Pizzo dell'Aquila (Anello da Aiola)

PIZZO DELL'AQUILA 1285 M.

PizzoAquilaItinerario ad anello con salita ad una vetta poco frequentata, il Pizzo dell'Aquila, ultima elevazione della cresta NO del Pizzo d'Uccello. Punto di partenza è il piccolo borgo di Aiola (320 m. - MS), che raggiungiamo percorrendo la A12 fino ad Aulla e proseguendo lungo la SS63 fino a Gassano, dove svoltiamo seguendo le indicazioni per Equi Terme; superato il paese di Monzone, troviamo il bivio per Aiola e dopo qualche tornante arriviamo a destinazione. Parcheggiamo in uno slargo a bordo strada in prossimita' del bivio con via Francesco Baracca, che iniziamo a risalire a piedi giungendo in breve ad un antico lavatoio dove sono presenti varie indicazioni CAI. Prendiamo a dx (CAI 39 - Eremo di San Giorgio) entrando negli angusti vicoletti del borgo ed arriviamo alla Chiesa di San Maurizio dove i segnavia guidano a sx facendoci uscire dal paese. Continuiamo sul 39 in moderata salita incontrando un primo bivio ai ruderi di un castello (Il Castellaccio) e successivamente un secondo bivio: a dx prosegue il 39 (altra indicazione per i ruderi del castello) mentre noi andiamo a sx (indicazioni Eremo di San Girgio) su traccia scarsamente bollinata. Inizialmente la traccia presenta qualche incertezza ma poi diventa chiara ed evidente. Si prosegue nel bosco sino a risalire alla sx di una parete rocciosa. La traccia adesso esce per un breve tratto su terreno aperto per poi rientrare nel bosco e giungere ad un rudere (Case Pelli) dove troviamo un bivio: la traccia per l'eremo continua a sx in leggera discesa per poi cominciare a salire ripida, con brevi tornanti. Con un ultimo tratto verso sx in pendenza moderata usciamo in uno spiazzo erboso nei pressi dei ruderi dell'eremo (circa 890 m.). Della grande costruzione del XVII secolo rimane ben poco ma si tratta comunque di un bel punto panoramico sulla vallata di Vinca. Torniamo sui nostri passi, traversando lo spiazzo erboso e continuando sulla traccia percorsa in precedenza per un breve tratto: notiamo un ometto alla nostra sx dove inizia una traccia abbastanza evidente di un sentierino che sale alla volta del crinale del soprastante Monte San Giorgio (919 m.). La traccia prosegue sul boscoso crinale fino a raggiungere altri ruderi oltre i quali diventa piu' vaga o assente. Superiamo i ruderi e insistiamo sul poco definito crinale giungendo sul margine di una conca; traversiamo verso sx sino a raggiungere una sella (Sella della Guardia 968 m.) dalla quale sbuca una traccia che sale dalla valle di Fagli. Da qui risaliamo il pendio boscoso alla nostra dx, senza traccia, ed usciamo definitivamente all'aperto sulla panoramica cresta che adesso diventa rocciosa (ma facile) caratterizzata da verticali salti sul lato sx (ma molto piu' "tranquilla" sul lato dx) . Superiamo un primo elementare risalto e dopo un tratto pianeggiante affrontiamo una erta risalita su ripide placche, oltre le quali traversiamo un ampio ripiano roccioso (Spianata della Guardia), ai piedi del Pizzo dell'Aquila. Resta da risalire l'ultima rampa erbosa e giungiamo in vetta dalla quale si ha un notevole colpo d'occhio sul Pizzo d'Uccello e la Cresta di Nattapiana. Continuiamo sulla cresta e dopo una breve discesa e una successiva rapida risalita, tra paleo e roccette, arriviamo in vetta al Colle di Nattapiana (1265 m.): da qui inizia il segmento di cresta un poco piu' impegnativo che ci condurra' alla Foce dei Lizzari. Raggiungiamo senza difficolta' una successiva quota (circa 1285 m.) per poi calare su ripide roccette ad una stretta sella e risalire dall'altro lato superando una breve placchetta (II-) abbastanza esposta ma su roccia buona. Si prosegue senza percorso obbligato, aggirando i risalti piu' ripidi sulla dx, affrontando qualche altro passo di I, fino a giungere alla Foce dei Lizzari (1265 m.). Qui iniziamo a scendere verso Vinca seguendo il CAI 190, incontriamo un breve tratto attrezzato e successivamente il bivio per il sentiero attrezzato Piotti. Nella parte bassa il sentiero si sviluppa in una bella pineta dove incrociamo una prima traccia sulla dx (che risale al Colle di Nattapiana) e una seconda traccia, piu' in basso, caratterizzata da bolli giallo-verdi (accesso alla cengia del Pizzo dell'Aquila). Arrivati alle prime case di Vinca, seguiamo i segnavia bianco-rossi nel dedalo di vicoli fino a sbucare nei pressi dell'unico negozio di alimentari del paese. Proseguiamo sulla strada asfaltata immettendoci per un breve tratto sulla statale che abbandoniamo prima del tornante scartando a dx, su stradello sterrato, guidati dai segnavia del CAI 39. Arriviamo nei pressi di una chiesa (Madonna della Neve) dove la traccia abbandona lo stradello e iniziamo a scendere lasciandoci l'edificio alle spalle. Il CAI 39 diventa successivamente una bellissima mulattiera, superando nei pressi di un antico ponte, i ruderi della chiesa della Madonna Vecchia e proseguendo in ambiente aperto, tagliando i ripidi pendii del Pizzo dell'Aquila, con alcuni tratti esposti (senza alcuna difficolta') e suggestivi. Entriamo infine nuovamente nel bosco e poco prima di giungere ad Aiola incontriamo i ruderi del Castellaccio (una torre ed un tratto di mura); poco piu avanti arriviamo al bivio dell'andata con il sentiero per l'Eremo di San Giorgio. Non resta quindi che continuare in discesa sul CAI 39 fino ad Aiola tornando cosi' all'auto.

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