Monte Borla - Torre di Monzone - Rocca di Tenerano (Anello da Campo Cecina)

MONTE BORLA 1466 M. - TORRE DI MONZONE 1251 M. - ROCCA DI TENERANO 1206 M.

RoccaTeneranoTranquillo anello, privo di particolari difficolta', che consente di salire tre panoramiche vette minori. Punto di partenza è la localita' di Campo Cecina (MS), che raggiungiamo in auto da Carrara, seguendo la via Emilia (SP73), superando i paesi di Gragnana e Castel Poggio, per poi svoltare sulla SP59 (indicazioni per Campo Cecina) che con giro largo ci porta a destinazione. Parcheggiamo nell'ampio spazio panoramico del belvedere dell'Uccelliera (1236 m.) e ci incamminiamo per un breve tratto sull'asfaltata che prosegue in direzione della localita' Acquasparta. La abbandoniamo dopo pochi metri svoltando a dx nel bosco seguendo i segnavia del CAI 182 diretto al rifugio Carrara; poco prima di raggiungerlo incrociamo il CAI 173 che seguiamo a dx uscendo poco dopo in una vasta e piacevole zona prativa. Continuiamo in direzione della vicina sommita' del Monte Borla, preferendo una traccia evidente, ma non segnata, che segue il facile crinale lato mare. La traccia si congiunge con quella segnata all'altezza del bivacco Casa Martignoni (1460 m.) posto poco sotto la vetta. Toccato il punto piu' alto e gustato il bel colpo d'occhio funestato purtroppo dalle molte cave attive alle pendici del Sagro, continuiamo il nostro anello scendendo dal Borla, seguendo stavolta la traccia segnata che, dopo qualche tornante, confluisce nuovamente sul CAI 173; lo seguiamo a dx, aggirando in senso orario le pendici del Borla e giungendo cosi' alla Foce di Pianza (1270 m.). Adesso seguendo i segnavia e le indicazioni CAI imbocchiamo il 174, inizialmente coincidente con la marmifera che scende verso Case Walton. La traccia segnata taglierebbe direttamente i vari tornanti della marmifera, ma risulta in parte degradata. Seguiamo quindi lungamente la marmifera stessa, superiamo gli edifici di Case Walton (1185 m.) fino a trovare nuovamente una chiara traccia e i segnavia del CAI 174. Il sentiero traversa senza particolari dislivelli le pendici dell'Alpe di Borla sino a giungere a Foce Pozzi (1220 m. - profonda cavita' nei pressi della foce). Adesso prendiamo il CAI 183 in direzione di Case Respettolo. La traccia nel tratto iniziale si sviluppa in ambiente aperto e panoramico, sopratutto sulla cresta di Nattapiana al Pizzo d'Uccello. Giunti al bivio con il CAI 184, abbandoniamo il 183 e cominciamo a salire a sx, per un breve tratto. Al termine della salita il 184 prosegue pianeggiante; lo abbandoniamo temporaneamente (ometto sulla dx) e seguendo una labile traccia saliamo il pendio erboso, senza difficolta', verso la cima della Torre di Monzone. Piu' in alto la traccia è quasi inesistente, ma l'orientamento è comunque elementare. Sulla panoramica vetta, una piccola croce in legno indica il punto piu' alto (1251 m.). Tornati sui nostri passi, riprendiamo il CAI 184 che prosegue nel bosco in falsopiano per poi salire brevemente ed immettersi sul CAI 40-171; noi lo seguiamo a dx incontrando subito l'edificio di Casa Cardeto (1120 m.) superato il quale rinveniamo un secondo bivio: abbandoniamo il 171 che prosegue verso l'Alpe di Monzone e scartiamo a sx sul CAI 184. Sbuchiamo in una zona prativa caratterizzata da una grande croce di legno, alla base delle rocce della Rocca di Tenerano. Lasciamo il 184 e seguiamo una chiara traccia (nessuna indicazione) che risale il pendio di ghiaie alla base delle rocce, per poi aggirarle sulla dx, senza difficolta', ed approdare cosi' sul pendio erboso finale e quindi alla vetta (ometto). Torniamo indietro scendendo sino a tornare nei pressi di Case Cardereto per imboccare stavolta il CAI 171 in direzione di Campo Cecina; per un breve tratto coincide con il CAI 40 ma dopo pochi metri dal bivio con il 184 i due sentieri si dividono: il CAI 171 risale sulla sx (scritta nera sul tronco di un albero "Campo Cecina"). Risaliamo nel bosco, sulle pendici del Monte Ballerino, sino ad arrivare alla localita' di Acquasparta (1273 m.). Transitiamo nei pressi di un ripetitore ed alcuni edifici ristrutturati sino ad arrivare in un bel piazzale con alcune sculture in marmo (parco della memoria dedicato alla Shoah); ci incamminiamo sull'asfaltata, superando un ristorante, ed in breve siamo nuovamente al punto di partenza.

Anello non troppo faticoso nonostante i diversi sali-scendi; piacevolissima escursione effettuata in uno strano inverno avaro di freddo e neve.

 

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