Pizzo Badile Camuno

PIZZO BADILE CAMUNO 2434 M.

PizzoBadile Impegnativa salita  ad una panoramica cima nella catena meridionale del gruppo dell'Adamello in Alta Val Camonica. Il nostro itinerario parte poco sopra il piccolo borgo di Cimbergo (BS); lo raggiungiamo prendendo l'uscita Brescia Centro dell'A4 e percorrendo la SP510 costeggiando il Lago d'Iseo per poi proseguire in direzione del Passo del Tonale lungo la SS42 che lasciamo all'altezza del bivio sulla dx per Ceto/Braone; superato Ceto imbocchiamo la SP88 che sale tortuosa fino al paese di Cimbergo ed oltre (indicazioni per Volano), diventando sempre piu' stretta, fino ad incontrare un breve tratto pianeggiante sterrato: lasciamo l'auto nello slargo a sx al termine di questo tratto prima che lo stradello torni asfaltato (1061 m.). Ci incamminiamo proseguendo sul ripido stradello asfaltato superando un capitello, una fonte (Valina 1077 m.) e piu' avanti un rudere sulla sx in localita' Prato della Dassa (1224 m), fino a giungere in localita' Ponte del Sergio (altra possibilita' di parcheggio). Qui troviamo un bivio (1295 m.) dove lo stradello si biforca: noi andiamo a dx (indicazioni per Volano). Lo stradello (anche CAI 16) insiste sempre molto ripido e stretto fino a condurci alle prime case in localita' Volano (1415 m.) . Ignoriamo lo stradello sulla dx che traversa il torrente Tredenus e proseguiamo giungendo nella bella conca di Volano dove sorge il Rifugio De Marie (1428 m.). Adesso puntiamo sulla dx alla piccola cappella di Santa Maria Signora delle Cime dove troviamo le indicazioni del CAI 77; attraversiamo su ponticello di legno un ramo secondario del torrente Tredenus e successivamente una ampia radura erbosa al margine della quale il CAI 77 inizia a salire deciso nel bosco. Proseguiamo costeggiando il corso del ruscello, superiamo una antica calchera sulla sx e guadiamo un paio di volte il corso d'acqua fino ad arrivare in localita' Plasoli de Gratasciop (1688 m.)  dove troviamo un bivio: a sx la traccia prosegue per Malga Marmor mentre noi teniamo la dx diretti al Pizzo Badile. Dopo un breve pausa pianeggiante inizia in tratto piu' impegnativo dell'itinerario caratterizzato da alcuni passaggii attrezzati con lasche catene (I/I+) su rocce levigate e umide. Il primo di questi è una liscia placca appoggiata alla cui uscita dobbiamo traversare sulla dx agevolati da una staffa; poco sopra un secondo breve saltino agevolato da una staffa (posizionata piuttosto in alto. ..noi abbiamo salito il canalino alla sx, piu' agevole). Si prosegue alternando tratti di sentiero ripido a brevi tratti su roccette, non esposte, quasi sempre in mezzo ai mughi, ma piuttosto viscide (spesso aiutati da staffe). Arriviamo cosi' ad un tratto all'aperto, dove la traccia traversa fino a portarsi sotto una forcella, che dobbiamo raggiungere. Il sentiero sale un breve canalino per poi traversare verso dx fino a portarsi alla base di una evidente placca tra i mughi assistita da una lasca catena che una volta risalita ci consente di raggiungere la forcella gia' avvistata dal basso. La placca (30-40 m.) non è difficile ma richiede comunque cautela (una traccia sulla dx tra i mughi consente di aggirare la parte bassa). Giunti alla forcella (2137 m.) terminano le maggiori difficolta' dell'ascesa; si prosegue a mezzacosta prima sul crinalino e poi risalendo un ripido pendio sulla sx fino a toccare una seconda forcella (2212 m.). Il CAI 77 continua a mezzacosta alto su un ripido pendio erboso per poi risalire brevemente al caratteriastico intaglio roccioso dove sorge il piccolo bivacco Della Fasa (2230 m. ). Qui conviene imbragarsi in quanto iniziano le attrezzature che ci conbdurranno in vetta al Pizzo Badile Camuno. Nel primo tratto le corde ci guidano lunga una cengia un po' esposta ma priva di difficolta' che traversa sul versante della conca di Volano fino ad una spalla rocciosa dove la via svolta decisamente a dx ed inizia la salita vera e propria. La parete, in questo mprimo tratto, è piuttosto appoggiata e quindi la salita risulta agevole. Seguiamo una cengia ascendente verso dx al termine della quale troviamo qualche tratto un poco piu' verticale. Superato un breve canalino i cavi salgono sulla dx fino a sbucare sulla cresta NW; ancora una ultima facile placchetta appoggiata e i cavi terminano; raggiungiamo la vetta percorrendo la facile e panoramica cresta (esposta) fino a toccare il punto piu' alto (piccola croce metallica e poco prima statua della Madonna). Il ritorno avviene sul medesimo itinerario percorso in salita.

NOTE: 

  • Come gia' detto la ferrata non rappresenta la parte piu' impegnativa del giro; i tratti con catena che precedono l'arrivo al bivacco richiedono cautela sopratutto considerando che andranno percorsi anche in discesa.
  • E' possibile salire in auto fino alla localita' Ponte del Sergio ma la strada, benche asfaltata, è piuttosto ripida e molto stretta, ragione per cui ho preferito lasciarla piu' in basso (aggiungendo cosi' un poco di dislivello)

             

 

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