Testone del Rifugio (Anello da Campitello)

TESTONE DEL RIFUGIO 2686 M.

Itinerario ad anello lungo e faticoso che ci porta su una vetta poco frequentata, percorrendo una via insolita e selvaggia. Punto di partenza è il paese di Campitello (1448 m., TN), in Val di Fassa. Parcheggiamo l'auto nel piazzale nei pressi della stazione di partenza della Funivia del Col Rodella, in localita Ischia (unica zona rimasta a parcheggio gratuito). Ci incamminiamo in direzione del centro del paese, attraversiamo la SS48 e proseguiamo lungo la Strada de Salin. Lo stretto stradello asfaltato termina nei pressi di un ponte sul Rio Duron (nonostante i vari slarghi a bordo strada è presente su entrambi i lati il divieto di sosta). Siamo gia sul CAI 532, che continua oltre il ponte, su sterrato, in direzione del Rifugio Micheluzzi. Lo stradello è percorso anche dalle varie navette che fanno la spola tra Campitello ed il rifugio; ogni tanto si trova l'indicazione di temporanee deviazioni consigliabili, che ci fanno uscire dal trafficato stradello. Giunti al rifugio (1860 m.) continuiamo sul CAI 532 addentrandoci nella pianeggiante Val Duron; superando varie baite, tra queste la Baita Lino Brach (1856 m.) ormai diventata un vero e proprio ristorante. Costeggiando il Rio Duron, incontriamo due bivi che ignoriamo tenendo sempre il 532: un primo con il CAI 578 ed un secondo con il CAI 555 (entrambi per il Rif. Antermoia, via Passo Ciaregole). Superato quest'ultimo bivio, prima di arrivare alla Malga Docoldaura (2046 m.) ci stacchiamo dal 532, traversiamo sulla sx il Rio Duron e puntiamo, senza traccia, all'imbocco del canalone di ghiaie ai piedi delle pareti rocciose della Croda da Lago. Non c'è una via preferibile, si va a vista, senza difficolta' d'orientamento, aggirando a sx un gruppo di alberi isolato (vedi qui). Man mano che si avanza, la pendenza aumenta; entriamo adesso nel canalone e lo risaliamo, su terreno delicato, molto ripido ed instabile. Rimaniamo sul lato dx, vicino alla parete della Croda da Lago, spesso ricorrendo anche all'uso delle mani per mantenere l'equilibrio. A circa 2440 m. di quota, nei pressi di due grandi massi, deviamo a sx, in traverso su ripide ghiaie, aggirando sulla sinistra una fascia rocciosa e calando all'ingresso della Conca della Croda da Lago. Avanziamo nella selvaggia e solitaria conca, da sx a dx in senso orario, mirando al punto debole della fascia rocciosa che sbarra il fondo della conca, nei pressi di un piccolo rio. Risaliamo le roccette a dx della cascatella e proseguiamo con percorso libero (io ho seguito il letto del rio), agguantando il pendio di ghiaie soprastante la conca che scende dalla ormai vicina Sella della Croda (2640 m.), che separa la Croda da Lago dal Testone del Rifugio. Qui rinveniamo una traccia che traversa verso sx, leggermente esposta, sino ad un evidente intaglio che separa il Testone del Rifugio dalla Torre di Dona (si notano due tratti attrezzati che agevolano la salita alla vetta di quest'ultima). Seguiamo adesso alcuni ometti alla nostra dx che ci guidano su facili roccette (I) per poi deviare a sx su breve cengetta esposta al termine della quale risaliamo un corto canalino aggirando uno spigoletto solo un poco piu' delicato dei passi precedenti, ed approdando cosi' sul pendio di ghiaie finali che ci conduce all'ometto di vetta. Grandioso panorama sulla conca dell'Antermoia e sull'omonimo lago! Torniamo per la stessa via fino alla Sella della Croda dalla quale scendiamo velocemente, prima a vista e poi per traccia, al sottostante Rifugio Antermoia (2497 m.). Da qui prendiamo il CAI 580, superiamo il Passo Dona (2518 m.) e caliamo in direzione della Val di Dona. Lasciamo il 580 al bivio (Camerloi 2200 m.) per la Val Udai, proseguendo sul CAI 577, lungo la Val di Dona. Superato il Rifugio Dona (2100 m.) il sentiero diventa uno stradello forestale con alcune rampe ripide cementate per favorire la salita dei fuoristrada. Per fortuna un nuovo sentiero (indicazione "Sentiero Pedonale alternativo per Mazzin-Fontanazzo") consente una discesa nel bosco sicuramente piu' piacevole. Il 577 termina nei pressi della Chiesa di Fontanazzo di Sotto; da qui si torna a Campitello seguendo le strade secondarie a fianco della SS48 oppure (preferibile) raggiungendo lo stradello al di la del fiume Avisio, sbucando direttamente alla stazione di partenza della Funivia del Col Rodella.

Pur non incontrando tratti particolarmente impegnativi tecnicamente, la risalita del canalone fino alla Sella della Croda da Lago risulta particolarmente ripida e delicata per la notevole instabilita' del terreno.....ma vale assolutamente tutta la fatica!!

      7/10
 Impegno Fisico  7/10
 Panorami  8/10
 Disl. Salita  1400 m.
 Disl. Discesa  1400 m.
 Sviluppo  20.5 Km
 Durata  9h20
 Aggiornata a  2020

 

TestoneRifugioMap

 (Clicca sull'immagine per ingrandire)

 

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