Sentiero dei Paloni e Lizza della Chiesa del Diavolo (Anello da Renara)

CAVA DELLA CHIESA DEL DIAVOLO 1045 M.

PaloniItinerario in ambiente selvaggio e quasi totalmente su antichi sentieri di cavatori e lizze; terreno non difficile ma spesso infido. Punto di partenza è la Valle di Renara, che raggiungiamo in auto uscendo dall'A12 all'altezza di Massa, per poi seguire le indicazioni per i paesi di Canevare e Guadine, percorrendo Via della Bassa Tambura, sino al piccolo borgo di Gronda; qui abbandoniamo la strada principale per svoltare a dx nei pressi di un ponte che valichiamo, per poi continuare per circa 1.5 km su stradello asfaltato, al termine del quale parcheggiamo a bordo strada. Proseguiamo a piedi sullo stradello adesso sterrato e giungiamo nella zona delle Cave di Renara (310 m.). Continuiamo seguendo i segnavia CAI 42 che abbandoniamo dopo poco, nei pressi di un edificio di cava: lasciamo il CAI 42 a dx e seguiamo a sx in direzione della Lizza della Monorotaia (ometti). Ci addentriamo nel Canale della Buchetta, superando una zona di grossi massi e pozze d'acqua, oltre la quale rinveniamo sulla dx un basso muretto di cemento ed un ometto: siamo allo sbocco del Canale del Palone e qui parte la labile traccia che lo risale (Sentiero dei Paloni). Avanziamo su paleo ripido sulla dx per poi traversare a sx transitando ai piedi di un ripido canalino secondario. Alcuni ometti indicano la risalita diretta di tale canalino; noi seguiamo ancora la labile traccia che sale le ripide balze di paleo alla sua sx. Con varie svolte traversiamo nuovamente il canalino nella sua parte superiore e puntiamo alla soprastante ed ormai vicina Foce del Palone (654 m.), sulla cresta Ovest del Macina (nei pressi della foce sorge un traliccio che ne giustifica il toponimo). Qui si incrocia una traccia secondaria che sale da Casa Bonotti. Il Sentiero dei Paloni prosegue sulla sx (ignorando un'altra traccia che prosegue a dx) su terreno ripido ma facile, tra bosco e cespugli, con qualche tratto aperto e panoramico. Torniamo infine sulla cresta, in corrispondenza di un ulteriore traliccio, dove la traccia scavalla e traversa sul Canale dell'Usciolo, in leggera esposizione. Superiamo un'altra focetta ed una seconda (l'ultima, la Foce del Diavolo), sempre seguendo la linea dei tralicci, giungendo ai resti di una cabina elettrica e vecchi macchinari. Raggiungiamo la sottostante Lizza della Chiesa del Diavolo e ne risaliamo l'ultimo tratto sino al margine inferiore del ravaneto. Qui una traccia e segni gialli guidano a dx sino ai resti di una vecchia teleferica e successivamente ad uno spiazzo di cava (1020 m. - Cava della Chiesa del Diavolo - ometto). Qui i segni gialli proseguono in direzione della cresta del Vestito. Noi lasciamo i segni gialli e proseguiamo dallo spiazzo scendendo nella parte alta del ravaneto abbandonato in precedenza. Lo risaliamo sino alla cava alta (1045 m.). Scendiamo adesso il ravaneto sul lato opposto (piu' agevole) sino ad immetterci nuovamente sulla Lizza della Chiesa del Diavolo. La lizza è in piu punti degradata: un primo tratto attrezzato (facile) ci consente di seguire una traccia scalinata ripida che cala a riprendere il tracciato della lizza piu' in basso. Proseguiamo in splendido ambiente, adesso su tratti di lizza meglio conservati. Incontriamo un'altro facile tratto attrezzato per poi giungere, nella parte bassa, ad un ultima difficolta': in questo punto la lizza è completamente franata ed occorre traversare a sx su placche lisce aiutandosi con un cavo metallico ben teso. Superato l'ostacolo, in breve ci ricongiungiamo con il CAI 42, all'altezza di Casa Bonotti (495 m.): lo seguiamo tornando infine al punto di partenza.

NOTA: info sulla Cava della Chiesa del Diavolo qui (da www.escursioniapuane.com)

 

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