PIZ DULEDA 2909 M.

Questo splendido e faticoso itinerario non è molto conosciuto; forse perchè non trasmettera' agli appassionati, molto feeling da ferrata (tant'è che ero indeciso se inserirla nella lista o meno), ma non per questo non merita di essere percorso: i panorami sono (come spesso capita da queste parti) grandiosi! Il punto di partenza di questa escursione è Col Raiser (2104 m.), raggiungibile in cabinovia da S. Cristina. Dalla stazione a monte in breve si scende (segnavia 4) al rifugio Firenze (2037 m.), punto di partenza anche per la traversata del Sass Rigais. Da qui si comincia a seguire il sentiero che parte da dietro il rifugio (segnavia 2-3) che, dopo aver traversato il letto del torrente, ci porta, superando una dorsale coperta di cembri, in un ampio terreno quasi pianeggiante con una bella vista sull'imponente Sass Rigais e sul Sass Torre. Giunti ad un bivio (seguire il segnavia 3) si comincia a salire e a faticare, in direzione della Forcella della Roa (2617 m.). Il percorso, segnavia 3A, ci porta sotto la vertiginosa parete del Piz Duleda sino ad una gola rocciosa dove si incontrano i tratti attrezzati che ci permettono di giungere alla Sella Nives (2740 m.) Il dislivello attrezzato è di circa 150 m. con tanto di scaletta finale; la difficolta è molto bassa, e ci permette di gustare lo splendido panorama con l'orizzonte che si amplia man mano che si sale. Giunti alla Forcella, si risale la larga e pietrosa cresta del monte che porta in vetta. Bellissima la visuale da questo quasi-tremila! Impressionante la vertiginosa parete dall'altro versante! La discesa si compie seguendo le indicazioni (segnavia 3B) per la Forcella de Sielles; qui all'altezza del bivio con indicato Col de la Pieres, si scende a destra un ripido ma breve ghiaione (segnavia 2) che incrocia nella parte finale la via fatta in salita per reggiungere la Forcella della Roa. Si giunge in breve al rifugio Firenze, chiudendo uno splendido anello. Il giro richiede 6h e un buon allenamento. Il tratto attrezzato non presenta nessuna difficolta. Il Gobbo, una volta tanto, si è dovuto ricredere di fronte ai panorami mozzafiato!!

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