Via Ferrata della Marmolada

PUNTA PENIA 3343 M.

Itinerario fantastico che ci porta sulla vetta della Regina delle Dolomiti!! Questa via è tra le piu antica delle Dolomiti, essendo stata attrezzata nel 1903. Punto di partenza e' il Passo Fedaia (anche se e' molto frequentata la via alternativa che ha come punto di partenza il rifugio Contrin; in questo caso meglio spezzarla in 2gg). Dal passo, parcheggiata la macchina e resistendo alla tentazione di passare la giornata come lucertole sugli "scogli piatti" del Lago Fedaia, si prende l'impianto che conduce al Rifugio Pian dei Fiacconi (2626 m.). Qui giunti, si comincia a faticare...Raggiungere la Forcella della Marmolada (2896 m.) e' lungo e faticoso, specialmente nell'ultima parte su ripidi ghiaioni attraverso la morena e quel che resta del ghiacciaio del Vernel (segnavia 606). Poco sotto la forcella stessa inizia la ferrata. Il primo tratto, su placche calcaree inclinate e' abbastanza faticoso e il cavo lasco non aiuta molto. Giunti alla forcella cominciano le lunghissime serie di gradini che consentono di risalire la cresta Ovest. Non ci sono difficolta' particolari, anche se talvolta il tracciato sfiora la terrificante e famosa parete sud. La via si esaurisce sotto Punta Penia (3343 m.), che si raggiunge su sentiero (faticoso, in mezzo a neve e ghiaccio). Dalla vetta il panorama e' infinito!! Specialmente nelle giornate particolarmente nitide lo sguardo arriva fino alle catene del Triglav! Dopo le foto di rito per certificare la conquista dei 3343 m. della Marmolada, si comincia la discesa lungo il ghiacciaio che si presenta, a mio parere, piu' avvincente della salita. Nella prima parte si segue una esile cresta di ghiaccio, via via piu ripida detta Schena du Mul. Dopo questo tratto si deve superare una serie di roccette non attrezzate (I grado). Alla base di queste si mette piede sul ghiacciaio vero e proprio; in particolare si deve attraversare una insidiosa zona crepacciata (procedere in cordata). Questo tratto secondo me richiede davvero molta attenzione, specialmente se, come nel nostro caso, non si ha esperienza di ghiaccio. Basti pensare che uno dei partecipanti alla "spedizione" (ricordo che eravamo con guida), poco dopo aver messo piede sul ghiaccio, e' finito sprofondato per meta' in un piccolo (per fortuna) crepaccio, essendosi allontanato di pochi metri dalla traccia di camminamento indicata dalla guida. Ovviamente e' anche possibile utilizzare a proprio favore la situazione per eliminare mogli, fidanzate e suocere!! eh eh. Superata la crepacciata si continua in forte pendenza sino ad arrivare in prossimita' delle lisce rocce sopra il rifugio Pian dei Fiacconi, chiudendo cosi l'anello. Le difficolta' dell'itinerario non sono rappresentate dalla ferrata. In molte guide viene giudicata molto difficile, giudizio sul quale non sono d'accordo. La via in se infatti non presenta nessuna difficolta' tecnica di rilievo, essendo essenzialmente una infinita serie di gradini. Molta piu attenzione e' richiesta per la discesa su ghiacciaio, per la quale sono indispensabili i ramponi e, se non esperti, l'accompagnamento di una guida. AGGIORNAMENTO: Il tratto di roccette che si incontrano durante la discesa, adesso e' completamente attrezzato. Verificare le condizioni del ghiacciaio che saranno sicuramente cambiate molto dall'anno di riferimento (1998).

    Tecniche  4/10 
 Esposizione  5/10
 Impegno Fisico  7/10
 Panorami  10/10
 Disl. Salita  986 m.
 Disl. Discesa  986 m.
 Sviluppo  6 Km
 Durata  6h15
 Aggiornata a  1998

 

MarmoladaMappa

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