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Picco di Navola - Traversata dai Focarelli

PICCO DI NAVOLA 1272 M.

PiccoNAvola Interessante traversata lungo vecchi sentieri di pastori, su una montagna apuana secondaria ma che regala panorami grandiosi. Partenza da Forno (MS); superato il paese, si prosegue sull'asfaltata che con stretti tornanti sale in direzione di Vergheto, piu' precisamente in localita I Mozziconi (440 m.). Dopo circa 1 km, in prossimita' di un tornante verso sx (container in lamiera per la raccolta delle acque), scorgiamo i segnavia del 37 che sale lungo il Canal Regollo sino a Foce di Navola. Parcheggiata l'auto ci incamminiamo su quella che era una lizza, fiancheggiando il canale stesso. In breve siamo ad una sorta di passo del gatto (cordino) superato il quale abbandoniamo il 37 per guadare il fiume, scorgendo sull'altro lato un bollo rosso ed una traccia che risale verso sx. Seguiamo la traccia evidente ed i bolli rossi e con ripide serpentine ci portiamo in prossimita' dell'evidente ravaneto che scende dai Serroni, sotto la Sella dei Focarelli (gia' visibile da qui). La traccia, qui ancora buona, risale lungo il fianco sx della frana, fin sotto ad un ricovero per animali, sotto un grande masso. Fino a qui i bolli rossi sono piu' che sufficienti e la traccia evidente. Superato il ricovero per animali la traccia diventa piu' incerta e i bolli piu' rari ma i problemi di orientamento non sono molti visto che la Sella dei Focarelli (958 m.) è ben individuabile. Nell'ultimo ripido tratto prima della sella, occorre traversare il ravaneto (varie tracce a differenti altezze) e puntare dritto alla soprastante sella, senza farsi ingannare da altre tracce. Da qui, un evidente bollo rosso sulla sx indica la prosecuzione dell'itinerario. Si segue la rocciosa cresta senza troppe difficolta', adesso la salita si fa piu' ripida e leggermente esposta; qualche ometto ed evidenti segni dell' opera dei pastori (tratti scalinati) guidano ripidamente sino ai margini di un inaspettato boschetto, dove le modeste difficolta terminano. Entriamo nel bosco per un breve tratto pianeggiante, sino ad uscire in una bella conca sotto la vetta erbosa del Picco di Navola, nota anche come Valle delle Rose e dove si scorgono i ruderi di Case Rapalli (1120 m.); colpo d'occhio grandioso sul Grondilice, Contrario e Cavallo. Qui la traccia e i bolli spariscono (o meglio io li ho persi eh eh) ma è elementare puntare alla vetta scegliendo al meglio la linea di salita lungo i ripidi pendii erbosi. Dalla vetta domina la visuale la mole del Sagro! Spettacolare! Scendiamo lungo la normale (nessun segnavia) che confluisce nel 37 all'altezza (circa 1148 m.) delle Capanne di Navola. Inizialmente la traccia è ben evidente ma nella parte bassa non lo è affatto! Anche in questo caso nessun problema di orientamento dato che la meta è ben visibile. Lungo la discesa si devono traversare alcuni tratti su rocce scistose che, se bagnate, richiedono attenzione. Una volta messo piede sul 37 il piu' è fatto; si prosegue incontrando prima i ruderi dell'ex rifugio G. Pisano (936 m.) e poi la casa del pastore Evaristo. Continuiamo la discesa sino ad attraversare nuovamente il canale e immettendoci sulla bella lizza che ci riportera' in breve al punto di partenza. Itinerario poco battuto, non lungo ma da evitare nelle giornate troppo calde. In condizioni di ottima visibilita' l'orientamento è semplice.

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