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Rifugio Segheria Abetina Reale

AbetinaPiacevole passeggiata per splendidi boschi nell'Appennino Reggiano, che in origine sarebbe dovuta essere una ciaspolata, ma in assenza della materia prima...eh eh, si è trasformata in una rilassante camminata. Partenza dal piccolo borgo di Civago (RE), piu' precisamente dalla frazione Case di Civago. Seguiamo la strada asfaltata (via delle Forbici) sino a quando lascia spazio allo sterrato (primo parcheggio) ancora transitabile. In breve giungiamo al termine della strada, dove lasciamo l'auto (vari cartelli informativi e indicazioni dei sentieri). Da qui parte anche la nuova ferrata al Monte Penna (sopra le nostre teste). Proseguiamo a piedi lungo una larga mulattiera (segnavia 605). Avanziamo in moderata salita; alla nostra sx, piu' in basso, scorre il torrente Dolo. Ignoriamo vari bivi mantenendo il 605; giungiamo ad una fonte (bivio per il rifugio San Leonardo), dopo la quale percorriamo un tratto fuori dal bosco con bel colpo d'occhio sul Sassofratto. Continuiamo in falsopiano per poi calare verso il letto del Dolo che attraversiamo su un primo ponticello di legno. Dall'altro lato insistiamo sul 605 (a dx da qui in poi coincide con il 631, a sx parte il 605 B); entriamo adesso nell'Abetina Reale, magnifica foresta che un tempo rappresento' la riserva di legname degli Este. Saliamo per un breve ripido tratto per giungere ad un secondo ponticello di legno che ci consente di attraversare nuovamente il Dolo. Affrontiamo un ultimo tratto di salita ripido, fino a sbucare nella bella radura dove sorge il Rifugio Segheria Abetina Reale (1409 m.) ed anche l'edificio delle Guardie Forestali. Molto bello anche l'interno del rifugio, con un ampio salone dotato di un enorme camino. Da qui sarebbero molteplici le possibilita', la piu' battuta è sicuramente la continuazione fino al Rifugio Battisti per poi salire sul Cusna. Noi oggi siamo di completo relax, quindi, dopo una bella pausa, cominciamo a scendere. Seguiamo la strada dell'andata sino al primo ponte incontrato; qui lasciamo il 605 per proseguire sul 605 B, che corre proprio a fianco del Dolo e conduce al Rifugio San Leonardo. Poco prima di giungere al rifugio i segnavia ci portano ad attraversare nuovamente il torrente: probabilmente nel resto dell'anno è un'operazione semplice, ma nel nostro caso (inizi di marzo) siamo stati costretti ad un gelido guado...eh eh...divertente fuori programma. Al di la del Dolo, il sentiero, dopo una breve salita, ci porta al rifugio. Da qui in pochi minuti ci ricongiungiamo al 605 e quindi torniamo al parcheggio.

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