Bocchette Centrali

BOCCHETTA D'ARMI 2749 M.

Bocchette Finalmente, dopo anni, colmo parzialmente la grave lacuna delle Dolomiti di Brenta, percorrendo uno dei tratti piu' spettacolari della via delle Bocchette. Dalla nostra base a Pinzolo (TN) ci dirigiamo in auto verso Madonna di Campiglio (TN) seguendo la SS239 e superato il grande sotto passo continuiamo sul viale Dolomiti di Brenta, via Pietra Grande e via Monte Spinale: alla rotatoria prendiamo via Vallesinella, superiamo il check point (vedi note) e saliamo fino al parcheggio in localita' Vallesinella. Lasciata l'auto ci incamminiamo superando il Rifugio Vallesinella (1513 m.)  ed incontrando un bivio con le indicazioni CAI: andiamo a dx sul CAI 317 in direzione dei rifugi Brentei ed Alimonta. Oltre un casottino di legno scendiamo e attraversiamo su ponticello di legno il Sarco di Vallesinella per poi iniziare a guadagnare dislivello all'interno del bosco, affrontando vari tratti scalinati, in moderata ma costante salita. Quando usciamo dagli alberi, siamo nei pressi di una radura erbosa panoramica dove sorge il Rifugio Casinei (1825 m.). alla sx di questo troviamo un bivio: proseguiamo sul CAI 318 (il CAI 391 lo percorreremo al ritorno). La traccia adesso si sviluppa tra bassa vegetazione e mughi fino ad un nuovo bivio il localita' Valle del Fridolin (2043 m.): a sx il CAI 328 raggiunge il Rifugio Tuckett mentre noi andiamo a dx, sempre sul CAI 318, in direzione del Rifugio Brentei. Affrontiamo un bel tratto pianeggiante e panoramico, fino ad un caratteristico passaggio all'interno di una strettoia rocciosa. Proseguiamo arrivando in vista del rifugio; in alto sulle pareti alla nostra sx scorgiamo le cenge dove si sviluppa il sentiero attrezzato SOSAT. Poco prima di giungere al rifugio incotnriamo un bivio (2182 m.) dove scartiamo a sx sul CAI 323 (passeremo al rifugio al ritorno). La traccia supera il casottino della teleferica ed inizia ad inerpicarsi lungo il selvaggio vallone detritico del Brentei. raggiungiamo il bivio con a sx la traccia segnata che conduce all'attacco/cocnlusione del Sentiero Attrezzato SOSAT: noi teniamo il CAI 323. Il vallone si restringe e con un ultimo strappo arriviamo in una piccola conca dove i segnavia guidano sulle rocce gradinate a dx, oltre le quali in breve siamo al Rifugio Alimonta (2580 m. - il CAI 396 continua invece lungo il vallone fino all'attacco della via ferrata Detassis). Il rifugio sorge su uno spettacolare pianoro roccioso e regala un panorama unico! Continuiamo la salita sul CAI 323 puntando alla forcella tra Cima d'Armi e la Torre di Brente, detta Bocca d'Armi (2749 m.). Incontriamo un bivio; a sx il CAI 305A prosegue in direzione della Bocchetta del Massodi' (Bocchette Alte) mentre a dx noi insistiamo sul CAI 305C che si sviluppa sul lato sx di quel poco che è rimasto del ghiacciaio della Vedretta degli Sfulmini. Alla Bocca d'Armi indossiamo il kit da ferrata e attacchiamo le prime attrezzature delle Bocchette Centrali (tratto dedicato a Bartolomeo Figari). Risaliamo un torrioncino roccioso appoggiato prima su staffe e poi su scalette metalliche fino a raggiungere una prima cengia che prosegue, aerea ma facile, verso sx aggirando una spigolo e proseguendo, adesso piu' comoda, aggirando il versante SE della Torre Brenta. Affrontiamo qualche facile roccetta e un tratto in discesa con una breve scaletta per poi traversare un progfondo canalone e riprendere a salire su comoda cengia; aggirato uno spigolo incontriamo un tratto decisamente caratteristico e spettacolare (ma facile): affrontiamo una cengia sulla sx, piuttosto stretta e molto esposta, con un tratto a "ferro di cavallo" incassato nella roccia. La cengia che taglia orizzontalmente le pareti della Torre di Brenta, degli Sfulmini ed il Campanile Alto si allarga nuovamente; continuiamo senza difficolta' iniziando a perdere dislivello con impressionante vista sulla leggendaria silhouette della torre rocciosa del Campanile Basso. Sotto le pendici del Campanile Alto i segnavia guidano a sx su ripide roccette in parte non attrezzate (facili) lungo un ripido canalino che ci deposita alla Bocchetta del Campanile Basso (2620 m.) dove il tracciato passa sul versante O (inizia il tratto dedicato a Gottstein e Castelli). Incontriamo subito qualche tratto orizzontale decisamente esposto ma sempre senza difficolta' tecniche, superiamo un facile canalino ascendente fino ad imboccare un'altra cengia che taglia le pareti O della Cima Brenta Alta. La cengia si sviluppa senza particolari difficolta', in taluni punti esposta; incontriamo alcune passerelle di legno che valicano due interruzioni ed una sorta di passo del gatto. Nella parte finale proprio sulla cengia troviamo una sorgente. Adesso una recente variante attrezzata con molte staffe prosegue lungo la cengia uscendo poco sotto la Bocca di Brenta. Noi invece dobbiamo scendere e raggiungere il rifugio Brentei: alcune scale metalliche verticali ed esposte ci fanno rapidamente perdere dislivello fino a toccare il ghiaione che scende dalla Bocca di Brenta. Qui intercettiamo il CAI 318A che seguiamo, affrontando un breve ulteriore tratto attrezzato che agevola il superamento di una balza rocciosa, oltre la quale, senza piu' difficolta' arriviamo al rifugio. Da qui decidiamo di proseguire percorrendo un sentiero differente rispetto alla salita: dal bivio gia' incontrato nei pressi della teleferica scartiamo a sx sul CAI 323 per poi incontrare un nuovo bivio, dove teniamo la dx imboccando il CAI 391 "Sentiero Attrezzato Violi".  Questo tracciato è una alternativa meno battuta  al CAI 318 che collega il Rifugio Brentei al Rifugio Casinei. La traccia si sviluppa inizialmente in discesa tra bassa vegetazione di mughi per poi traversare le pendici O di Cima Fridolin, rimanendo piu' bassa rispetto al CAI 318. Si incontrano, a circa meta' percorso, alcuni brevi tratti attrezzati elementari, utili piu' che altro in caso di rocce bagnate. Con un ultima controsalita nel bosco raggiungiamo infine nuovamente il Rifugio Casinei. Da qui, con lo stesso percorso dell'andata, torniamo al parcheggio Vallesinella.

NOTE:

- Per accedere al parcheggio Vallesinella occorre prenotare per tempo. Nella stagione estiva "per tempo" significa anche una settimana prima! Mi ha decisamente colpito la cosa, ma di fatto cosi' è. Anche l'uscita dal parcheggio richiede di seguire alcune regole: ovvero non è libera ma si puo' scendere solo seguendo la corsa di uno dei bus navetta. Qui il link per la prenotazione del parcheggio. 

             

 

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