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Monte Nona (Anello da Stazzema)

MONTE NONA 1297 M.

MONTENONA Il Monte Nona, benchè di altezza modesta, vanta una bella parete sul versante stazzemese, terreno di sfida per alpinisti e climber. L'altro versante è molto piu' accessibile e puo' essere raggiunto inserendo la salita all'interno di un giro ad anello sia che si scelga come punto di partenza il Rifugio Alto Matanna (1037 m. soluzione piu' rapida) sia che si parta da Stazzema (450 m.); nel mio caso ho seguito questa ultima alternativa. In auto, poco prima di entrare nel paese di Stazzema si seguono le indicazioni sulla destra per il rifugio Forte dei Marmi. Dopo qualche tornante la strada asfaltata termina e prosegue lo sterrato, carrozzabile ma molto sconnesso. Si parcheggia l'auto in prossimita di un ampio tornante da cui, sulla destra si stacca il sentiero per il Rifugio Forte dei Marmi (868 m.). Si sale nel bosco (segnavia 5 e 6) sino ad incontrare un primo bivio, dove si svolta decisamente a destra seguendo sempre il segnavia 5. Poco prima di raggiungere il rifugio, il sentiero prende a salire in modo piu' deciso puntando in direzione del Monte Procinto, mentre alla nostra destra incombe la bella parete verticale del Nona. Ora si traversa verso destra seguendo una cengia rocciosa attrezzata (sentiero attrezzato Aristide Bruni, da non confondersi con l'omonima ferrata che sale alla vetta del Procinto), dove in realta' il cavo serve solo come passamano o come sicurezza in caso di pioggia e rocce scivolose. La salita prosegue con stretti tornanti sino ad un nuovo bivio: seguiamo la traccia a destra (sempre segnavia 5) e le indicazioni per il Callare. Salendo si esce dal bosco e la visuale si apre con un bel colpo d'occhio sul Nona e il Procinto con la Cresta dei Bimbi. Dopo circa 1h20 dalla partenza si raggiunge il Callare del Matanna (1138 m.), un valico tra il Monte Matanna e il Nona; da qui parte la traccia (non indicata sulla carta ma chiara), che seguendo l'ampia cresta porta sulla vetta del Nona (circa 30 min-40 min. dal Callare). Solo nel tratto finale diventa un po piu' rocciosa ma le difficolta' restano elementari. Proseguendo sulla cresta si compie la panoramica traversata e si scorge in basso la Foce delle Porchette (979 m.), prossima tappa. La discesa da qui in realta' non è chiaramente indicata; comunque non è difficile intuire dove andare. Dopo essersi abbassati di circa 100 m. ecco che spuntano alcuni ometti e qualche scolorito segno blu...che pero' spariscono poco dopo. Giunti in qualche modo alla Foce delle Porchette, si puo' chiudere l'anello seguendo il segnavia 8 che si collega in breve al 6 che riporta a Stazzema. Nell'occasione io ho proseguito in direzione del Monte Croce. L'anello cosi come descritto puo' essere completato in 5h, senza troppa fatica ma con grande soddisfazione.

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