Monte Tambura e Lizza delle Cave Gruzze

MONTE TAMBURA 1895 M.

TamburaGiro molto faticoso, tra i piu devastanti fatti sulle Apuane. Splendido in ambiente molto selvaggio e vario. Partenza del caratteristico paesino di Resceto, sopra Massa (452 m.). Parcheggiata l'auto nella piazzetta a fine paese, ci incamminiamo tra i vicoli e scendiamo all'entrata dell'evidente canalone (lizza), il Canale dei Vernacchi (segnavia 165). Cominciamo a salire, superiamo dopo poco quel che resta del ponte del Pisciarotto, bella opera muraria della lizza che consentiva di attraversare il Canale della Neve, aggirandolo sulla sinistra. Adesso il sentiero si inerpica in maniera piu' decisa. Superiamo altri due ponti crollati, ed incrociamo un primo bivio con il sentiero 164 che porta ai Campaniletti. Noi continuiamo sul 165. Piu' avanti ancora un bivio: a destra si stacca il 160 che porta alla vetta del Sella. Da qui in avanti il 165 diventa ancora piu' ripido, specialmente nella parte alta, nel bosco, tra rocce e paleo (c'è pure qualche tratto attrezzato, malamente...). Con fatica si sbuca alla Casa delle Selvarella (1280 m.) casolare che ospitava i motori dell'impianto di lizzatura meccanica di partenza delle Cave Gruzze. L'edificio è situato su un bel terrazzino erboso. La visuale si apre, siamo ormai fuori dal bosco: comincia il tratto piu' spettacolare. La lizza adesso è intagliata nei lastroni di marmo della parete del Sella; la parte iniziale si è mantenuta in stato ottimale, piu' su è parzialmente crollata. Pur essendo ripida in molti tratti, non vi sono eccessive difficolta'. In basso spunta la sagoma caratteristica del rifugio Conti. Giungiamo ad un edificio in pietra di cava, un vero e proprio nido d'acquila (qui eventuale deviazione attrezzata che in 15 min. scende al rifugio), lo aggiriamo sulla sx e, tra lastroni e paleo, saliamo sulla cresta del Sella, alla Focetta dell'Acqua Fredda. Panorama da applausi!!! La cresta va percorsa per un breve tratto verso sinistra, in direzione del Passo della Tambura (1620 m.). I primi 100 metri sono un po esposti e presentano un tratto attrezzato (probabilmente facente parte della ferrata Vecchiacci ormai chiusa da anni). Poi la cresta diventa piu' facile ed in breve arriviamo al passo. Da qui si puo scegliere di scendere nuovamente al rifugio e poi a Resceto lungo la storica via Vandelli (2h40). Proseguendo sul crinale roccioso, si risale la normale al Tambura; la cresta non presenta nessun problema ed in 40 min. si raggiunge la vetta (1890 m., terza cima delle Apuane). Grandioso colpo d'occhio sul Pisanino e il Cavallo! La discesa avviene sul crinale opposto a quello di salita, che collega la vetta al Passo della Focolaccia, purtroppo devastato da una cava attiva. Giunti sulla marmifera ne percorriamo un pezzo, e raggiunta una casa dalle mura verdi, seguiamo le indicazioni dei segnavia 166, lizza della Focolaccia, che ripidamente scende in direzione di Resceto; nell'ultimo tratto si ricongiunge con la via Vandelli. Anello che richiede almeno 7h30, molto faticoso fino alla cresta del Sella...sono pur sempre 1500 m. di dislivello!! Molto faticosa anche la discesa lungo la lizza della Focolaccia, ripida nel tratto iniziale, il classico colpo finale alle vostre povere ginocchia!

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