Monte Focoletta dalla Cresta dei Campaniletti e Cresta dell'Orbaco

MONTE FOCOLETTA 1678 M.

FocolettaItinerario selvaggio con qualche tratto delicato ed esposto con il quale risaliremo la cresta SO (detta dei Campaniletti) del poco frequentato Monte Focoletta combinando la salita con la cresta dell'Orbaco (alternativa piu' lunga alla percorrenza della via Vandelli fino alla Finestra Vandelli). Partiamo dal piccolo borgo di Resceto (482 m. - MS), che raggiungiamo in auto percorrendo l'A12 fino a Massa e seguendo le indicazioni per Canevare - Forno - Resceto, percorrendo fino a destinazione via Bassa Tambura. Parcheggiamo nella piccola piazzetta alla fine del paese (o lungo la strada dove possibile) e ci incamminiamo lungo il viottolo Ridotti che scende nel canale dei Vernacchi da dove parte il CAI 165. Ignoriamo i segnavia bianco rossi e deviamo a sx su una traccia che si addentra nel Canale di Resceto; dopo pochi metri traversiamo il greto roccioso e continuiamo ad avanzare sul lato dx incontrando una prima traccia ripida ed inerbita (vecchia lizza) che risale le balze alla nostra dx e poco dopo un'altra, piu' marcata e di minore pendenza che consente ugualmente di uscire dal solco. Noi abbiamo seguito questa seconda traccia ma sarebbe stato piu' opportuno seguire la prima. Transitiamo sotto i resti di una piccola cava (la prima traccia vi giunge direttamente) e superato un primo ghiaione risaliamo a vista il pendio alla nostra dx fino a ritrovare la chiara traccia che sale dalla cava. Adesso assecondiamo la nuova traccia sulla sx e traversiamo alti un secondo ghiaione per poi salire ripidi fino alla Grotta del Baccile (670 m. - targhetta rossa). Qui la traccia termina e proseguiamo liberamente raggiungendo il crinale poco sopra un caratteristico grosso masso detto Cappello del Baccile. Continuiamo sul crinalino diretti ai piedi della bella parete del Poggio delle Freddane per poi scartare a dx e traversare al meglio fino ad immetterci nel valloncello del Baccile. Iniziamo la faticosa risalita del valloncello tenendoci sul lato sx; nella parte finale il valloncello si divide in due canali: quello di dx conduce alla Foce del Baccile mentre noi seguiamo quello di sx (non è detto sia stata la scelta migliore). Il terreno adesso è piuttosto ripido ed instabile e nel possibile scegliamo le rocce sulla dx (qualche passo di I); la parte finale invece è caratterizzata da arbusti e rami spezzati che ostacolano talvolta la progressione. Raggiungiamo cosi' il crinale nei pressi di una selletta rocciosa: alla nostra sx è possibile risalire brevemente (ma in esposizione) i pochi metri che ci separano dalla vetta del Poggio delle Freddane (795 m.). Proseguendo dobbiamo invece seguire la crestina rocciosa sulla dx, facile ma esposta, fino a raggiungere la Foce del Baccile (790 m.) dalla quale una evidente traccia si stacca sulla sx ed entra nel bosco. Arriviamo ad un bivio con ometto e scartiamo su una traccia a dx che sale sul crinale in prossimita' della Foce dell'Orbaco dalla quale, senza difficolta', raggiungiamo il Poggio dell'Orbaco (873 m.). Torniamo indietro fino al bivio con ometto: poco oltre la traccia sparisce e quindi risaliamo al meglio fino a riprendere il filo oltre lo spuntone roccioso sopra la Foce dell'Orbaco (che probabilmente posteva essere salito). Adesso continueremo sempre sul filo roccioso e divertente (esposto solo sul lato dx) senza passaggi obbligati; incontriamo sulla dx un terrazzino roccioso che era sede di un traliccio di teleferica oltre il quale affrontiamo l'ultimo tratto fino a scorgere il muro di sostegno della via Vandelli che raggiungiamo in localita' i Focetti (1190 m.). Seguiamo adesso la via Vandelli (CAI 35) fino a giungere la Finestra Vandelli (1420 m.); alla dx dell'intaglio abbiamo quota 1459 m. mentre a sx un erto risalto roccioso segna l'inizio della cresta dei Campaniletti. La attacchiamo lungo una cengetta rocciosa che dalla base taglia verso sx per poi risalire le rocce esposte (II) alla sx di un ripido canalino di paleo. Su terreno piu' agevole traversiamo alla sx della cuspide rocciosa terminale di questo primo risalto di cresta e proseguiamo senza particolari difficolta' fino ad arrivare alla base di un erto canalino di paleo e rocce tra due pinnacoli rocciosi. Salito con attenzione il canale, caliamo ad una selletta per poi riprendere l'ascesa sul filo tra paleo e qualche roccetta (I) fino ad un ulteriore risalto di cresta non salibile direttamente: lo si aggira sulla sx per poi riprendere il filo. Arriviamo cosi' al punto piu' impegnativo della cresta, un ultimo risalto roccioso piuttosto esposto (alla cui base si trovano i resti un bunker); sulla dx si nota una facile cengia che consentiorebbe di giungere senza difficolta' sul crinale tra il monte Focoletta e la Focetta dell'Acqua Fredda (senza pero' salire in vetta) mentre sulla sx una evidente cengetta erbosa invita ad un aggiramento dell'ostacolo. Noi abbiamo preferito salire direttamente il risalto (II), aereo ma su roccia abbastanza buona. Al culmine del risalto, caliamo ad una selletta poco sotto la cima e per facili roccetta arriviamo in vetta. Scendiamo seguendo a sx la breve cresta S, inizialmente sul filo piuttosto aereo ma facile (I) e poi calando a sx sul versante di Arnetola lungo una rampa-canale detritica. Arrivati sul crinale seguiamo sulla dx fino a congiungerci con la traccia segnata proveniente dal Passo Tambura. Superato un tratto attrezzato un po' esposto giungiamo cosi' alla Focetta dell'Acqua Fredda (1584 m.). Adesso scartiamo sulla dx lungo il CAI 165 fino al sottostante rudere delle Cave Gruzze per poi proseguire sulla dx (CAI 164) affrontando un traverso attrezzato esposto oltre il quale la traccia ci deposita rapidamente e senza piu' difficolta' al rifugio Nello Conti (1407 m.). Dopo meritata pausa riprendiamo la discesa continuando sul  il CAI 164 che cala ripido sotto il rifugio, sino a traversare il Fosso del Canalone (qui si trova il bivio per salire alla Casa della Selvarella), oltre il quale la traccia alternando tratti di lizza e sentiero di cavatori, fiancheggia il canale, sino a confluire nel Canale della Neve, all'altezza di una sorgente d'acqua. Adesso non resta che scendere sul CAI 165, che si snoda lungo tale canale e che a sua volta , piu' in basso, confluisce nel Canale dei Vernacchi, sino a tornare a Resceto, chiudendo cosi' l'anello. 

NOTA: 

  • Come gia' detto si puo' evitare di percorrere la cresta dell'Orbaco salendo alla Finestra Vandelli direttamente dalla Via Vandelli.

Gallery Monte Focoletta per la Cresta dei Campaniletti - Cresta dell'Orbaco