Vie Ferrate del Porton e del Velo

FORCELLA DEL PORTON 2450 M.

Prova1Premetto che mai come in questo caso ho rischiato l'ammutinamento del gruppo!!! L'itinerario in questione grandioso e spettacolare (come molti itinerari nel gruppo delle Pale di San Martino), consente una lunghissima traversata dalla Val di Roda, alla conca Pradidali e di li alla Forcella del Porton, per poi scendere al rifugio Velo, nella conca dominata dal Sass Maor, Cima della Madonna (e il suo storico spigolo) e la Cima della Stanga. Un giro che, con il segno di poi, consiglio vivamente di spezzare in due giorni, sia perchè con tempi piu' rilassati potrete ammirare meglio i panorami e sia perchè....rischiate davvero di farvi lapidare da eventuali compagni ignari (come è capitato a me...eh eh). Si parte da Col Verde, presso San Martino di Castrozza, dove la cabinovia+funivia consente agevolmente di giungere al rifugio Rosetta (2581 m.) che sorge su uno splendido altopiano roccioso. Da qui si seguono le indicazioni prima per il Col della Fede e poi per il Passo di Ball (702 e 715 - 2443 m. 2h dal Rosetta). Dal passo in pochi minuti si scende nella conca del Pradidali e all'omonimo rifugio (2278 m.) e si devia su tracce di sentiero (739) in una profonda gola tra la Cima di Ball e la cresta rocciosa che si estende verso il Sass Maor, ed in breve si giunge all'attacco della via (2200 m.). L'attacco è molto verticale e in breve permette di innalzarci di circa 120 m. Non vi sono difficolta' tecniche in quanto la salita è attrezzata con una lunga fila di staffe quasi continue. La via devia adesso obliquamente e alterna traversi a ripidi risalti muniti quasi sempre di staffe di ferro. Dopo una discesa esposta e verticale arriviamo in un ripido ghiaione sottostante la forcella del Porton; si risale faticosamente e si giunge all'ultimo tratto di corda (scaletta e staffe) sbucando finalmente alla Forcella del Porton (1h30 - 2h dal Pradidali). Dalla Forcella si segue il sentiero (739) in direzione del rifugio Velo; qui si incontra anche un bivio che permette di scendere lungo la Val della Vecia. A circa meta sentiero troviamo le prime attrezzature della Ferrata del Velo che permette di scendere lungo le pareti di una profonda gola; non vi sono particolari difficolta ma occorre tenere conto della stanchezza accumulata e del fatto che scendere è meno piacevole che salire. La Ferrata del Velo è sicuramente piu arrampicabile del Porton, se non altro perchè sono assenti le interminabili file di staffe (che sinceramente non gradisco molto) . Terminate le attrezzature in breve si giunge al rifugio Velo (2358 m. - 1h15 dal Porton). Qui dopo un breve riposo, comincia la lunghissima discesa (713) verso San Martino di Castrozza, interminabile...che richiedere circa 2h30. Alla fine del sentiero, in breve si giunge al parcheggio di Col Verde, chiudendo cosi un anello infinito: se non siete supereroi, mettete in conto 8-9 h totali. Entrambe le ferrate non presentano particolari difficolta, anche se il Porton è notevolmente esposta. AGGIORNAMENTO 2014: La ferrata del Velo è stata "vittima" di un corposo intervento di manutenzione; adesso sono presenti una lunga serie continua di staffe, come per il Porton. La difficolta' quindi è ancora minore. Davvero un peccato perchè era un itinerario divertente e non necessitava assolutamente di un intervento del genere.

Gallery Porton - Velo

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