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Monte delle Tavole per Cresta Sud (Anello dalla Polla)

MONTE DELLE TAVOLE 1463 M.

TavoleCrestaSudItinerario ad anello lungo antichi percorsi di cavatori sul versante meridionale dell'Altissimo. Punto di partenza è la marmifera per La Polla, situata sulla Via Monte Altissimo, poco prima di giungere ad Azzano (434 m. - cancello metallico ed indicazioni CAI e Cave Storiche, scarsa possibilita' di parcheggio, max 2-3 auto). In macchina, uscendo dall A12 a Versilia, ci dirigiamo in direzione di Seravezza (LU); seguendo la SP9 giungiamo ad un ponte metallico che non attraversiamo proseguendo a sx, paralleli al corso del fiume Versilia, e superando i paesi di Riomagno e Malbacco. Lo stretto stradello asfaltato prosegue in salita e dopo un deciso cambio di direzione verso destra, prima di giungere ad Azzano, troviamo sulla sx l'accesso alla marmifera. Ci incamminiamo lungo il largo stradello (indicazioni CAI 32 e Cave Storiche) incontrando sulla sx un edificio e poco piu' avanti, sulla dx una centrale elettrica. Giungiamo in localita' La Polla (575 m.) dove sorge una cappella dedicata alla Madonna della Tacca Bianca. Qui la marmifera si biforca: noi proseguiamo a dx in salita in direzione della Cava Mossa (o Cava Michelangelo). Arrivati alla zona di escavazione, senza attraversarla, in prossimita' dell'ultimo tornante della marmifera, sulla dx notiamo un ometto ed una vaga traccia che porta su un ripiano erboso dove spiccano numerosi resti di vecchie attrezzature. Si scorgono i primi e numerosi bolli rossi ed una corda che aiuta a risalire il primo ripido e umido tratto: è l'inizio di un antico sentiero di cavatori che ci condurra' ad intercettare il CAI 142 nei pressi delle cave sotto il Picco di Falcovaia. La traccia, ripida ma non difficile, risale alla sx del ravaneto delle cava Vincarella puntando e doppiando un costone roccioso (981 m. - traliccio elettrico). I bolli rossi sono abbastanza frequenti e dopo una prima parte faticosa e ripida, si prosegue senza particolari difficolta'. La traccia sbuca nei pressi dell'edificio della mensa dei cavatori, nella zona di escavazione sotto il Picco di Falcovaia; qui ci immettiamo sul CAI 142, che seguiamo in direzione del Passo del Vaso Tondo. Nella prima parte il sentiero segue le prime propaggini della cresta sud del Monte delle Tavole. Quando i segnavia lasciano il crinale volgendo a dx, noi abbandoniamo il sentiero per continuare a seguire la cresta. Il terreno si fa piu' ripido e roccioso; aggiriamo a dx un primo spuntone giungendo ad una piccola forcella dalla quale si riprende sul filo del successivo risalto. Qui bisogna nuovamente allontanarsi dal filo, calando a dx al meglio sino a rinvenire una cengetta con tacche artificiali che consente di traversare ai piedi del risalto. Attenzione che il sentiero CAI è a poca distanza sotto di noi e data la natura del terreno è facile e scaricare sassi sugli escursionisti sottostanti. Dalla base del risalto si prosegue sul filo roccioso sino alla base di un successivo risalto. Anche stavolta lo aggiriamo a dx per poi puntare dritti sul ripido pendio di paleo e rocce raggiungendo l'anticima del Monte delle Tavole. Proseguiamo sul bel crinale roccioso e senza difficolta' giungiamo in vetta. Caliamo seguendo l'altra cresta, quella NE. La discesa non presenta particolari difficolta' se non un risalto un po piu' erto nella parte alta che superiamo seguendo un canalino roccioso a sx. Rinveniamo nuovamente il CAI 142 che seguiamo a sx sino a giungere al Passo del Vaso Tondo (1381 m.) per poi proseguire sul CAI 143 in direzione della vetta dell'Altissimo. A quota 1460 m. sulla sx (postazioni della linea gotica) raggiungiamo la Foce dell'Onda ed i segnavia del CAI 32. Abbandoniamo il CAI 143 per cominciare a scendere ripidamente in direzione della Cava Tela. In questo tratto il CAI 32 segue un erto invaso di paleo caratterizzato da un vecchio tubo metallico. Al termine della discesa abbandoniamo il CAI 32, poco prima dell'inizio del tratto attrezzato e scartiamo a sx rinvenendo la lizza che ci condurra' alla vicina Cava dei Colonnoni (indicazioni e segni rossi). Vale la pena, giunti alla zona di escavazione ormai abbandonato, fare una piccola deviazione a sx, fino all'arrivo della teleferica, a vedere cio' che resta dell'ardito sentiero dei Tavoloni, aereo collegamento alla Cava Fitta. Tornati sui nostri passi, proseguiamo sulla bella lizza per poi seguire le indicazioni "Sentiero dei Cavatori", una traccia meno erta che con vari tornanti si sviluppa a dx della lizza stessa. Poco prima di confluire nella marmifera che scende alla Cava Mossa, la lizza si interrompe bruscamente, causa appunto il taglio artificiale della marmifera. Per raggiungerla occorre quindi superare un saltino di 3-4 m. verticale e liscio attrezzato con corda (fissata solo in alto). Via alternativa, in prossimita' dell'ultimo tornante verso sx del Sentiero dei Cavatori, si traversa a sx su terreno ripido sino a mettere piede su un tratto di lizza che da accesso alla parte bassa del ravaneto che scende dalla Cava dei Colonnoni, seguendo il quale raggiungiamo comunque la marmifera. Adesso proseguiamo sulla marmifera raggiungendo Cava Mossa chiudendo cosi' l'anello; non resta che tornare alla Polla e quindi all'auto, seguendo percorso dell'andata. Giro abbastanza impegnativo, pur senza passi tecnici di particolari rilievo ne problemi di orientamento. 

 

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