Alpe di Succiso dalla Cresta N (Anello da Succiso Nuovo)

ALPE DI SUCCISO 2017 M.

SuccisoCrestaNTorno a distanza di un anno sull'Alpe di Succiso, stavolta esplorando il versante Emiliano. Partenza da Succiso Nuovo (980 m., RE), piccolo borgo a pochi km dal Passo del Lagastrello. Parcheggiamo l'auto nella parte alta del paese, vicino alla chiesa. A fianco di questa si trovano i segnavia CAI che guidano lungo uno stradello forestale. Subito incontriamo un bivio: teniamo la dx (lo stradello a sx sara' la nostra via di ritorno) sul CAI 657; entriamo nel bosco, in moderata salita sino a trovare un secondo bivio: prendiamo il 653A in direzione del Bivacco Ghiaccioni. Continuiamo ancora nel bosco, superiamo un ponticello sul Rio Pascolo, fino ad incontrare un terzo bivio: a sx parte il 673 o Sentiero Barbarossa mentre continuando dritto, dopo un breve guado del torrente Liocca, giungiamo al bivacco posto in una bella radura. Torniamo al bivio precedente e stavolta seguiamo il 673 o Sentiero Barbarossa. La traccia esce presto dal bosco per traversare a sx, superando alcune pietraie ed invasi; dobbiamo attraversare il canale ovest dell’Alpe di Succiso: guardando in alto a sinistra, si nota un segnavia su un masso e, poco più in alto, un’evidente cengia/rampa, obliqua da destra a sinistra, che dovremo raggiungere e percorrere. I segnavia sono presenti anche se la traccia è vaga; attraversiamo l'ultimo invaso e con un ultimo strappo siamo all'imbocco della cengia. La traccia è labile ma sempre presente; in alcuni punti la cengia si stringe ma direi mai in maniera patemica. La cengia si esaurisce incontrando la costola NW dell'Alpe di Succiso; da qui il 673 continua traversando senza apprezzabili perdite di dislivello, sino a raggiungere la cresta N. Unico tratto che merita un po di attenzione è rappresentato dall'attraversamento di un canale roccioso (passaggio comunque facile e non esposto), specialmente se ingombro di neve. Raggiunta la cresta N, il 673 continuerebbe calando in direzione del Rifugio Rio Pascolo; noi abbandoniamo il 673 e iniziamo la risalita della cresta N inizialmente senza traccia, su ripido crinale erboso. Poco sopra, aggirando a dx la vicina quota 1685 m. del Monte Ramiseto seguiamo una evidente traccia; insistiamo in direzione della cupola rocciosa detta il Torrione (1804 m.). Superiamo una sella dalla quale parte una traccia, sulla sx, proveniente dal vallone del Rio Pascolo, e ci inerpichiamo sul lato sx del Torrione (ometti) sino alla base della fascia di rocce sotto la vetta. La traccia indica il punto debole dove attraversarla (facile) e pervenire cosi ad un breve tratto di cresta rocciosa leggermente esposta. Superato questo tratto il crinale si allarga nuovamente e la salita fino alla vetta dell'Alpe di Succiso prosegue senza alcuna difficolta' (traccia comunque discontinua). Dalla panoramica vetta seguiamo adesso il crinale in direzione del Monte Casarola (segnavia 667); giunti alla Sella del Casarola (1945 m.) svoltiamo a sx (CAI 675), scendendo lungo il Vallone del Rio Pascolo, arrivando cosi' al Rifugio Rio Pascolo (1558 m, non gestito, aperto solo il ricovero invernale). Imbocchiamo infine il 665, entrando nuovamente nel bosco; presto il sentiero diventa uno stradello forestale che ci riporta a Succiso Nuovo, sbucando proprio nei pressi della chiesa. Il sentiero Barbarossa viene indicato come "pericoloso ed esposto": sebbene richieda un minimo di attenzione e vada evitato in caso di forti piogge o neve residua, non presenta, secondo me, particolari difficolta' quali potrebbero sembrare dalle indicazioni in loco. L'ambiente tipicamente appenninico è molto suggestivo, compresa la discesa del Vallone del Rio Pascolo.

 

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