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Cima Cece (Anello da Malga Valmaggiore)

CIMA CECE 2754 M.

CeceItinerario lungo e faticoso ma privo di particolari difficolta' che consente di salire, con gran soddisfazione la cima piu' elevata del Gruppo del Lagorai. L'anello parte nei pressi della Malga Valmaggiore (1608 m.), raggiungibile da Predazzo (TN) in Val di Fiemme; seguendo le indicazioni si abbandona la ss48 per prendere la forestale, inizialmente asfaltata, che sale alla malga. Lo stradello è stretto e nell'ultimo tratto non piu' asfaltato (ma sempre in buono stato). Si parcheggia l'auto nei pressi di un ponte di legno, oltre il quale lo stradello si biforca. Ci incamminiamo sul ponte per seguire lo stradello sulla dx, indicazioni "Malga Valmaggiore 800 m.". In falsopiano usciamo in una bella radura sul fondo della quale sorge la Malga (raggiungibile direttamente anche in auto). Poco prima della malga stessa si stacca sulla sx un sentiero (CAI 335) che seguiamo. Inizialmente su comoda mulattiera, entriamo nel bosco sino ad un breve ponticello; lo oltrepassiamo (indicazioni per il Bivacco Paolo e Nicola) e cominciamo a salire piu' decisi. Giungiamo al piccolo Laghetto di Valmaggiore, dove la visulae si apre sull'aspro vallone detritrico che dovremo risalire per giungere al bivacco. Giungiamo cosi alla Forcella Valmaggiore (2180 m.) dove sorge il Bivacco Paolo e Nicola. Proseguiamo seguendo il segnavia CAI 349 in direzione di Cima Cece. Saliamo con qualche zig zag superando un dosso di erba e gradoni giungendo cosi all'imbocco del Vallone di Cece; la traccia torna ad essere una bella mulattiera di guerra che risale il selvaggio vallone chiuso sul fondo dalla nostra meta e sulla dx dalle spettacolari sagome del Campanile di Cece e sopratutto del Dente di Cece. Con faticosa salita si raggiunge un panoramico ripiano (circa 2600 m.); i segnavia guidano adesso su lungo un ripido ma breve canalino terroso. All'uscita troviamo le indicazioni per la salita alla vetta (segnavia bianco rossi, non numerato). La traccia è un vecchio sentiero di guerra e non presenta difficolta' particolari, se non un minimo di esposizione nell'ultimo tratto, dove si sale i grandi blocchi che portano alla croce. Giornata purtroppo avara di panorami causa meteo. Torniamo sui nostri passi sino all'uscita del canalino; qui proseguiamo sul 349 in direzione di Forcella Cece. Scendiamo un ripido e detritico canalino per poi svoltare decisamente a dx; si prosegue tagliando per ripide pietraie alla base delle pareti di Cima Cece, sino a giungere alla Forcella Cece (2393 m.), incastonata tra l'omonima cima e Cima Valbona. Adesso imbocchiamo il CAI 336 che scende nel vallone sottostante, costeggiando un piccolo rio e giungendo al bellissimo Laghetto Caserina (2087 m.). Superato il lago e guadato il rio si giunge al Baito Caserina (2046 m.); lo superiamo seguendo sempre i segnavia, entriamo nel bosco e giungiamo in breve al Lago Cece (1879 m.). Ormai prossimi alla chiusura dell'anello, seguiamo sempre il 336, che prosegue dietro il bivacco nei pressi del lago. Sempre su mulattiera attraversiamo la radura del Campigol Grande sino a sbucare su una ampia sterrata; la seguiamo per poco sino a trovare le indicazioni per il ponte dove abbiamo parcheggiato l'auto. Anello bellissimo che mi ha fatto scoprire il mondo del Lagorai che per anni avevo colpevolmente trascurato!

P.S. : Su molte carte è ancora indicato un sentiero che dalla vetta di Cima Cece scende all'omonima forcella lungo la cresta NW; in realta' il sentiero non esiste piu' e il tracciato è piuttosto impegnativo e pericoloso.

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