Cengia del Castagnolo

MONTE DELLA MANDRIOLA 1106 M.

La cengia del Castagnolo è uno di quegli itinerari "segreti" che mi stuzzicava da anni e finalmente mi sono tolto lo sfizio. Punto di partenza è il caratteristico borgo di Resceto (485 m.), ad 11 km da Massa. Qui giunti, è possibile parcheggiare nella piccola piazzetta alla fine del paese. Percorriamo a piedi un breve tratto di strada asfaltata fino ad incontrare sulla dx i segnavia del CAI 161. Iniziamo cosi' la salita, incrociando poco dopo uno stradello sterrato, che attraversiamo, continuando a seguire i segnavia bianco-rossi. Traversiamo una vasta zona caratterizzata da terrazzamenti, eredita' della "bonifica di Resceto". Superiamo la vasca della sorgente del Callarolo ed il bivio per Forno-Pian dei Santi; qui il sentiero si snoda in una zona piu' aperta e panoramica, per poi rientrare nel bosco. Adesso occorre fare attenzione: a circa quota 900 m., con il CAI 161 che sale a sx, dobbiamo scartare a dx (ometto fatto da noi e labilissima traccia, vedi foto) e proseguire senza perdite apprezzabili di dislivello. Il terreno è ancora caratterizzato da terrazzamenti. Giungiamo ad i resti di un rudere, addossato alla parete, al di la del quale la sempre labile traccia continua. Proseguiamo mantenendoci sotto le rocce, puntando ad un evidente spalla erbosa. La raggiungiamo e caliamo di qualche metro sino a trovare l'evidente inizio della cengia (masso piatto con spit). La cengia è caratterizzata dai primi metri molto esposti, assistiti pero' da un utile cavetto metallico. Termnato il cavo, il percorso si fa piu' agevole. Si incontra una interruzione, dovuta ad un masso caduto, che pero' possiamo superare agevolmente lato monte. Al di la' del masso si trova un altro tratto caratteristico, in quanto siamo costretti a procedere carponi, con quello che puo' essere definito un "passo del gatto" vero e proprio. Adesso segue una ripida discesa al termine della quale si traversa un erto canale per riprendere una buona traccia che prosegue in traverso su pendii di paleo ripidissimi. Aggirata un altra spalla erbosa, giungiamo alla base di un largo invaso al culmine del quale si trova Casa Castagnolo. Ne cominciamo la risalita, ancora su buona traccia, ma piuttosto ripida. Nella parte finale la traccia si fa piu' confusa, ma occorre mantenersi alla dx di uno ripido canale. Arriviamo quindi a Casa Castagnolo (985 m.), eccezionale punto panoramico. Da qui proseguiamo senza difficolta', puntando alla cresta rocciosa tra Cima della Croce e Cima della Mandriola. Una volta raggiunta, la seguiamo sino alla vetta della Mandriola (ometto e targhetta di legno). La cresta continuerebbe sino a foce della Vettolina, ma diventa alpinistica ed estremamente aerea, benchè spettacolare. Torniamo sui nostri passi e caliamo a vista sul sottostante taglio di cava (Cava della Mandriola); nei pressi di un macchinario abbandonato si scorge una traccia nel ravaneto che porta all'inizio dell'evidente Lizza della Mandriola. Scendiamo fino a quando, in corrispondenza di una interruzione della lizza, scorgiamo due ometti ed un segno rosso su un albero. Prendiamo la traccia a sx ed iniziamo il "Viottolo della Mandriola". Si tratta di una sorta di "viaz" che sfruttando cenge naturali alla base della verticale parete della Mandriola, conduce alla Foce della Vettolina (1059 m.). Il tracciato ad oggi è segnato da bolli rossi e ometti e presenta alcuni tratti esposti ma facili. Dalla Foce della Vettolina si torna su sentieri segnati, scendendo a Resceto lungo il CAI 170, che abbiamo trovato pulito e libero dai soliti rovi e felcioni (aprile 2019).

      6/10
 Impegno Fisico  6/10
 Panorami  8/10
 Disl. Salita  800 m.
 Disl. Discesa  800 m.
 Sviluppo  8 Km
 Durata  5h30
 Aggiornata a  2019

 

CastagnoloCengiaMap

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