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Cima Uomo - Via Normale

CIMA UOMO 3010 M.

CimaUomo Via normale di enorme soddisfazione, almeno per me! Un piccolo sogno da anni, reso possibile grazie al "solito" gruppaccio di prodi FFisti! La normale a Cima Uomo ha come punto di partenza la Forcella dell'Uomo. Per raggiungerla noi abbiamo scelto di seguire il secondo tratto della via ferrata Bepi Zac, che da Forcella Ciadin (2698 m.) arriva a Forcella Laghet (2765 m.), transitando appunto per Forcella Uomo. Di fatto quindi percorriamo piu' di 2/3 della ferrata. Il secondo tronco della Bepi Zac lo trovate descritto qui. Dalla Forcella Uomo (2849 m.) si scende per pochi metri seguendo le indicazioni "Cima Uomo - Sentiero Alpinistico". L'itinerario è segnalato da segnavia bianco-rossi e dotato di frequenti punti di ancoraggio con i quali fare sicurezza. Alcuni passaggi sono stati facilitati con chiodi per mani e piedi. Nella prima parte si deve seguire l'evidente cengia ghiaiosa che taglia diagonalmente la parete. Qui incontriamo i passaggi piu' impegnativi, in particolare un breve saltino di 3 m., agevolato con chiodi, esposto. In realta' non ci sono veri e propri tratti aerei, ma si avverte comunque il vuoto e la tipologia di terreno sul quale ci si muove, rocce e ghiaie, richiede massima attenzione e concentrazione. Si prosegue alternando tratti dove si cammina ad altri dove si devono usare le mani, sino a giungere al culmine della cengia, su di una spalla rocciosa. I segnavia guidano, svoltando decisamente a sx, sul ripido pendio di ghiaie terminale. Si incontra ancora qualche passo dove ravanare è necessario, ma l'esposizione si attenua di molto, rispetto alla cengia iniziale. Si giunge finalmente in vetta (3010 m.)...assolutamente spettacolare il panorama!!! Meriterebbe una lunga sosta contemplativa, ma è bene ricordare che la via di discesa sara' la stessa dell'andata...non ci si puo' ancora rilassare! Forse è proprio questa la difficolta' maggiore di questa normale: specialmente i passaggi sulla cengia, in discesa, risultano ovviamente un po piu' impegnativi, in particolare il saltino attrezzato con chiodi. Noi abbiamo utilizzato una corda per fare sicurezza. Giunti nuovamente all'inizio della normale, siamo scesi sul ripido ghiaione (bolli rossi) sino ad intercettare le piste da sci, seguendo le quali siamo tornati al passo San Pellegrino. La parte alta del ghiaione è piuttosto ripida e delicata, poi diventa piacevolmente sciabile! Sulla difficolta' della normale a Cima Uomo è bene specificare che tutte le valutazioni sono fatte nell'ottica dell'escursionista (quale sono!). Se appartenete alla classe degli Alpinisti, allora direi che si tratta di una salita elementare. Viceversa, pur non presentando veri e propri passi critici, è da considerare una salita di notevole impegno. Il fatto che sia segnata e guidata da frequenti e ben visibili segnavia non significa avere a che fare con un normale sentiero. Tempi e dislivelli sono relativi al giro cosi' come descritto; la normale richiede circa 50 min.

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