Viaz dei Cengioni

SSEBASTIANO Incursione in una zona che ancora conosco poco: Civetta-Moiazza ma sopratutto le Cime di San Sebastiano - Tamer: montagne selvagge e poco frequentate....quindi un posto ideale da visitare!! Inoltre l'attrattiva del Viaz dei Cengioni era molta da tempo! L'unico altro Viaz che avevamo percorso era il mini-Viaz del Bus.ma questo è ben altra cosa! I veri Viaz purtroppo non credo di potermeli permettere; quindi la soddisfazione per aver percorso questo è stata enorme! Si puo considerare il livello 0 dei Viaz, ma non va ugualmente sottovalutato! E' un giro breve ma che richiede sicuramente un po di esperienza nel tratto del Viaz. Partenza dal Passo Duran (1601 m.) dove parcheggiamo e ci incamminiamo lungo il 524, inizialmente nel bosco, in decisa salita. Uscendo dal bosco ci ritroviamo ai piedi delle belle pareti della Cima di Lastie e del Sasso Caleda, che aggiriamo (breve cengia esposta attrezzata con cavo) e iniziamo a risalire lungo il Van de Caleda, chiuso sullo sfondo dalla Cima Tamer e le Cime di San Sebastiano: luogo davvero grandioso! Giunti ad un bivio che segnala la salita alla Cima Nord di San Sebastiano e alla Cima Tamer, si deve abbandonare il sentiero segnato, traversando su evidente traccia i ghiaioni per poi risalire in alto puntando l'evidente spallone erboso poco sotto la vetta del Sasso di Caleda, caratterizzato dalla presenza di un palo con freccia (dove in realta' non c'è scritto niente...eh eh). Da qui  inizia il percorso del Viaz dei Cengioni, che si snoda su una cengia, piuttosto aerea, traversando su vertiginosi pareti, poco sotto le vette delle Cime de Lastie. Si traversano 3 grandi canaloni lungo il percorso, alternando tratti di sentiero anche comodo, ad altri di facile arrampicata. I punti piu' critici sono 3: una paretina di II (non piu di 3 m.), non esposta ed agevolata da alcuni chiodi, una traversata molto esposta su placca (anche qui due chiodi aiutano) pericolosa se bagnata ed infine una breve crestina da scendere, un po esposta, per aggirare un masso incastrato in un canalino (anche se forse è possibile passare sotto il masso con minore difficolta'). Il viaz è comunque davvero entusiasmante, con splendide vedute sugli abissi sotto di noi; .peccato che le nubi abbiano tenuta nascosta la Moiazza per tutto il giorno!! Scesi dal Viaz, la traccia porta ad incrociare l'Anello Zoldano (segnavia 536) che ci conduce al Passo Duran.

Da segnalare che nella parte finale, scesi dal Viaz, una frana ha cancellato la traccia, quindi abbiamo dovuto ravanare nel bosco non poco per ritrovare la via! Avevamo pure la telecamera che filmava tutto....roba da Blai Witch Project eh eh (troppo horror guardo !!!). Il Viaz puo essere percorso in entrambi i versi, la difficolta' rimane la stessa.

Giro corto, circa 5h-5h30 e di grandi godurie!! Se il meteo lo permette, è ottimo allungare il tutto aggiungendo la salita alla Cima Nord di San Sebastiano!

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