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Monte Cimone (Anello dai Taburri)

MONTE CIMONE 2165 M.

CusnaLungo itinerario, privo di difficolta', che conduce sulla vetta piu' alta dell'Appennino Settentrionale. Partenza dalla strada che conduce in localita' i Taburri, nel punto dove inizia il breve sentiero che porta alle Cascate del Doccione (1190 m.). In auto dal paese di Fanano (BO), si seguono le indicazioni per Fellicarolo e da qui per i Taburri, lungo l'omonima via. Si parcheggia a bordo strada nei pressi dell'inizio del tracciato per le cascate. Ci incamminiamo raggiungendo brevemente il punto panoramico sulle Cascate del Doccione. Poco prima di questo, sulla sx si stacca il CAI 431 che risalendo sulla dx idrografica del Torrente Doccione conduce in localita' Taburri. La traccia esce dal bosco e si congiunge con un ampio stradello forestale: a sx si giungerebbe in breve al Rifugio I Taburri mentre noi proseguiamo sulla dx, guadando il rio e seguendo il CAI 433 - 445. Incontriamo subito un bivio: teniamo la dx  e continuiamo sul CAI 445, su largo stradello. Superato un breve guado, con qualche moderato sali scendi giungiamo in localita' Seralta di qua' (vari ruderi e resti di mulattiere), dove incrociamo il CAI 435 proveniente da Fellicarolo. In breve siamo al Biv. Gran Mogol (1325 m.), dove lasciamo il 445 (dal quale torneremo) per prendere sulla sx il CAI 435. Saliamo adesso in modo piu' deciso ma sempre su largo stradello, diagonalmente da dx a sx;  la traccia con un deciso tornante cambia direzione e prosegue, adesso piu' stretta in direzione del Pizzo delle Stecche (lo stradello continua dritto dalla parte opposta del tornante, non segnato). Seguiamo ancora per poco il 435 per abbandonarlo, uscendo dal bosco, seguendo una breve traccia sulla sx, che esce in ambiente prativo aperto, proprio sotto le pendici del Monte Donato. Una flebile traccia risale ad un pianoro erboso piu in alto, caratterizzato dalla presenza di un recinto di pecore. La traccia si perde, ma è facile continuare a vista, obliquando a dx in direzione dell'evidente crinale tra il Monte Donato ed il Pizzo delle Stecche (breve deviazione alla vetta). Incrociamo nuovamente il 435 senza seguirlo: proseguiamo facilmente a vista raggiungendo il crinale che dal Pizzo delle Stecche sale al crinale principale; aggiriamo sulla sx una conca detritica e obliquando verso dx acciuffiamo il CAI 447, sul crinale principale che collega il Libro Aperto al Monte Lagoni. Proseguiamo quindi senza difficolta' in direzione di quest'ultimo per poi calare in localita' i Ghiacci (1824 m.), dove confluiscono vari sentieri: noi teniamo il 447 risalendo sul facile crinale in direzione del Cimoncino. La traccia segnata non ne toccherebbe la cima, deviando sulla sx, ma senza nessuna difficolta' si puo' proseguire giungendo quindi in vetta al Cimoncino (vaga traccia). Caliamo quindi alla sella tra il Cimoncino e il Cimone, per poi risalire ed in breve arrivare in vetta. L'ampia cima è caratterizzata dalla presenza dell'Osservatio dell' AM, una piccola cappella ed una statua in bronzo. Dalla vetta cominciamo il ritorno calando lungo il frequentato CAI 441 in direzione di Pian Cavallaro; senza raggiungerlo la traccia devia a dx puntando alle piste da sci del Cimoncino; incrociamo lo stradello asfaltato e proseguiamo in leggera salita in direzione del Lago Terzo (CAI 441), senza raggiungerlo. Scendiamo lungo la pista puntando al Rifugio La Fogacina (1590 m.) dove rinveniamo il CAI 439 che ci conduce il localita' La Bandita. Qui seguiamo a dx il CAI 445 che ci riportera' ai Taburri. Un cartello all'inizio indica di fare attenzione ad un tratto franato (proveniendo dai Taburri invece il CAI 445 veniva indicato come chiuso). Il tratto in questione è in effetti meritevole di attenzione ma comunque superabile senza problemi. Il CAI 445 prosegue con vari faticosi sali scendi giungendo ad un altro bivacco in localita' La Pianona (o Seralta di La' - 1427 m.). Poco prima del bivacco da segnalare un minuscolo oratorio in pietra, molto suggestivo. Continuando infine sul CAI 445 arriviamo al Biv. Gran Mogol: da qui seguendo il percorso dell'andata torniamo al punto di partenza.

 

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