Giusto Gervasutti

gervasutti" ...lassu', sugli esili appigli, la meschinita' non ci puo' piu' seguire: una gioia piena ci esalta e ci fa cantare in cuore. Sulle vette alte, solitarie, austere, solenni, dove gli uomini avevano posto la dimora degli dei, il nostro io, purificato, naufraga nell'infinito. Non avvertiamo piu' limiti alle nostre ali. Siamo assorbiti da quel qualcosa che ci è infinitamente superiore"

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