Via Ferrata Bepi Zac - Seconda Parte

CIMA DELLE VALLATE 2837 M.

Prova1Il secondo tratto dell'Alta via Bepi Zac ha inizio alla Forcella Ciadin (2664 m.); qui troviamo un bivio che da una parte indica la discesa a San Pellegrino mentre dall'altra indica il proseguimento sino alla Forcella Laghet (2765 m.). Il segnavia è il "P02 Sentiero per Esperti". Non che il proseguimento sia da considerarsi davvero difficile ma c'è una discreta differenza tra le due parti. La Forcella Ciadin si raggiunge partendo dal Passo San Pellegrino e avvalendosi della seggiovia Costabella (arrivo a quota 2237 m.); dalla stazione a monte si sale ripidamente sul 637b sino alla Forcella.

Si parte traversando su cenge esposte non attrezzate alternate a roccette sino ad una fessura, invisibile dal basso molto stretta e suggestiva dove si passa carponi. I segnavia piegano a sinistra lungo un canalone dove si incontrano le prime attrezzature: un bel camino di media difficolta', seguito da un altro caminetto attrezzato solo con staffe e poi una paretina di circa 10 metri verticale ma ben attrezzata. Si giunge in vetta della Cima delle Vallate (2840 m.) e dell' Om Grand (2805 m.); si prosegue in una piccola conca per poi risalire su ghiaioni e detriti in prossimita' della vetta. Si doppia la cima e si scende su sentiero ripido, sempre tra roccette e tratti facili di cresta sino a scorgere la mitica Torre California, uno sperone roccioso di circa 60 m., molto caratteristico e cosi chiamato dal primo salitore in dedica alla sua ragazza americana. Il sentiero passa proprio sotto la torre e prosegue in saliscendi, tra roccette e caminetti facili ma non attrezzati, alternati a tratti di sentiero, spesso su terreno instabile. Si giunge in prossimita' della Forcella dell'Uomo (2850 m.): qui vi è la possibilita' di abbandonare l'alta via e scendere a San Pellegrino su un ghiaione molto ripido (meglio proseguire). Si incontra la deviazione per la normale a Cima Uomo (3010 m. - 40 min. max II), segnata ma non attrezzata, e si continua passando ai piedi della Cima Uomo (attenzione scariche di sassi se qualcuno è sulla normale). Si cala sul fondo di un canalino ripido che si risale (attrezzato) sino a quando un grosso masso incastrato blocca la strada. Le corde guidano a destra su una paretina verticale attrezzata con chiodi: in molte guide viene definito come passaggio chiave; in realta' non ha niente di particolarmente difficile, anche se talvolta la roccia umida puo' rendere un po disagevole la salita. Mi ha ricordato molto il passaggio dell'Antro del Diavolo, sul Sass Aut (solo che li si scendeva).

Usciti dalla paretina, si traversa a sinistra una spaccatura suggestiva e si giunge al termine del canalino. Si segue una cengia attrezzata, e con un ultima calata all'interno di un facile canalino si giunge alla Forcella Laghet (2765 m.). Da qui si seguono le indicazioni per la solitaria e selvaggia Val di Tasca, scendendo su ghiaie grosse e instabili, sino a ricongiungerci con il sentiero 607 che dal rifugio Fuciade sale al Passo delle Cirelle. Scesi al rifugio Fuciade (1982 m. - generalmente preso d'assalto da comitive urlanti di mangiatori!!!) si torna su sentiero al Passo San Pellegrino chiudendo cosi l'anello.

Ritengo le valutazioni che si leggono relative alla difficolta' del secondo tratto eccessive; i tratti attrezzati sono pochi, brevi e di media difficolta'. Maggior attenzione sicuramente meritano i tratti non attrezzati, che richiedono piede fermo e una certa abitudine. La prima parte dell'Alta Via Bepi Zac è piu' interessante dal punto di vista storico mentre questa seconda lo è sicuramente di piu' dal punto di vista escursionistico. Noi abbiamo impiegato per l'anello descritto circa 5h30, con molta calma...con la Cialda non si corre mai eh eh.

Gallery Bepi Zac - Seconda Parte

Please publish modules in offcanvas position.