Balzo Rosso e Schiena dell'Asino (Anello da Vico Pancellorum)

BALZO ROSSO 1056 M.

BalzoRossoItinerario ad anello in una zona selvaggia e poco battuta, che raggiunge la vetta del Balzo Rosso, una cima a prima vista modesta, ma che invece si rivela di soddisfazione e molto panoramica a dispetto della quota piuttosto bassa. Partenza da Vico Pancellorum, in localita' Vico alto (656 m.), raggiungibile in auto, proveniendo da Lucca, seguendo la ss12 in direzione del Passo dell'Abetone: superato Bagni di Lucca, dopo circa 11 km, si abbandona la ss12 per seguire le indicazioni per Vico Pancellorum. Parcheggiata l'auto nella piazzetta dove termina la strada asfaltata, ci incamminiamo sullo stradello asfaltato superando la fermata dell'autobus e continuando a scendere sulla sx. Superiamo alcuni recinti, ignoriamo un primo stradello sulla sx e lasciamo lo stradello asfaltato al successivo bivio. Sempre in discesa, fiancheggiamo un ultimo recinto e ci dirigiamo in localita' le Grotte. La traccia, benche' non segnata si mantiene ampia. Ignoriamo una traccia che si stacca sulla dx in discesa (sentiero della Vaccherina) e continuiamo in piano arrivando ai ruderi addossati alla bella parete rocciosa in localita' Le Grotte. Superati i ruderi lo stradello comincia a salire ; si ignorano varie tracce secondarie fino a giungere al guado del rio Capriana. Traversiamo il rio combattendo con i rovi, e riprendiamo a salire. Si incrociano varie tracce secondarie che dobbiamo ignorare. Giungiamo infine a valicare la cresta sud del Balzo Rosso (615 m.). Adesso attacchiamo la cresta, seguendo una poco marcata traccia che mantiene il filo inizialmente boscoso ed infrascato. Presto la cresta diventa piu' rocciosa e superiamo alcuni facili saltini rocciosi. Dopo essere rientrati brevemente tra gli alberi sbuchiamo all'aperto. Siamo sulla Schiena dell'Asino (802 m.), un tratto di cresta roccioso e spettacolare, abbastanza aereo ma facile. Superato il punto piu' alto, la cresta scende in direzione di una sella, detta Valico a Seri (757 m.) che divide la Schiena dell'Asino dal Balzo Rosso. In questo ultimo tratto c'è da prestare attenzione, in quanto la discesa è su terreno ripido ed infido, ma non difficile. Dal Valico a Seri si nota subito una traccia accompagnata da recenti bolli rossi, che ci guidera' sulla vetta del Balzo Rosso. La traccia si dirige dopo poco decisamente a dx, transitando tra due grandi massi e raggiungendo il filo di un costone roccioso. I bolli rossi guidano ora a sx lungo facili roccette. Adesso traversiamo nuovamente verso dx, ai piedi delle pareti stratificate sommitali del Balzo Rosso, su ghiaie ripide in direzione di un evidente leccio isolato. Qui giunti siamo sull'aperta cresta est che seguiamo senza difficolta' fino in vetta (scritta rossa Balzo R. sul tronco di un albero). Bellissimo panorama sul Balzo Nero e sul Balzo della Colonnetta. Scendiamo seguendo ancora recenti bolli rossi, senza traccia evidente in direzione di Piano al Forno (cippo di confine, 991 m.). I bolli rossi continuano e guidano alla sx del cippo; nel primo tratto la traccia è assente, poi piu' avanti diventa buona. Traversa verso sx nel bosco per poi calare con vari tornanti, superando sulla vicina parete di dx la Grotta del Porcile (antico ricovero di pastori) e giungendo sul fondo fiancheggiando nuovamente il rio Capriana alla confluenza con il roccioso Fosso delle Diegore, in ambiente molto suggestivo, tra erte pareti rocciose. Traversiamo il rio, sempre seguendo i bolli rossi. Continuiamo verso sx, traversando una rave (e altre successive) e proseguendo su traccia sempre piu' vaga (i bolli rossi cessano). Un buon riferimento possono essere i cartellibandita di caccia”. Dopo una prima parte piu ripida e confusa la traccia diventa buona ed evidente. Si incrocia il bivio per la Via degli Scappi e successivamente per la Croce di Castello, fino a giungere nella piazzetta di Vico Alto dove avevamo parcheggiato l'auto. Itinerario interamente su sentieri non segnalati, che richiede sicuramente l'uso del gps o una buona conoscenza della zona. Pur non presentando particolari difficolta' tecniche, non mancano tratti esposti (sulla Schiena dell'Asino) e su terreno delicato.

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