Via Ferrata della Piramide

COL DEI BOS 2559 M.

ColbosNuovissima via ferrata (2007) che abbiamo avuto l'onore quasi di "battezzare" eh eh. Da segnalare che l'unico altro escursionista incontrato lungo la via è stato un certo Gordon Fletcher (che non è parente della Signora in Giallo eh eh), autore di alcune guide di riferimento per gli inglesi sulle ferrate italiane...con tanto di registratore per i commenti sui vari tratti dell'itinerario! L'accesso in auto, dalla Val di Fassa (sempre la nostra base di partenza) è piuttosto lungo; occorre arrivare sino al Passo Falzarego e di qui, in direzione Cortina, proseguire per circa 1 km sino ad arrivare (sulla sx) nei pressi del Bar Strobel (2055 m.); Si parcheggia nell'ampio spazio davanti al locale. Seguiamo le indicazioni per Col dei Bos, lungo una traccia non segnata (che si riferiscono al sentiero normale, no alla ferrata). Arrivati in un'ampia conca caratterizzata da molti ruderi del 15-18, si seguono le tracce di sentiero che risalgono le ghiaie sino alla base del Col dei Bois, dove si scorgono chiaramente le attrezzature (2180 m.). L'attacco risulta molto ripido e visto da sotto potrebbe intimorire i meno esperti. In realta', seppur verticale, gli appoggi ci sono. Anche nel proseguo si trova uno spigolo piuttosto esposto che richiede un po di forza di braccia. Superati i primi 60 metri di ferrata le difficolta' calano, benchè tratti facili si alternino a passaggi non banali. Si giunge ad una panoramica crestina rocciosa, dove eventualmente è possibile abbandonare la via. Continuando affrontiamo un tratto caratterizzato da una irtaa parete esposta di circa 30 metri, con alcuni metri verticali e impegnativi (specialmente un punto piuttosto scivoloso). Anche in questo caso pero', la roccia risulta sempre molto appigliata. A seguire uno dei passaggi piu' spettacolari della salita, ovvero un'aerea travesata verso sx (tecnicamente facile). Giunti sulla punta della Piramide (2410 m.) affrontiamo l'ultimo tratto che conduce alla vetta del Col dei Bois; seguendo la traccia vesro sx le corde guidano lungo una ripida parete di 30 m. facile e divertente; si prosegue su rocce gradinate sino ad un'ultima paretina un po scivolosa, superata la quale, la ferrata è vinta. La via termina su un prato a circa 2500 m. sotto la vetta del Col dei Bois (la vetta è raggiungibile in pochi minuti senza difficolta'); da qui si scende su tracce nella conca compresa tra il Col dei Bois e le Torri del Falzarego. Un vecchio sentiero di guerra, un po malmesso, scende lungo un'angusta gola sino ad incrociare la traccia di discesa relativa alla via di fuga della ferrata; da qui in breve al Bar Strobel. Nel nostro caso abbiamo invece proseguito sino ad arrivare, per tracce, ad incrociare il segnavia 401-402 seguendolo sino alla Forcella Travenanzes (2507 m.). Dalla Forcella, seguendo il 401, si sale per ghiaione al Rifugio Lagazuoi (2752 m.); punto panoramico eccezionale e piuttosto frequentato!! Per la discesa abbiamo scelto la Galleria di Guerra del Piccolo Lagazuoi, scavata dai militari italiani, durante la Grande Guerra, per sorprendere le truppe austriache stanziate sulla cima. La galleria, rispetto alla prima volta che l'ho scesa, è stata decisamente addomesticata: adesso sono tutti gradini di legno (a volte scivolosi) assistiti da fune continua. Necessaria comunque la torcia. La galleria sbuca sulla Cengia Martini e da qui, seguendo il 402 si cala al Passo Falzarego. Poco prima di giungere al passo, una traccia verso sx permette di deviare e tornare al punto di partenza, nei pressi del Bar Strobel. Il giro totale richiede circa 6h, di cui circa 2 di ferrata. Per quanto riguarda la difficolta' il punto piu' impegnativo è rappresentato dal ripido attacco; superato questo non troverete altri problemi. Ripeto, fa molta piu' impressione a vedersi che a farsi...quindi...non fatevi intimorire! Consigliato proseguire il giro accoppiando anche la discesa dalla Galleria di Guerra del Piccolo Lagazuoi. In definitiva è da giudicare come moderatamente difficile (il primo tratto), medio il resto. Da segnalare le ottime attrezzature, ancoraggi brevi, corda tesissima e sistemi di protezione sui chiodi per facilitare il recupero dei moschettoni. Se volete scendere lungo la galleria del Lagazuoi..ricordatevi la torcia!!!!

Gallery Ferrata della Piramide

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