Via Ferrata del Masarè/Roda di Vael

RODA DI VAEL 2806 M.

Prova1Questo classico e frequentatissimo itinerario ha come punto di partenza il Passo di Costalunga; parcheggiata la macchina si prende l'impianto di risalita che porta al rifugio Paolina (2125 m.), dalla cui terrazza si gode uno splendido panorama del gruppo del Latemar. L'intero percorso attrezzato puo' essere percorso in entrambi i versi; nel nostro caso abbiamo scelto di attaccare dal Passo del Vajolon, salendo quindi prima in vetta alla Roda di Vael e successivamente percorrendo le creste del Masarè. Questo senso di marcia è consigliabile in quanto i tratti un po piu' impegnativi si percorrono in salita. Dal rifugio Paolina la tappa successiva è il Passo del Vajolon (2550 m.): anche in questo caso le alternative sono 2:

- proseguire lungo il sentiero 552 che porta al rifugio Fronza alle Coronelle sino al bivio con il 551con il quale risaliamo faticosamente verso il passo del Vajolon.

- seguire il 539 verso il rifugio Roda di Vael e successivamente, tramite il 541 e 551 giungere al Passo del Vajolon (questa personalmente è l'opzione che preferisco).

In entrambi i casi, una volta giunti con notevole fatica al passo, si nota l'attacco della prima parte della via, nonchè il suo intero sviluppo, sino alla vetta della Roda di Vael (2806 m.). La salita si svolge prevalentemente sulla cresta, e non presenta difficolta' particolari; anzi direi che il percorso a volte risulta abbastanza monotono, in quanto il cavo funge piu' che altro da semplice passamano; resta comunque molto panoramico. Dalla vetta, si segue inizialmente il sentiero che scende a zig zag lungo l'erboso crinale sommitale. Man mano che scendiamo l'inclinazione aumenta e nella parte finale si trovano nuovamente le attrezzature (cavo e 2 scalette) che consentono agevolmente di scendere in un canalone ghiaioso che divide la Roda di Vael dalla cresta di congiunzione tra la Torre Finestra e il Croz di Santa Giuliana.

A questo punto è possibile interrompere la via e scendere lungo il suddetto canalone (in parte attrezzato) sino al rifugio Roda di Vael. Noi invece continuiamo ed affrontiamo la seconda parte della ferrata che è senza dubbio la piu interessante. Dal canalone occorre salire una esposta e verticale paretina di una decina di metri. Questo passaggio puo' mettere in difficolta' i meno esperti, ma in realta' le difficolta' sono minori di quello che ci si aspetterebbe guardando dal basso i vari passaggi, grazie anche alla numerosa serie di staffe (aumentate in numero nel corso degli anni). Superato questo ostacolo si attraversa su semplice sentiero il pianoro che divide la Torre Fnestra e il Croz di Santa Giuliana.

Qui troviamo una seconda possibilita' di interrompere la via lungo un raccordo attrezzato che supera un catino ai piedi della Torre Finestra e consente di raggiungere in breve tempo (1 h scarsa) il rifugio Roda di Vael. Se si sceglie di proseguire, la via si inerpica inizialmente sulla parete del Croz di Santa Giuliana e, alternando esposte traversate a qualche breve e non difficile salto verticale, porta sulla cresta del Masare' (Torre VI). Il panorama dalla cresta è grandioso!!. Il tratto successivo del percorso attrezzato è molto spettacolare e vario. Inizialmente si segue la cresta su normale sentiero assicurato, sino a giungere ad una ripida ed esposta discesa verticale. terminata la quale ci si sposta brevemente verso sinistra (esposto) e si trova un verticale camino munito di staffe da risalire, seguito da una traversata verso sinistra molto esposta e suggestiva (specialmente il passaggio sul masso incastrato tra le due pareti della Torre delle Streghe e la Torre Paolina). Quindi ci si innalza per una ripida fessura - camino munita di staffe (attenzione agli zaini ingombranti e ai culi grossi!!! eh eh!!). Dopo questo passaggio molto fotogenico (ma di media difficolta') la via è quasi terminata. Si prosegue in discesa girando attorno alla II° Torre del Masare', e senza troppi problemi si giunge all'ultimo facile tratto di roccette e quindi al termine delle attrezzature. Da qui, seguendo le indicazioni, scendiamo al rifugio Roda di Vael e quindi con il 539 torniamo al rifugio Paolina.

In generale la difficolta' della via è modesta, e mi sento di classificarla di media difficolta' anche se in molte guide viene indicata come difficile. Non troverete passaggi particolarmente tecnici o esposizioni paurose. E' comunque una via da fare a tutti i costi, per gli splendidi panorami che si godono e per l'originalita' e la "magia" di alcuni tratti (in special modo nella seconda parte). 

 

 

Gallery Roda di Vael - Masarè

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