Monte Corchia dal Canale del Pirosetto (Invernale)

MONTE CORCHIA 1678 M.

PirosettoInv Salita invernale al Corchia per il Canale del Pirosetto e discesa dalla normale; un giro di grande soddisfazione disturbato dal forte vento gelido in vetta e dalla nebbia (nella prima parte) che hanno reso l'itinerario nel complesso di discreto impegno. Partenza dal Passo Croce (1147 m.), che raggiungiamo in auto percorrendo l'A12 e prendendo l'uscita Versilia; di qui seguiamo le indicazioni per Seravezza (LU) prima e Levigliani (LU) poi, percorrendo la SP9. Lasciamo la provinciale superato Levigliani, poco prima dell'ingresso in galleria, svoltando a dx (via Fonda) e salendo con vari tornanti sino al Passo Croce. Lasciamo le auto prima del terzultimo tornante (strada ghiacciata) e ci incamminiamo seguendo l'asfalto diretti al passo; al penultimo tornante decidiamo di tagliare per il ripido pendio sulla dx sbucando nei pressi della marginetta (1150 m.). Proseguiamo su sentiero non segnato che parte dietro la marginetta e che segue inizialmente il crinale. La traccia percorre una via piu' diretta rispetto alla marmifera ed anche in questo caso piu' sicura (marmifera ghiacciata). Incrociamo la marmifera nei pressi di un tornante a sx, in prossimita' di uno slargo con blocchi di marmo accatastati (La Foce - 1300 m.): qui mettiamo i ramponi. Proseguiamo ancora brevemente sulla marmifera per poi scartare sulla sx ed iniziare la salita alla volta del Canale del Pirosetto; La neve copre i pochi segni blu scoloriti ma il fatto di aver percorso piu' volte l'itinerario ci facilita molto l'orientamento. Risaliamo il pendio innevato, un po' piu' ripido nella parte finale,  per poi puntare sulla dx alla base dei Torrioni del Corchia. La traccia traversa orizzontalmente verso dx, su una cengia in leggera esposizione, che in presenza di ghiaccio puo' essere delicata (noi non ne abbiamo trovato) portandosi ai piedi del canalino (il Pirosetto) tra la III° e IV° guglia. Entriamo nello stretto canale dove la pendenza aumenta e la picca aiuta. Usciti dal tratto piu' angusto il canale si allarga e si mantiene ancora in buona pendenza per poi abbattersi e terminare ad una sella. Adesso proseguiamo sulla sx (anche qui i segni blu rimangono sotto la neve) affrontando un tratto ripido e con ghiaccio, completando cosi' l'aggiramento del  III° torrione. Qui veniamo raggiunti da una nebbia fitta che come gia' detto non ci ha creato problemi soltanto perchè avevamo percorso piu' volte l'itinerario. Tocchiamo una seconda sella, potenzialmente panoramica, e affrontiamo un ultimo tratto di cresta rocciosa, un poco esposta, terminata la quale siamo sulla cima Ovest del Corchia (1632 m.). Adesso seguiamo la cresta puntando alla cima principale sferzati da raffiche di vento piuttosto forti; superiamo una quota secondaria e caliamo ad una sella, nei pressi della Cava dei Tavolini (da qui è possibile scendere sulla dx alla sottostante marmifera). Avanziamo sulla cresta con alla nostra dx una rete di sicurezza che ci separa dall'imminente taglio di cava e risaliamo il pendio finale fino alla panoramica (non nel nostro caso..eh eh) vetta principale. Iniziamo la discesa lungo la normale sul crinale SW, affrontando inizialmente un bel tratto di cresta pianeggiante per poi iniziare a calare con piu' decisione. Superati i resti del Bivacco Lusa Lanzoni (1640 m.) il meteo migliora e finalmente la nebbia si dirada, regalandoci splendidi panorami. La normale, benchè facile, richiede comunque l'utilizzo dei ramponi e anche la picca, specialmente in discesa, si rivelera' utile. Superiamo un breve tratto di cresta rocciosa un poco esposta ed una successiva discesa su ripide roccette oltre le quali le difficolta' si abbassano. Nella parte finale lasciamo la traccia battuta tagliando direttamente sul pendio sulla sx in direzione del Rifugio del Freo (1196 m.). Dopo una meritata pausa the' caldo ripartiamo seguendo il CAI 129 che attraversando la zona del Retrocorchia ci riportera' al Passo Croce. La traccia si sviluppa prevalentemente nel bosco, su neve ben battuta; risaliamo fino a scollinare quota 1326 m. oltre la quale incontriamo un bivio: teniamo la sx, continuando a salire sul CAI 129. Dopo l'ultima breve controsalita proseguiamo prevalentemente pianeggiando transitando sotto le cave del Retrocorchia, poco sotto la strada di cava. Incontriamo un altro bivio sulla sx, che ignoriamo (si raggiungerebbe la strada di cava) per poi confluire definitivamente sullo stradello di cava, poco prima di raggiungere il Passo di Fociomboli (1293 m.). Proseguiamo a sx sulla marmifera (sempre CAI 129) fino ad un bivio, nei pressi di un tornante con marginetta: lasciamo il CAI 129 che scende sulla dx e continuiamo sulla marmifera fino a giungere al Passo Croce. Da qui, su stradello asfaltato, scendiamo tre tornanti fino a tornare alle auto. 

NOTE: 

  • E' scontato ma vale la pena ribadirlo: in condizioni invernali le difficolta' possono variare sensibilmente a seconda delle condizioni neve-ghiaccio che si incontrano.

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