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Monte La Banca - via normale dal Rifugio Fuciade

MONTE LA BANCA 2875 M.

LaBanca Doverosa premessa: come vedrete dalle foto la giornata potrebbe essere descritta sinteticamente citando il titolo di un famoso (e assolutamente inutile) romanzo: "50 sfumature di grigio"!! In questo caso...è stato, purtroppo, il colore dominante per tutta l'escursione. Ringrazio quindi il prode FFista Stefano che mi ha gentilmente concesso un po di sue foto di una salita con meteo decisamente piu' fortunato. Il giro è di quelli che meritano e che danno grande soddisfazione, con quel mix di selvaggia e solitaria ravanata che ci piace tanto! Punto di partenza è il Rifugio Fuciade (1982 m.) raggiungibile facilmente e con poca fatica dal Passo San Pellegrino (607). Piu' diretto, sebbene un po piu' ripido, è l'accesso dalla Baita Flora Alpina; in questo caso, superato il passo e proseguendo in direzione di Falcade, occorre prendere una stradina sulla sx, con indicazioni per la baita, e parcheggiare l'auto in un ampio spazio nei pressi di un ponte (circa 1850 m.). Da qui, per raggiungere il Rifugio Fuciade, si segue il 670. Dal rifugio si segue ancora il 670 (Alta via n°2) risalendo un costone erboso e superando un recinto con indicazione "Forca Rossa/La Banca". Proseguiamo sul 670, in direzione della Forca Rossa, transitando per una zona prativa recintata piena di cavalli al pascolo. Senza dover raggiungere la Forca Rossa, si abbandona il sentiero puntando per prati e rocce, in direzione dell'evidente ghiaione che scende ripido tra il Sasso di Valfredda e il Formenton, sul quale gia' a distanza si nota una traccia di salita. Incrociamo il 693, nei pressi di una tabella con indicazioni; la superiamo e continuiamo a puntare verso il ghiaione. Inizialmente la linea di salita è abbastanza evidente, piu' avanti un po meno....ma probabilmente la nebbia ha avuto un ruolo determinante. Dobbiamo comunque puntare ad un grosso masso sulla dx del ghiaione, situato dove le ghiaie sono miste a terreno erboso. Dietro il masso si scorge un segno rosso di vernice. Si sale diagonalmente verso dx sul pendio erboso sino a scorgere un secondo segno rosso. Si punta ad un canalino detritico che attraversiamo scorgendo una traccia un po piu' evidente e qualche raro ometto, tagliando per ripide ghiaie sino ad imboccare l'esposta cengia che porta ad una spalla rocciosa (circa 2700 m.), che segna lo scollinamento sul versante opposto. Seguiamo adesso la cresta rocciosa verso dx, scendendo in direzione dei ripidi pendii alla base della cima del monte La Banca. Un ultimo breve tratto di cresta risulta abbastanza esposto. Adesso occorre abbandonare la traccia alla base e risalire piu' o meno a vista su ripidi ghiaioni in direzione della sella tra le due cime de La Banca, segnalate da ometti; nella parte alta la pendenza diminuisce e la salita risulta piu agevole. Purtroppo non posso dirvi molto sul panorama che si gode dalla cima....ma mi fido totalmente di quanto mi hanno detto! La discesa avviene per lo stesso itinerario. Decisamente molto faticosa la risalita del ghiaione. In condizioni di buona visibilita' l'orientamento non risulta affatto complicato.

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