Via Ferrata "Les Cordes"

RIFUGIO GARDENACCIA 2050 M.

LesCordesPercorriamo la nuova e breve via ferrata "Les Cordes" (2019) per poi continuare con un appagante giro ad anello toccando una cima senza nome (ma quotata). Partiamo dal paese di La Villa in Val Badia (BZ) che raggiungiamo dalla Val di Fassa perccorrendo la SS48 e valicando il Passo Sella (SS242) ed il Passo Gardena (SS243) fino a scendere a Corvara (BZ): qui procediamo seguendo la SS244 e giungendo a destinazione. Parcheggiamo in via Ninz nei pressi della stazione di partenza della seggiovia Gardenaccia (ebbene si...oggi siamo sfaticati!). Saliamo con l'impianto e arrivati alla stazione di arrivo notiamo subito sulla sx le indicazioni per l'attacco (statua in legno e grande scritta in rosso "Via Ferrata Les Cordes"). Ci incamminiamo sul sentiero pianeggiante fino a raggiungere l'attacco della via, alla base di una verticale parete dove iniziano le corde; qui troviamo anche una struttura in legno con alcuni caschi gialli per la sicurezza di chi decide di continuare sul sentiero (erano gia' spariti tutti!). L'attacco puo' impressionare in quanto la parete appare piuttosto verticale; dopo un breve tratto diagonale verso sx le corde salgono dritte superando un corto caminetto dove bisogna tirarsi su di braccia, al quale seguono due placche ed un altro caminetto che richiedono ancora un po' di forza (presenti alcune appoggi taccati sulla roccia). Il tratto piu' ostico della via è superato; proseguendo incontriamo addirittura una panchina in legno con tanto di postazione per selfie (ottima per i ferraristi influencer!). Successivamente superiamo una balza povera di appigli oltre la quale affrontiamo un' alternanza di tratti di normale sentiero e facili rocce. Dopo un tratto orizzontale di sentiero affrontiamo l'ultima (modesta) difficolta': saliamo una rampa a sx esposta ed un corto pilastrino che indica la fine della via. Da qui proseguiamo sulla sx lungo una comoda traccia che in breve ci conduce al Rifugo Gardenaccia. Qui giunti decidiamo di proseguire e superato il rifugio ci incamminiamo lungo il CAI 5; passiamo nei pressi di una baita e dopo una breve risalita incontriamo un bivio: ci manteniamo sul CAI 5 mentre il CAI 11 (sulla dx) è il sentiero dal quale ritorneremo. La traccia prosegue avvicinandosi ad un bastionata rocciosa per poi svoltare a dx e risalire alcune roccette sino a sbucare in un bell'anfiteratro roccioso. Ne percorriamo un breve tratto per poi deviare a sx e risalire un ripido canalino fino ad una forcellina che consente di valicare la bastionata rocciosa avvicinata in precedenza dal basso. Proseguiamo (sempre CAI 5A) in leggera discesa per poi riprendere a salire, addossati alla verticali pareti della Para da Giai; incontriamo un breve e facile tratto attrezzato per traversare un canalino e continuiamo rimanendo alti sulla sottostante Val Juel. Siamo ormai in vista della Forcella del Sassongher ma decidiamo di non raggiungerla (la vetta del Sassongher l'abbiamo gia visitata qui) e continuiamo sul CAI 5 (indicazioni "Rif. Puez") iniziando a risalire con fatica un ampio canale sulla dx che nella parte alta si restringe. Oltre la strozzatura la pendenza diminuisce e traversando per prati arriviamo ad una sella: qui scartiamo a dx (vaghe tracce) e a vista raggiungiamo, tra rocce ed erba la sommita' di una cima senza nome (due grandi ometti in vetta - 2635 m.) che ci regala un grandioso panorama. Tornati alla sella insistiamo sul CAI 5 incontrando presto un bivio: il CAI 5 prosegue a sx diretto al Rifugio Puez mentre noi seguiamo la traccia a dx che risale diagonalmente sino a giungere alla Passo della Gardenaccia (2548 m.). Qui imbocchiamo il CAI 15 sulla dx e iniziamo a calare in bellissimo ambiente roccioso; con un traverso su prati verso sx arriviamo ad incrociare, nei pressi di un canale di rocce e ghiaie, il CAI 11. Continuiamo la discesa (CAI 11) sulla dx fino ad intercettare il CAI 5, al bivio gia' incontrato all'andata. Adesso raggiungiamo il vicino Rifugio Gardenaccia e continuando sul CAI 5 torniamo alla stazione di arrivo della seggiovia (ebbene si....addirittura biglietto andata e ritorno! Che vergogna!!).

NOTE:

 - se interessa percorrere solo la via ferrata si consideri (utilizzando la seggiovia) un tempo totale di circa 2h per 280 m. di dislivello. A mio modestissimo parere  pero' da molta piu' soddisfazione continuare l'escursione. 

         

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