia (1500 m.): lo raggiungiamo dalla Val di Fassa valicando il Passo San Pellegrino (SP346) e proseguendo fino ad Agordo dove risaliamo la tortuosa SP347 diretta al Passo Duran: parcheggiamo presso uno spiazzo a bordo strada, all'altezza del tornante (panche e tavolino in legno e pannello informativo). Ci incamminiamo sul CAI 543 (AV1) incontrando subito un bivio: a sx il CAI 524 prosegue diretto a Forcella Porta mentre noi teniamo il CAI 543. Entriamo nel bosco e raggiungiamo Forcella Dagarei (1620 m.) per poi continuare, con qualche sali-scendi, in direzione sud-est. Il CAI 543 prosegue aggirando verso sud le imponenti pareti del Tamer, alternando tratti su ghiaione ad attraversamenti di spalle boschive, prevalentemente in piano. Raggiungiamo un bivio (1650 m.): il CAI 543 prosegue diretto al Rifugio Pramperet mentre noi seguiamo l'indicazione per Forcella Larga (2184 m.), ampio valico posto tra la Cima de le Forzelete e Cima di Forcella Stretta. Per raggiungerla dobbiamo risalire un evidente e ripido canalone roccioso. Guidati da qualche bollo e numerosi ometti (piu' tracce nella parte bassa) iniziamo l'avvicinamento al canale; a circa meta' salita attraversiamo una fascia di mughi oltre la quale la pendenza inizia ad aumentare sensibilmente. Da una ripida spalla di erbe e ghiaie ci spostiamo a sx fino all'imbocco del canale. La traccia lo risale rimanendo vicina alla rocce del lato dx; si avanza con fatica su terreno in parte instabile ma devo dire che, rispetto a quanto avevo letto in altre relazioni, la progressione è risultata meno problematica del previsto (rimanendo in zona ho trovato peggiore il ghiaione di risalita alla Forcella La Porta dove inizia la normale al Tamer). Dalla forcella seguiamo l'evidente traccia sulla dx (qualche bollo rosso ed ometti) che traversa in salita su ghiaie fino ad aggirare uno spigolo, ai piedi delle pareti di Cima di Forcella Stretta, per poi calare lungo una cengetta rocciosa leggermente esposta fino a Forcella Stretta (2235 m.): da qui parte la vera e proprio via normale al Castello di Moschesin. Iniziamo risalendo il pendio di ghiaie sopra la forcella (traccia sempre chiara e guidata da bolli ed ometti) fino a raggiungere una prima fascia rocciosa, nei pressi di una nicchia nerastra: la superiamo seguendo (freccia rossa) un facile e poco esposto rampa-camino sulla sx (I). Adesso la salita si fa piu' selvaggia; si prosegue su pendii di ghiaie, cengette ed una bella crestina fino a valicare uno spigolo oltre il quale si aprono due possibilita': seguire (ometti) una cengetta orizzontale che si sviluppa alla base di alcuni pilastrini, piuttosto esposta e che trasuda instabilita' oppure, seguendo i bolli rossi, calare lungo un canalino di ghiaie (anche questo instabile) fino a contornare la parete e risalire per altro canalino al di la' della cengetta. Continuiamo seguendo i bolli e muovendoci fino ai piedi di una seconda fascia rocciosa: la vinciamo arrampicando un bel camino, piu' impegnativo e verticale del precedente ed un poco esposto (I+) ma con roccia ottima. Siamo ormai prossimi alla vetta: avanziamo ancora tra ghiaie ripide e grossi massi fino a giungere nel punto piu' alto (ometto). Il ritorno avviene lungo lo stesso itinerario.

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