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Marmagna per la "Direttissima" (da Biglio)

MARMAGNA 1850 M.

MarmagnaSalita selvaggia e molto faticosa alla vetta del Marmagna dal versante Toscano. Punto di partenza è l'abitato di Biglio (647 m. MS), in Lunigiana; lo raggiungiamo in auto percorrendo l'A15 ed uscendo a Pontremoli. Da qui seguiamo per un breve tratto la SS62 in direzione di Aulla per poi svoltare a sx sulla SP35 in direzione di Lusignana. Successivamente seguiamo le indicazioni per Bagnone, lungo via Cavallana (utile un navigatore). Gli ultimi km di strada per Biglio presentano tratti di sterrato, percorribile con cautela (in generale strade piuttosto strette anche nei tratti asfaltati). Poco prima di giungere all'abitato di Biglio, sulla sx si stacca una sterrata (indicazioni Castagna Bike e Vico-Valle): da qui parte l'itinerario. Si parcheggia al meglio ai lati della strada o direttamente a Biglio (piu' spazio). Lo stradello sterrato lungo il quale ci incamminiamo (CAI 124), diretto al passo della Colletta, potrebbe essere percorribile anche in auto, se in possesso di un buon 4x4. Lo stradello in breve confluisce in un altra sterrata che seguiamo a sx. Ad un altro bivio incrociamo a sx la sterrata proveniente da Postponte (pannello con mappa percorsi MTB) che ignoriamo proseguendo dritti sul 124. Successivamente trascuriamo anche la deviazione indicata per il percorso in MTB evitando la salita al modesto Monte Bosta, e dopo una breve discesa giungiamo al Passo della Colletta (826 m., marginetta); qui giunge anche il sentiero da Lusignana. L'itinerario prosegue sempre sul 124 (indicazioni per il Rif. Porcili) e iniziamo a salire con piu' decisione nel bosco. Arriviamo ad un belvedere e poco piu' avanti in localita Il Portone (1028 m.). Proseguendo, in prossimita' di una svolta a dx del 124 dopo un tratto rettilineo in salita, dobbiamo scartare a sx su traccia evidente ma inizialmente non segnalata (ex sentiero CAI 126): quasi subito rinveniamo segnavia bianco rossi che, almeno per la prima parte, risultano abbondanti. La traccia raggiunge la localita' Prato del Prete e prosegue in un lungo traverso circolare in senso antiorario, puntanto alla Tesa dei Corvi. Il percorso traversa un buon numero di canali, tra i quali il Canal Maestro e il Rio Sassina, a volte su cengette un po esposte. Noi dobbiamo puntare ad incrociare la dorsale SO del Marmagna, in direzione della Tesa dei Corvi (che non raggiungeremo). Nell'ultimo tratto la traccia risulta meno chiara ed i segnavia si fanno piu' rari (permangono sporadici vecchi bolli blu o gialli). Per raggiungere l'attacco della Direttissima dobbiamo abbandonare l'ex 126 senza valicare il crinale poco prima Tesa dei Corvi; avendo perso la traccia, ci siamo aiutati con il gps, puntando ad un primo risalto roccioso, alla base del quale ritroviamo i segnavia bianco rossi (circa quota 1100 m,). I segnavia aggirano sulla dx lo sperone di roccia, e su traccia ripida guidano sul filo del crinale; seguiamo il crinale aggirando a dx un ulteriore salto roccioso, deviando ancora per traccia nel bosco. Usciamo all'aperto e superiamo stavolta direttamente un'altra protuberanza della cresta, con qualche facile passo di I. Piu' avanti un altro salto roccioso sbarra il percorso: scartiamo a sx rientrando brevemente nel bosco, per calare ripidamente all'interno di un canale roccioso che iniziamo a risalire (qualche passo di I, ancora presenti bolli bianco rossi). Nella parte alta, quando le difficolta' nel proseguire per il canale aumentano, usciamo a dx, su cengetta erbosa leggermente esposta, per poi proseguire dritti su ripidissimo paleo in direzione della base di un pilasto di roccia (segnavia bianco rossi). Traversiamo a sx e risaliamo una lingua erbosa tra le rocce, sempre su paleo ripidissimo, al vertice della quale traversiamo ancora a sx per rientrare nella parte terminale del canale abbandonato in precedenza, qui ripido ma facile. All'uscita del canale terminano le difficolta' e non resta che il faticoso pendio finale che ci conduce alla croce di vetta. Dopo una doverosa sosta ripartiamo in direzione della Sella del Marmagna (1725 m. - CAI 00) e da qui con breve controsalita valichiamo la cima del Monte Aquilotto (1781 m.). Cotinuiamo sullo 00 e giungiamo al Passo Acquila (1700 m.) dove incontriamo un bivio: abbandoniamo lo 00 e scendiamo a dx sul CAI 124 (detto "Sentiero dei Matti"). Percorrendo panoramiche cenge erbose lungo i pendii del Monte Aquila caliamo in direzione del Monte Dongo, con percorso che regala splendidi scorci panoramici. Valichiamo l'erbosa vetta del Monte Dongo (1505 m.) e insistiamo sul 124 che adesso entra nel bosco transitando nei pressi del bivacco I Porcili (1320 m.). Continuiamo la lunga discesa sul 124, passando nuovamente dal bivio con l'ex CAI 126 e quindi, ripercorrendo i passi dell'andata, torniamo al Passo della Colletta e quindi a Biglio.

Itinerario molto faticoso non solo per il dislivello ma sopratutto per la tipologia di terreno. La Direttissima non presenta difficolta' tecniche particolari ed essendo stata recentemente bollinata, attualmente le difficolta' di orientamento sono notevolmente diminuite. Resta comunque un itinerario piuttosto impegnativo; consiglio ugualmente l'utilizzo del gps, sopratutto per la percorrenza dell'ex 126.

 

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