Via Ferrata Forcella del Sassolungo e Periplo del Sassopiatto

FORCELLA DEL SASSOLUNGO 2685 M.

Forzela Percorriamo la nuova via ferrata (inaugurata nel 2022) che consente di raggiungere il rifugio Demetz per poi proseguire e compiere il periplo del Sassopiatto. Punto di partenza è il Passo Sella che raggiungiamo in auto dalla nostra base in Val di Fassa percorrendo la SS48 fino a Canazei per poi svoltare a sx seguendo le indicazioni per i passi Sella - Pordoi fino al bivio dove teniamo la sx (SS42) fino a giungere la valico. Scendiamo per un breve tratto sull'altro versante e parcheggiamo nei pressi della partenza della cabinovia (2180 m. - occhio al parcheggio a pagamento che è va oltre il furto!). Ci incamminiamo sul CAI 525 che si sviluppa sotto l'impianto, inizialmente su pendii erbosi e poi, con pendenza piu' decisa, risale il canalone di ghiaie che scende dalla forcella. Giunti (45 min.) all'altezza della base della cresta rocciosa percorsa dalla ferrata scartiamo a sx  lasciando il sentiero CAI su evidente traccia che ci conduce all'attacco (pannello informativo sulle rocce).  Nei primi metri iniziali incontriamo i passaggi piu' impegnativi: un breve diedrino leggermente aggettante che superiamo su staffe seguito da una cengetta rocciosa sulla dx dalla quale usciamo con altro breve salto verticale (staffe) anche in questo caso leggermente aggettante. Proseguiamo traversando un canalino seguendo una esile cengia e aggirando uno spigolo, giugnendo cosi' alla base di un secondo diedro, piu' facile del primo e anche in questo caso munito di staffe. Tocchiamo un ripiano erboso per poi prendere una cengia verso sx che va stringendosi fino a morire all'interno di un canale. Usciamo dal canale sulla dx con traversata in diagonale esposta su buona roccia per poi risalire uno spigolo con un breve passo un po' strapiombante ma assistito da staffe. Al termine di questo tratto troviamo la cassetta con il libro delle firme e una panca in legno. Poco piu' avanti una deviazione sulla dx consente una via di fuga anticipata (il proseguimento della via non richiede molto tempo e non presenta difficolta' superiori a quanto gia' affrontato). Continuiamo sul percorso attrezzato seguendo un breve e facile tratto in cresta per poi riprendere a salire piu' in verticale e superare un caminetto. Ancora un tratto in cresta, un po' esposta, per poi calare ad una forcellina oltre la quale superiamo una spaccatura sulla sx su piccola passerella, per poi risalire su staffe un tratto verticale e traversare in esposizione verso dx. Dopo un ultimo stretto camino le difficolta' terminano; ancora qualche roccetta e poi un tratto di sentierino su ghiaie ci deposita alla forcella, nei pressi del rifugio Demetz. Da qui decidiamo di proseguire con il CAI 525 diretti al Rifugio Vicenza (2286 m.), scendendo lungo il (trafficato) canalone di ghiaie tra lo Spallone del Sassolungo e Cima Sassolungo (sulla dx) e Piza de Dantersasc sulla sx. Lasciato il rifugio sulla sx  insistiamo sul CAI 525 fino ad un bivio: scartiamo a sx lungo il CAI 527. Poco dopo la traccia confluisce in uno stradello che seguiamo sulla sx fino ad un bivio: teniamo la sx, sempre sul CAI 527, traversando ai piedi di pareti rocciose per poi inizare a risalire inizialmente nel bosco e poi in ambiente aperto fino a giungere nei pressi della cima della Piza da Uridl (2102 m. - cancello in legno e panche). Proseguiamo sulla sx incontrando un nuovo bivio: a dx si raggiungerebbe la Malga Zallinger (CAI 531A) mentre noi andiamo dritti diretti al Rifugio Sassopiatto (CAI 527). La traccia in moderata salita taglia pendii erbosi fino a confluire su uno stradello carrabile che a dx scende anch'esso verso Malaga Zallinger; noi andiamo a sx e con breve risalita siamo al Rifugio Sassopiatto (2297 m.). Proseguiamo il nostro periplo sul CAI 557 che con qualche moderato sali scendi ci porta prima al Rifugio Pertini (2300 m.) e poi al Rifguio Frederik Augustus (2298 m.). Non resta quindi che calare in direzione della ormai visibile stazione di partenza dell'impianto per la forcella del Sassolungo, superando i rifugi Salei e Valentini (ormai piu' aperibar che rifugi). Godetevi il panorama, fate un bel respiro ed andate alle casse automatiche del parcheggio: portatevi i sali!

NOTE:

  • Ovviamente il tutto puo' essere abbreviato al massimo (in molti lo fanno!), salendo con l'impianto, calando sul sentiero all'attacco della ferrata e poi di nuovo scendendo al passo, sempre con l'impianto. De gustibus.....

 

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